Pretesti umanitari e scandalose menzogne
Duecento anni fa
Benjamin Constant prevedeva l'ascesa dell'intervento umanitario
come il principale pretesto moderno per la guerra.
Nell'era del commercio e della democrazia,
lo Stato doveva inventare " scandalose bugie "
per sovvertire l'ordine internazionale pacifico basato sul libero scambio.
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“ Siamo arrivati all’età del commercio, che sostituisce necessariamente l’età della guerra,
così come l’età della guerra
doveva necessariamente precedere l’età del commercio.
La guerra e il commercio
non sono altro che due mezzi diversi per raggiungere lo stesso obiettivo :
possedere ciò che si vuole possedere …
La guerra è quindi anteriore al commercio.
L’uno è l’impulso selvaggio, l’altro il calcolo civilizzato …
Un governo che spinga alla guerra e alle conquiste un popolo europeo
commette quindi un grossolano e terribile anacronismo.
Si sforza di dare a quella nazione un impulso contrario alla natura.”
[...]
Come direbbe un economista, ci sono fondamentalmente due modi
in cui possiamo provare a soddisfare il nostro desiderio di beni e servizi :
attraverso il mercato o attraverso la rapina e la riduzione in schiavitù,
o, su scala internazionale, per scambio pacifico o per conquista violenta.
Secondo Constant, la svolta del commercio internazionale,
rafforzata dagli scritti dei liberali classici, aveva rivelato la superiorità dei primi mezzi.
Tuttavia, le guerre rivoluzionarie francesi e napoleoniche
servirono a ricordare dolorosamente
che la guerra non era ancora scomparsa dalla faccia della terra.
Contrariamente a intellettuali successivi
come John Stuart Mill, John Hobson e Vladimir Lenin, tuttavia, Constant
non ha puntato il dito contro il capitalismo come colpevole.
Tutto il contrario, in effetti.
Ha addossato la colpa del continuo scoppio della guerra ai piedi dello stato.
“ Oggi - ha ribadito - la guerra non procura alcun vantaggio al popolo
e può essere solo fonte di privazione e sofferenza per loro.”
e può essere solo fonte di privazione e sofferenza per loro.”
Ciò significa che il governo semplicemente non può essere sincero
nel giustificare al pubblico l'impegno militare straniero.
Eppure, nell'era della graduale espansione democratica,
la popolazione doveva in qualche modo essere coinvolta.
L'unica soluzione, quindi,
era che il governo escogitasse ogni sorta di " menzogne scandalose. "
E venendo ai nostri giorni :
dalle Americhe ... dall'Eurasia ... dall'Asia affacciata sul Pacifico
si intuiscono intenti sorprendentemente convergenti.
Concordanze che vanno oltre le differenze culturali
di linguaggio ... tradizioni ... religioni
gestite da Governi più o meno presunti
orientati al controllo dei propri popoli con ogni mezzo
indirizzando il futuro verso inquietanti scenari ultra-orwelliani.
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