Meditazione natalizia
Ricevuta da un'amica seguace della Comunità S. Pio X°
Parole che riporto integralmente e che non necessitano di commenti
ma solo della disponibilità per una profonda riflessione scevra da pregiudizi.
ma solo della disponibilità per una profonda riflessione scevra da pregiudizi.
Evangelicamente
Gesù nell'esempio di Betlemme e ancor più nella Sua predicazione
Gesù nell'esempio di Betlemme e ancor più nella Sua predicazione
non proclamava affatto la povertà materiale.
Dio non vuole la miseria, stato di bisogno e di indigenza
inaccettabile e dovuto allora come oggi all'avidità di pochi e
all'ingiustizia sociale,
non certo alla Volontà di Dio.
La beatitudine proclamata da Gesù nel discorso della montagna
si riferisce a qualcosa di più profondo e spirituale:
" Beati i poveri in spirito: di essi è il Regno dei Cieli ".
Ossia alla rara virtù del distacco dai beni, dell'uso misericordioso dei
propri beni.
E non si parla di soli soldi.
La bellezza, la prestanza fisica, la salute,
l'intelligenza, la cultura, la fama, il successo, il sesso
sono tutti beni che da positivi possono diventare tossici.
Lo sono e portano alla nostra rovina terrena ed eterna
se da mezzi e doni di Dio diventano fini, scopi unici della nostra
vita.
Possiamo dominarli ed usarli per procurarci "tesori in Cielo"
o lasciarci schiavizzare da essi e ne avremo solo vizi e la morte
eterna.
Non è una questione di avere o non avere ma di possedere o non
possedere.
Il possesso di cose e persone ha come radice la concupiscenza e ogni
disordine morale,
fomenta la gelosia, l'invidia, le violenze e ogni ingiustizia
sociale.
Ci può essere il ricco distaccato dai suoi beni, generoso col prossimo
e il povero invidioso e violento.
Dio non guarda all'abito, all'apparenza ma al cuore,
alle intenzioni profonde delle ns azioni.
Il ricco può essere anche lui "povero in spirito"
e il povero attaccato morbosamente al poco che ha.
Infatti l'uomo nel materialismo ateo odierno,
sollecitato fino alla esasperazione dall'ideologia
capitalista/consumista
diventa schiavo di bisogni indotti
e di una ricerca idolatrica di fredde egocentriche soddisfazioni
materiali:
soldi, piaceri, adrenalina, potere.
Si lascia schiavizzare dalla ricerca affannosa di soddisfazioni e
risultati...
Alienato da sé, dai fratelli e da Dio
si illude di essere realizzato nella forsennata ricerca di "obiettivi"
"risultati"
"carriera" "successi" emotivi, professionali, interpersonali.
Questi palliativi tossici portano ad ansie da prestazioni, solitudine,
tensioni,
depressioni, dipendenze e tutti i mali del secolo.
Il Cristianesimo autentico è tutt'altro.
Gesù bambino predica la sapienza di ciò che ci darebbe la vera gioia
terrena ed eterna.
La povera capanna di Betlemme
può parlarci di una vita del tutto diversa dalla inumana schiavitù della
modernità tecnologica.
Una vita semplice, di rapporti umani autentici, di accoglienza della
vita,
dell'umiltà di sapersi accontentare del poco, della pace che danno ritmi
più lenti,
della contemplazione della bellezza di un neonato, del fuoco, delle
stelle,
della serenità che dà la Fede in un Dio che è Padre buono e
provvidente.
Buon Santo Natale
F.....
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