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Se oggi chi racconta la verità può essere bloccato o rimosso dal proprio incarico, domani, chiunque potrà essere messo a tacere.

domenica 10 marzo 2024

La pura contemplazione

La pura contemplazione

Gli occhi pieni di avidità sono torbidi e deformanti.
Solo se non desideriamo nulla,
solo se per noi guardare diventa pura contemplazione,
si manifesterà l’anima delle cose, la Bellezza.
Se osservo un bosco che voglio comprare, affittare, ipotecare,
usare per far legna e andare a caccia,
non vedo in realtà il bosco ma solo le sue relazioni con il mio volere,
con i miei piani e le mie ansie, con il mio portafoglio.
Allora è fatto di legno, è giovane o vecchio, malato o sano.


Ma se dal bosco non voglio nulla,
se guardo nel suo profondo verde senza pensiero alcuno,
il bosco è bosco, è natura, è creatura, è bello.
La stessa cosa avviene con gli uomini e i loro volti.
La persona che guardo con timore,
con speranza, con desiderio, con aspettative, con pretese,
non è una persona ma solo lo specchio torbido del mio volere.
La osservo, consciamente o inconsciamente,
con una serie di interrogativi riduttivi e mistificanti:
è una persona affabile o altera ?
Ha considerazione per me ?
Gli si può chiedere denaro in prestito ?
Mastica qualcosa di arte ?
Con mille domande del genere
guardiamo la maggior parte delle persone con cui abbiamo a che fare,
e passiamo per psicologi e conoscitori dell’animo umano
se riusciamo a individuare nel loro aspetto e nel loro comportamento
ciò che asseconda o contrasta i nostri intenti.
Ma è un atteggiamento riduttivo, meschino;
è una sorta di psicologia
in cui il contadino, il venditore ambulante, l’avvocatuccio,
superano di gran lunga i politici o gli intellettuali.
Nel momento in cui il volere si placa e subentra la contemplazione,
la pura osservazione e l’abbandono, tutto cambia.
L’uomo cessa di essere utile o pericoloso,
interessante o noioso, gentile o villano, forte o debole.
Diventa natura, diventa bello e degno di attenzione
come tutto ciò che è oggetto di contemplazione pura.
Perché contemplazione non è ricerca, non è critica :
non è altro che amore.
È la condizione piú elevata e piú desiderabile della nostra anima :
amore senza desiderio.

- Hermann Hesse -

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