Una scacchiera nella vita di ognuno
Il gioco degli scacchi aiuta a dare una certa impostazione alla propria vita :
comporta immaginazioni e connotazioni artistiche
negli schemi geometrici e nelle variazioni della disposizione dei pezzi,
così come nelle combinazioni, nella tattica, nella strategia e nella posizione,
freddo calcolo e intuizione.
Gli scacchi non sono, contrariamente a come molti credono,
un semplice gioco da tavola.
Vi è un elevato e incalcolabile numero di combinazioni,
ma soprattutto per il concetto, unico nel suo genere, di “scacco matto ”
In ciò consiste il fascino e la bellezza degli scacchi,
che anche il profano percepisce inconsciamente.
Gli scacchi sono da sempre circondati da veri e propri stereotipi, difficilissimi da estirpare :
sono un gioco lento, per persone riflessive, anziane;
sono un gioco mite e pacato, praticato da piccoli e grandi geni avulsi dalla società,
che ricordano un po’ i secchioni di quando andavamo a scuola;
sono un gioco che procede per non meglio definiti schemi;
da ultimo, che gli scacchi sia un gioco per solo maschi.
Nulla di più falso.
Un buon giocatore che abbia perduto agli scacchi,
è francamente convinto che la sua perdita sia causata dal proprio errore,
e lo cerca nel principio del gioco,
ma dimentica che in ogni mossa, durante tutto il gioco, vi sono stati simili errori,
che non una sola mossa era perfetta.
L’errore sul quale egli concentra l’attenzione,
lo nota solamente perché l’avversario ne ha approfittato.
È frustante, quando capita,
che una mossa cattiva può rovinarne 40 mosse ben giocate.
Tutto questo intimidisce molte persone.
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