Un Concilio prodromico ?
La Storia ci ricorda che...
👇
Universi Dominici Gregis
Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II
22 Febbraio 1996
CAPITOLO VI
CIÒ CHE SI DEVE OSSERVARE O EVITARE
NELL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE
. . .
80. Allo stesso modo, voglio ribadire ciò che fu sancito dai miei
Predecessori, allo scopo di escludere ogni intervento esterno nell'elezione
del Sommo Pontefice. Perciò nuovamente, in virtù di santa obbedienza e sotto
pena di scomunica latae sententiae, proibisco a tutti e singoli i Cardinali
elettori, presenti e futuri, come pure al Segretario del Collegio dei
Cardinali ed a tutti gli altri aventi parte alla preparazione ed alla
attuazione di quanto è necessario per l'elezione, di ricevere, sotto
qualunque pretesto, da qualsivoglia autorità civile l'incarico di proporre
il veto, o la cosiddetta esclusiva, anche sotto forma di semplice desiderio,
oppure di palesarlo sia all'intero Collegio degli elettori riunito insieme,
sia ai singoli elettori, per iscritto o a voce, sia direttamente e
immediatamente sia indirettamente o a mezzo di altri, sia prima dell'inizio
dell'elezione che durante il suo svolgimento. Tale proibizione intendo sia
estesa a tutte le possibili interferenze, opposizioni, desideri, con cui
autorità secolari di qualsiasi ordine e grado, o qualsiasi gruppo umano o
singole persone volessero ingerirsi nell'elezione del Pontefice.
81. I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di
patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere,
che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni.
Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale
impegno sia nullo e invalido e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin
d'ora commino la scomunica latae sententiae ai trasgressori di tale
divieto. Non intendo, tuttavia, proibire che durante la Sede Vacante ci
possano essere scambi di idee circa l'elezione.
82. Parimenti, vieto ai Cardinali di fare, prima dell'elezione,
capitolazioni, ossia di prendere impegni di comune accordo, obbligandosi ad
attuarli nel caso che uno di loro sia elevato al Pontificato. Anche queste
promesse, qualora in realtà fossero fatte, sia pure sotto giuramento, le
dichiaro nulle e invalide.
Maneggi politici sui cardinali per condizionare l'elezione del
prossimo Pontefice
sarebbero ( sono ? ) di una gravità estrema.
La pensi ognuno come meglio crede.
E chi ha fede preghi che così non sia.
" Da questi brevi cenni si scorge chiaro abbastanza, che sia e che voglia la setta Massonica.
I suoi dogmi ripugnano tanto e con tanta evidenza alla ragione,
che nulla può esservi di più perverso.
Voler distruggere la religione e la Chiesa fondata da Dio stesso,
e da Lui assicurata di vita immortale,
voler dopo ben diciotto secoli risuscitare i costumi e le istituzioni del paganesimo,
è insigne follia e sfrontatissima empietà.
Ne meno orrenda e intollerabile cosa egli è ripudiare i benefizi largiti per Sua bontà
da Gesù Cristo non pure agl'individui, ma alle famiglie e agli Stati;
benefizi, per giudizio e testimonianza anche di nemici, segnalatissimi.
In questo pazzo e feroce proposito
pare quasi potersi riconoscere quell'odio implacabile, quella rabbia di vendetta,
che contro Gesù Cristo arde nel cuore di Satana."
Leone XIII
Humanum Genus
1884