Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

giovedì 2 febbraio 2023

Considerazioni cetacee

Considerazioni cetacee

Lezione sotto il mare



A un miglio di profondità, nell'Oceano Pacifico, nella fossa di Buenas Umbras
era in corso uno strano assembramento di balene.

Un capodoglio enorme, più di venti metri, pinneggiava in sur
place.
Almeno una ventina di giovani balenottere gli stavano di fronte, in fila per quattro.

Qual era il mistero di questo anomalo branco ?
Nessun mistero :
era una scuola, il capodoglio era il maestro e le venti balenottere le allieve.
La lezione si teneva in ultrasuoni e il titolo era :
Capolavori della letteratura cetacea.

« Care scolare - disse il maestro - parleremo oggi di quello che è ritenuto
il libro più importante della nostra storia. E cioè Il diavolo zoppo. 
Voi lo conoscete bene, vero ? »

Le balenottere annuirono scodando, senza molta convinzione.

« Come sapete, il libro è stato scritto nell'anno dei sette iceberg,
da un capodoglio albino di nome Mobius Benedicktus.
Egli fu perseguitato tutta la vita da un baleniere al quale, in leale duello marino
aveva staccato una gamba.
 Ovviamente a provocare, come sempre, era stato l'umano.
Ma costui, gonfio d'odio, si mise a perseguitare Mobius per tutti gli oceani...
Qualcuno sa come si chiamava questo baleniere ? »
« Crab ? » - suggerì una balenottera rotonda.
« No » - sospirò il maestro.
« Calab... no, anzi, Ahab » - disse una balenotta tigrata.
« Brava Rigutina, così suona il suo nome nella lingua degli uomini.
Ebbene, il racconto di Mobius Benedicktus inseguito da Ahab,
le sue riflessioni sulla morte e sulla caducità dell'esistenza,
le avventure 
e i colpi di scena, fino al tragico finale,
fanno di questo libro un capolavoro pelagico
che non può mancare nell'archivio ultrasonico di nessuna balena...
Ora, sapete dirmi come gli umani chiamavano Mobius Benedicktus,
il nostro niveo, grande scrittore ?
Tu, Pinnamozza,
là in fondo, mi stai ascoltando o fai merenda di meduse ?
Sai rispondere ? »
« Ehm... ecco... »
« Cosa stavo dicendo ? »
« Dunque... parlava di iceberg... e di un marinaio con un occhio solo. »
« Uffa, Pinnamozza, come al solito non sei stata attenta... e io so perché.
La tua membrana sta ascoltando un altro ultrasuono... dimmi cos'è. »
« Ma veramente, signor maestro... »
« Dimmelo ! »
«  Stavo ascoltando Ventimila baci sotto il mare
ovvero la storia di Balenonzolo e Balenadia, una bella storia d'amore. »
«  E tu, Pinnablù ? »
« Io... stavo ascoltando una raccolta di barzellette sui trichechi. »
« E tu, Codaforata ? »
« Io ascoltavo musica, i Killerwhales, un gruppo heavy-ocean molto tosto.
Vuol sentire anche lei ? »

Il maestro sospirò con grandi bolle, poi disse :
« Va bene, intervallo, tutte in superficie. »

E mentre le balenottere gioiose correvano verso l'aria per schizzarsi e giocare,
pensava :
« Che senso ha ancora studiare Mobius Benedicktus ?
È sempre più difficile far leggere queste giovani bestie.
E soprattutto, ne vale la pena ? »

Poi emerse, e guardando un'isola lontana pensò :
« Che solitaria fatica insegnare i classici ! Chissà se gli umani stanno meglio. »

Se sapesse riguardo una penisola ancora più lontana !

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