Dogmatismo
" Che il male umano di questo tempo sia il Dogmatismo,
è un'ipotesi suggerita da molti segni.
A un'indagine radicale
è consentito ammettere che l'antico Dogmatismo, della verità rivelata,
oggi possa essersi reincarnato nella forma, difficilmente identificabile,
della rigorosa razionalità: il Dogmatismo della Dialettica e della Scienza.
Non è la civiltà tecnologica che condiziona l'uomo,
come hanno con facile plausibilità concluso taluni neo-hegeliani in ritardo,
al contrario è l'uomo che non riesce ad afferrare il pensiero da cui tale civiltà nasce.
Il condizionamento non è fuori dell'uomo,
nella civiltà, o nella società, o nella struttura tecnologica, bensì in lui, nel suo pensiero
che manca della dimensione interiore che gli consente sorgere come pensiero:
onde erroneamente pensa il mondo privo di tale dimensione, e come tale
lo erige, lo deifica: lo rende dominante nella legittima forma logica, dialettica."
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Dotato della parvenza del progresso,
il Dogmatismo può essere riconosciuto nel fatto che ogni dottrina
presume procedere dal proprio oggetto come da un dato originario,
concepito bensì mediante un atto interiore, che decide del valore basale di esso,
ma che, come tale, sfugge al soggetto impegnato nella ricerca:
onde l'oggetto diviene il fondamento, senza realmente esserlo.
Nell'intuizione da cui muove,
il soggetto non riconosce se stesso cooperatore del fondamento:
l'indagatore o il teoreta identifica il proprio pensato con l'oggetto, ma non lo avverte:
onde l'oggetto gli sorge dinanzi come entità su sé fondata.
Assurgendo a dato originario, a sé sufficiente, l'oggetto diviene inconscio idolo:
in realtà accettato secondo sottile fede.
L'inconscia fede
si sviluppa ulteriormente in rapporto alla fenomenologia che ne consegue:
l'idolatria invero risorge nella forma scientifico-tecnologica.
- Massimo Scaligero -
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