Storia filosofica dei secoli futuri
è un breve romanzo filosofico del 1860 scritto da Ippolito Nievo
che racconta la storia futura dell'Italia dall'anno 1860 al 2222.
Pur presentandosi in veste satirica e umoristica
l'opera di Nievo tocca temi politici, sociali e culturali di grande rilievo
e anticipa numerosi fatti storici futuri
tra i quali l'unificazione italiana, il traforo del canale di Suez
la colonizzazione dell'Egitto, la fine del potere temporale dei papi
la guerra franco-tedesca del 1870, la laicizzazione della cultura
la nascita dell'Unione europea, l'invenzione di robot o esseri artificiali
( chiamati " omuncoli ", " uomini di seconda mano " o esseri ausiliari )
la diffusione dei narcotici, l'alienazione e l'anomia della società contemporanea.
Introduzione
La Scienza delle analogie
ha donato alla terra l' America ed al cielo i pianeti di Leverrier.
Essa somiglia a quelle donne, nate per regnare nei balli e nei teatri,
di cui ognuno contestala bellezza,
salvo poi a caderne innamorati alla prima occasione.
Eterna e sempre giovine erede di Platone,
essa batte colle ali dipinte di iride gli ultimi confini dello scibile umano,
mentre la scienza sperimentale, tabaccona contemporanea di Galileo,
incespica ad onta de' suoi occhiali nei ciottoli della strada postale.
Onore a chi se lo merita.
[...]
Come su un negativo fotografico alle lavature di nitrato d'argento,
comparvero dapprima su quella carta apparentemente carbonata alcuni segni bianchi :
poi si profilarono alcune lettere, massime le iniziali;
indi si disegnarono le intiere parole;
da ultimo vi si stese elegantemente calligrafata la storia che ora trascrivo.
Quel postero cervello a cui con questo processo magico ho rubato le idee
mi perdoni il latrocinio : i pensieri furono rare volte cagione di felicità
e con questa soperchieria, io potrei avergli fatto un ottimo servizio.
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