Delitto o diritto ?
“ Abbiamo paura di dire che l’aborto è un delitto ”.
Così ha affermato Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1, in una
trasmissione televisiva.
La giornalista ha detto la verità.
E dire la verità, nel regno attuale della menzogna, ha un prezzo
immediato da pagare.
Il centrosinistra liberal, intollerante come sempre,
ha chiesto immediatamente il suo licenziamento dal Tg1.
Il centrodestra l’ha invece difesa in nome della libertà di
opinione
( ripetendo però il solito mantra: “ La 194 non si tocca ”
).
Meglio di niente, si dirà. La Boccia non è stata lasciata sola.
Meglio una cattiva difesa che nessuna difesa
( e a Milano si dice “piutost che nient l’é mei piutost ” ).
Ciò nonostante nessun esponente politico le ha dato ragione
apertamente.
Affermare, come hanno fatto gli esponenti politici dei partiti di
centrodestra,
che la Boccia ha il diritto di esprimere liberamente il suo
pensiero,
come sancisce la Costituzione, è il minimo sindacale.
È un principio che vale a prescindere, si dica una cosa giusta o
sbagliata.
È come dire:
Incoronata Boccia può avere detto una stupidaggine, lasciamole il diritto
di dirla.
La giornalista però non ha detto stupidaggini: ha detto la verità.
E non andrebbe difesa in nome della libertà di opinione (doxa),
ma in nome della verità (aletheia).
In nome della legge naturale e quindi della verità.
E la verità ha diritti superiori a quella dell’opinione.
L’uomo infatti non può vivere sommerso nello Stige della menzogna,
senza aspirare al bene e senza dire la verità.
E dire la verità riguardo all’aborto è dire che esso sopprime una vita
umana.
La società aperta, liberalcapitalista, è una trappola mortale per la
verità
e per ogni principio superiore al materialismo egoico che essa
diffonde.
La sinistra liberal odia la verità, la vita, il giusto, il bene.
La “destra” liberale la relativizza, riducendola a opinione
personale.
Sono due versioni diverse dello stesso corrosivo soggettivismo, nemico
della verità.
Quello isterico, feroce, apertamente odioso (della sinistra)
o quello più subdolo, moderato e insidioso (della destra).
Incoronata Boccia è meritevole di aver detto, anche con un certo sprezzo
del pericolo,
la verità sull’aborto.
Non una qualsiasi opinione, bensì la verità. Per questo dobbiamo
ringraziarla.
« Sto per pronunciare parole che mi rendo conto sono forti, e lungi da me
giudicare le persone, le storie. Ma si giudica il principio. Stiamo
scambiando un delitto per un diritto. Qua si ha paura di dire – persino la
politica ce l’ha – che l’aborto è un omicidio. C’è poco da sorridere. Non
l’ho detto io. Quando è stato conferito il Premio Nobel per la Pace a Madre
Teresa di Calcutta hanno tremato i potenti della Terra perché quando le fu
fatta la domanda su quale fosse il più grande peccato, il più grande dramma
dell’umanità, con coraggio quella piccola donna disse “ L’aborto ”, e non la
guerra o la fame nel mondo, come tutti si aspettavano ».
RAI 3 - Che sarà - 20 Aprile 2024
L'ordine costituito di una cultura dominante
ha fissato i limiti alla libertà di espressione e opinione nel Belpaese.
Che sia un omicidio lo può dire il Papa
- si può scrivere perfino sui blog più o meno seguiti -
- perfino sui giornali purché abbiano scarsa diffusione -
ma NON alla Tv e nelle radio a diffusione nazionale.
Ma la nostra non è la Costituzione più bella del mondo ?
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