Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

martedì 26 marzo 2024

A ciascuno la sua Chimera

A ciascuno la sua Chimera

Sotto un gran cielo grigio,
in una grande pianura polverosa, senza strade, senza erba, senza un cardo, senza un’ortica,
incontrai degli uomini che camminavano curvi.

Ognuno portava sulla schiena un’enorme Chimera,
pesante come un sacco di farina o di carbone, o come l’equipaggiamento di un fante romano.

Ma la bestia mostruosa non era un peso inerte;
avviluppava l’uomo con i suoi muscoli elastici e possenti;
si aggrappava con gli artigli delle larghe zampe al petto della sua cavalcatura;
e la sua testa fantastica sormontava la fronte dell’uomo come uno di quegli orribili elmi
con i quali gli antichi guerrieri speravano di incutere terrore al nemico.

Mi rivolsi ad uno di questi uomini, e gli chiesi dove andavano in quel modo.
Mi rispose che non ne sapeva niente, né lui né gli altri,
ma che evidentemente andavano da qualche parte,
perché si sentivano spinti da un invincibile bisogno di camminare.

Cosa strana, nessuno di questi viaggiatori
sembrava avercela contro la bestia feroce che teneva attaccata al collo, incollata alla schiena;
si sarebbe detto che la considerasse una parte di sé.
Tutti quei visi affaticati e seri non davano nessun segno di disperazione;
sotto la cupola splenetica del cielo,
i piedi affondati nella polvere di un suo non meno desolato di quel cielo,
camminavano con l’espressione rassegnata di chi è condannato a sperare sempre.

Il corteo mi passò a fianco e scomparve all’orizzonte,
nella foschia, dove la superficie curva del pianeta si sottrae alla curiosità dello sguardo umano.

Ancora per qualche istante mi ostinai a voler capire questo mistero;
 ma ben presto l’irresistibile Indifferenza si abbatté su di me,
e fui oppresso dal suo peso più di quanto fossero loro stessi da quelle schiaccianti Chimere.

- Charles Baudelaire -
Ripreso da : Lo Spleen di Parigi

👀

Uno dei tanti sguardi sulla malinconia di Parigi

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