L'Europa è perduta
Aveva Capito Tutto E Lo Diceva
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Il Nuovo Ordine dell'Europa: Distruggere Ogni Differenza
Azzerate le scienze umane, cresce l'analfabetismo, l'insegnamento è a
senso unico.
Risultato ?
La formazione omologata degli individui, anzi dei “cittadini del mondo”
All'inizio degli anni Novanta
le scienze umane sono state fatte sparire dall'orizzonte
dell'informazione di massa
semplicemente con il silenzio, non parlandone più.
Contemporaneamente sono state eliminate dalle scuole, per ordine
dell'Ue
antiche, nobilissime ed essenziali disciplina come la geografia.
Si tratta, dunque, di preparare i giovani a non appartenere a nulla, a
non identificarsi in nulla
a non sapere orientarsi sessualmente ma anche geograficamente,
come è stato affermato con semplicità eliminando la geografia dagli
insegnamenti scolastici.
L'Italia è perduta, l' Europa, con tutta la sua storia, la sua cultura,
il suo pensiero,
i suoi poeti, i suoi scrittori, la sua arte, la sua musica, i suoi figli,
è perduta.
Sono perdute
perché questa era la meta che si erano prefissi coloro che hanno
progettato l'Unione europea. Distruggere l'Occidente (la cultura
occidentale è quella dell'Europa d'Occidente)
affinché si realizzasse sulla nostra terra lo scontro, e la vittoria
(vittoria sicurissima)
dell'Oriente musulmano contro l'America.
Anche questo è stato deciso e messo in atto nel più completo
silenzio.
Sembra di vivere in una società di analfabeti
dove nessuno è in grado di valutare e di esprimere un giudizio su simili
provvedimenti.
Di fatto i governanti, provvedendo a educare tutti con le scuole di
Stato,
hanno dettato anche il tipo di insegnamento cui i sudditi debbono essere
sottoposti,
tipo d'insegnamento che possiamo riassumere nel dato che segue:
gli studenti debbono studiare in modo da non imparare nulla, o
quasi.
Per prima cosa non debbono imparare a «pensare»,
a che cosa serva «pensare», a che cosa serva
«conoscere»;
di conseguenza, debbono imparare tutto senza imparare nulla su di
sé,
sulla propria vita, sul proprio ambiente, sul proprio gruppo, sulla
propria storia,
sulle istituzioni e sul potere che le regge.
Sembra evidente
che tutto questo sia stato programmato in vista dell'ideologia di chi
comanda in Europa,
o almeno di quello che si suppone sia questa ideologia:
l'omogeneizzazione mondiale,
la formazione di persone tutte uguali: i «cittadini del mondo».
L'uguaglianza che si persegue, però
è il più possibile «indistinta», di cui il modello è il
«trans».
Quello che abbiamo davanti oggi, dunque, in Occidente, è il mondo della
non-forma
che pretende di diventare modello prevalente sulla forma.
È ciò cui tende il Laboratorio per la Distruzione: nulla è più debole
della non-forma.
L'Europa ha venduto l'Anima ai Banchieri
La crisi dell'euro è dovuta al fatto che era sbagliato il progetto di
unificazione europea
entro il quale l'euro doveva vivere.
Unificare i popoli, però, è un'operazione antropologica.
Per questo è stato evidente fin dal primo momento ad una persona come
me
che fa di professione l'antropologo, vederne tutti gli errori
e rendere conto che l'euro, frutto principale dell'unificazione, sarebbe
fallito.
Ne avevo previsto il crollo, infatti, fin da prima che entrasse in
vigore, ossia nel 1997,
quando ho pubblicato per l'editore Rizzoli il libro
Contro l'Europa.
Gli anni sono passati, ho scritto decine di articoli
sempre ripetendo che la costruzione europea era sbagliata e che le
conseguenze negative,
per l'Italia in particolare modo, sarebbero state gravissime,
ma sono stata purtroppo costretta ad assistere nell'impotenza al sicuro
disastro.
Siamo prigionieri di politici che hanno rinunziato al loro ruolo
per permettere ai banchieri di distruggerci come «Nazione», come
«Stato», come «Popolo»
attraverso un unico strumento, quello finanziario.
L'Europa unita non esiste e non può esistere
salvo che inducendo i popoli alla morte politica e civile;
facendoli guidare, dominare da banchieri nel nome del denaro, della
moneta.
La cosa più tragica, poi, è che non sono soltanto avidi
usurai: tutti i banchieri
salvo le rare eccezioni di coloro che hanno accumulato grandissime
ricchezze
riducendo sul lastrico milioni di persone , sono di mediocrissima
intelligenza
e commettono enormi errori nella loro cupidigia
come dimostrato dalle crisi di cui stiamo pagando il conto dal 2008 a
oggi.
Non sono stati forse i banchieri a scrivere il trattato di
Maastricht,
capolavoro d'ignoranza e di falsità, a progettare la moneta che ci ha
portato al disastro ?
Non c'è nulla di più vergognoso e stupido che mettere a capo delle
istituzioni dei banchieri.
Dobbiamo trovare il modo per liberarcene.
Ida Magli - 2008
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