Corpo spirituale e Terra celeste
Il mondo immaginale:
un mondo esteriore, e che tuttavia non è il mondo fisico
« L’immaginario può essere innocuo, l’immaginale non lo è mai »
« L’immaginario può essere innocuo, l’immaginale non lo è mai »
- Henry Corbin -
Un libro,
questo
che propone una visione del sacro
per trascendere le divisioni culturali e religiose
utile (anche) per capire come funziona l’immaginazione attiva.
Un testo
con cui l'autore ricostruisce una mappa dell’Immaginale
delegando all’organo percettivo dell’immaginazione attiva
la strada per comprendere e seguire gli accadimenti del mondo,
i quali non sono né mito né storia nel senso comune.
È la storia del Malakut, il regno dell’invisibile
( il Malkuth ebraico, la Decima Sefirah, il regno e la luna d’inverno, la Shekhinah dei cabalisti )
ciò che noi denominiamo storia immaginale, una cronaca senza tempo
( il Malkuth ebraico, la Decima Sefirah, il regno e la luna d’inverno, la Shekhinah dei cabalisti )
ciò che noi denominiamo storia immaginale, una cronaca senza tempo
di paesi e luoghi che compongono una geografia immaginale,
una Terra celeste, la terra degli Angeli, ma anche la terra
dove vivono la maggior parte delle figure e delle parole dell’arte romantica
dai miti agli archetipi.
È la terra reale, la terra della nostalgia, la terra dell’Anima e delle anime,
il luogo dove prospera il daimon greco,
il mundus cereris della tradizione romana.
È la terra delle visioni,
delle realtà che non hanno niente a che fare col mondo fisico,
né con quella che registra la cronaca e con cui si fa storia,
poiché nel mondo immaginale,
l’accadimento trascende ogni materializzazione storica.
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