Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 28 febbraio 2024

Scienza e ignoranza

Scienza e ignoranza

« L'uomo si pone sulla via della scienza come un viandante
incamminato lungo una strada che non sa dove porta e che non sa quando termini.
E così senza sapere dove egli vada a finire, affannosamente marcia.

Come preso da ebbrezza per il suo stesso andare, egli non vede più nulla attorno a sé
e, proprio come travolto da questa ebbrezza
egli è presto costretto a proseguire senza tregua.

La visione scientifica accentra il mondo in tale costrizione e in tale cecità
e così si illude di aver esaurito nel suo atteggiamento
tutte le possibilità del nostro esser come valore rispetto alle cose. 
Ogni altro atteggiamento viene definito come "ignoranza".

Ma scienza e ignoranza, in verità, sono due polarità ben determinate
i due versi opposti di un'unica direzione, di un'unica retta
giacente di traverso alla direzione naturale e originaria della vita
intesa nella sua maggior pienezza, realtà e integralità.

È assolutamente errato il pensare che tutto ciò che non è scienza sia ignoranza
questa essendo precisamente il verso opposto della stessa scienza.
E, come definita è la faccia della scienza
così altrettanto definita è la faccia contraria, dell'ignoranza.
(...)
 Tale chiarificazione è fondamentale
poiché attualmente la presunzione è pari alla scemenza:
tanto che, con disinvoltura, e - quel che è peggio - con convinzione
non solo si chiama ignoranza
tutto ciò che può essere spostato progressivamente verso la scienza
con semplici successive variazioni in più di scienza
e corrispondentemente in meno di ignoranza
ma si pretende di qualificare come ignoranza
tutto ciò che alla scienza e irriducibile ed estraneo in modo essenziale ed assoluto.

Tale quella sapienza che lampeggia nelle antiche tradizioni;
tale ogni esperienza trascendente; tale la nuda primitività di ogni essenza e di ogni origine;
tale lo stesso senso della natura.»

D. Rudatis - 1930

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