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martedì 21 maggio 2024

Il Tempo del Grande senso

Il Tempo del Grande senso

Difficile definire il tempo in cui stiamo vivendo.
Certamente è Tempo di crisi.

La I guerra mondiale ha segnato la fine della supremazia europea
tuttavia ... a ben vedere
una sorta di colonialismo ancora oggi continua a sopravvivere.

La II guerra mondiale ha provvidenzialmente distrutto il delirio hitleriano
ma la discriminazione etnica sopravvive ancora ai giorni nostri.

La Guerra fredda
ha determinato il crollo del comunismo sovietico e il fallimento del socialismo reale
determinando uno squilibrio a tutto favore delle economie di tipo capitalistico
il quale ha dato inizio immediatamente a una strategia conosciuta come
“ guerra preventiva. 
In pratica... uno stato di conflittualità permanente.
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La crisi della classe politica
... ormai incapace di costruire consenso ...
produce dappertutto miseria e precarizzazione.
E alla base di tutto
 c’è un forte senso di insicurezza individuale e collettivo.

Oggi la vita della maggior parte degli individui
oscilla fra la bulimia e l’anoressia culturale.
Una cultura equilibrata si raggiunge anche mediante l’armonia
fra ciò che si legge e ciò che si riesce a metabolizzare.

Siamo immersi in un tempo di crisi.
Ma proprio per questo la nostra epoca è straordinaria.

Viviamo in un momento straordinario perché siamo in un momento di crisi straordinario.
 La crisi attuale (a differenza di quelle precedenti)
non è limitata a un paese o a un impero, a un gruppo di individui più o meno vasto,
a un particolare sistema economico o religioso:
è una crisi planetaria che attraversa ognuno di noi
e tutti i sistemi umani complessivamente:
organizzazioni, istituzioni, chiese, partiti, aziende.

Ma anche oggi ... come in tutte le crisi
si possono assumere due atteggiamenti affatto differenti:
chiudersi in un passato morto e putrescente per paura del nuovo...
oppure cercare di dare espressione intenzionale all’ignoto
partendo ognuno dalle proprie radici più autentiche
cercando di dare nascita a qualcosa di genuino, che sia davvero nuovo, unico, irripetibile.

Finito lo Stato-nazione e morenti le autorità
( morali, religiose, economiche o altro )
nessuna istituzione
potrà arrogarsi il diritto di disegnare " pro nobis " l’ordine delle cose.

Sta finendo l’Era in cui si delegava ad altri la propria libertà.

Siamo nel vivo di una crisi evolutiva senza precedenti nella storia dell’umanità.
È questo il tempo del Grande Senso ?

E tornano alla mente le parole di Sri Aurobindo

« E forse troveremo, quando tutto sarà fallito,
nascosta dentro,
la chiave del perfetto cambiamento »

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