Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

martedì 19 marzo 2024

La nevrosi post-moderna

La nevrosi post-moderna

La nevrosi può essere definita un processo che assegna a determinate idee
un valore sproporzionato.
A un certo punto la fissazione su di esse arriva a dominare l'intera personalità di un individuo,
mettendo alla fine a tacere in lui ogni altra forma di motivazione.
Purtroppo tutte le nevrosi che attualmente prosperano all'interno della civiltà occidentale
e che possono essere ricondotte alla definizione data sopra hanno questo in comune:
esse soffocano le qualità e le funzioni che noi consideriamo costitutive
dell'autentico « essere uomini ».
 Un tipico esempio di nevrosi
dalla quale la personalità umana viene a poco a poco « divorata »,
fino al punto che l'uomo perde qualsiasi interesse per ogni altra cosa,
è l'avidità di denaro.
 
Una regola di comportamento in base alla quale desideriamo possedere degli oggetti
è naturalmente presente anche nella persona normale
(se essa sia radicata nel nostro programma genetico, è controverso).
Nella nostra cultura fra lo spirito competitivo e il desiderio di possesso
si verifica senza dubbio un rafforzamento reciproco.
Inoltre la quantità dei beni accumulati
sembra rafforzare a sua volta la spinta ad accumularne ancora.
La natura patologica di tale processo
si manifesta nel potere che esso esercita sul malato, il quale, dominato dalla sua nevrosi,
lavora più duramente dello schiavo del più crudele dei padroni.

L'impulso a superare i nostri simili conduce anch'esso a una forma di fissazione, 
e molti uomini civili subiscono tale coazione.
Il desiderio di « far carriera » a qualunque costo
è caratteristico della nostra società ossessionata dal successo.

La concorrenza produce i suoi effetti peggiori sul piano economico- finanziario.
« Time is money » (il tempo è denaro)
è una constatazione vera, ma non per questo meno sconsolante.

Una terza motivazione coopera con l'impulso patologico ad accumulare ricchezza
e con il desiderio di superare i propri simili: il rispetto innato per la gerarchia,
del quale si è parlato nel paragrafo sullo spirito competitivo.
Questi tre impulsi messi insieme danno vita a un circolo vizioso
nel quale l'umanità si dibatte in modo sempre più vorticoso.
Trovare una via d'uscita da questo cerchio perverso è tutt'altro che facile.

Tratto da " Il declino dell'uomo " -  K.Lorenz

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