L'urlo
« Una sera camminavo lungo un viottolo in collina nei pressi di Kristiania con due compagni.
Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima.
Il sole calava - si era immerso fiammeggiando sotto l'orizzonte.
Sembrava una spada infuocata di sangue che tagliasse la volta celeste.
Il cielo era di sangue sezionato in strisce di fuoco,
le pareti rocciose infondevano un blu profondo al fiordo
scolorandolo in azzurro freddo, giallo e rosso.
Esplodeva il rosso sanguinante lungo il sentiero e il corrimano;
mentre i miei amici assumevano un pallore luminescente ho avvertito
un grande urlo
ho udito, realmente, un grande urlo;
i colori della natura mandavano in pezzi le sue linee,
le linee e i colori risuonavano vibrando.
Queste oscillazioni della vita non solo costringevano i miei occhi a
oscillare
ma imprimevano altrettante oscillazioni alle orecchie
perché io realmente ho udito quell'urlo e poi ho dipinto il quadro. »
- Edvard Munch -
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