Tic e Tac
C'era una volta il Tempo.
Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic
Tac...
Mentre passava il Tempo,
gli uomini trascorrevano la loro esistenza nelle faccende della vita
quotidiana:
lavoravano, scrivevano, leggevano, costruivano case, giocavano a biliardino,
conversavano di filosofia, raccontavano fiabe, sostenevano la famiglia,
facevano arte, pensavano a questo e a quello.
Il Tempo accompagnava l'esistenza di ogni persona.
L'Orologio si muoveva senza sosta.
Tic e Tac continuavano a rincorrersi l'uno con l'altro.
Un giorno però, con il passare del Tempo, tutti cominciarono a lamentarsi.
I Giovani non volevano mai diventare Vecchi,
i Bambini volevano diventare subito grandi.
Il Tempo per loro era troppo o troppo poco.
I Vecchi per esempio ne volevano di più.
C'erano invece molti che volevano meno Tempo possibile per non annoiarsi.
Per una qualsiasi ragione tutti protestavano contro il Tempo.
Il Tempo deluso e amareggiato
decise di non passare più, di estraniarsi dalle persone.
Ma le cose si misero presto male da quando il Tempo non passava più.
L'Orologio si muoveva a stento, cominciò a fermarsi.
Più non passava il Tempo e più Tic e Tac si allontanavano l'uno dall'altro.
La distanza tra di loro si dilatò a tal punto che Tic e Tac si persero di
vista.
Tic rimasto solo cominciò a dare molto fastidio alle persone.
Passato, Presente e Futuro persero senso
perché non sapevano quando esprimere il momento dell'azione senza il Tempo.
Così le Fiabe non si potevano più iniziare con “ C'era una volta ”.
La Fretta e la Lentezza si smarrirono nel nulla.
Gli Appuntamenti diventarono impossibili da rispettare.
I rapporti tra le persone, senza avere a disposizione riferimenti come orari,
scadenze, periodi, cicli, cominciarono a peggiorare.
Anche se nessuno poteva indugiare nel Tempo,
ogni cosa non veniva fatto a suo tempo,
mentre i Perditempo non sapevano più cosa sprecare.
Poiché non passava più il Tempo, le donne non nascondevano più l'età,
ma purtroppo la Moda era sempre la stessa.
I Giovani si comportavano da Vecchi e i Vecchi come i Giovani,
ci fu una grande confusione.
Gli Intervalli scomparirono,
gli Spettacoli non furono più divisi tra primo e secondo Tempo.
Nel Calcio furono aboliti anche i tempi supplementari.
I Musicisti non potevano andare a Tempo e non riuscendo a seguire un ritmo,
la Musica fu abbandonata.
Siccome il Tempo non passava più,
la Noia assalì le persone, che non sapevano più come ingannare il Tempo.
Il Tempo era diventato estraneo alla esistenza delle persone.
Non passando più il Tempo, nessuno sapeva bene cosa fare e perché farlo,
ma soprattutto non sapeva quando farlo.
Molti cominciarono ad avere paura.
L'esistenza si faceva insopportabile, di colpo aveva perso senso,
era diventata assurda.
Tutti allora invocarono il Tempo di passare come una volta.
Il Tempo, ascoltato i lamenti degli uomini, ebbe pietà e li accontentò.
Tic e Tac si rincorrevano nuovamente.
L'Orologio riprese a muoversi con il suo ritmo normale.
Il Tempo riaccompagnava l'esistenza di ogni persona.
Mentre il Tempo passava l'esistenza degli uomini scorreva come prima:
lavoravano, scrivevano, leggevano, costruivano case, giocavano a biliardino,
conversavano di filosofia,
raccontavano fiabe, sostenevano la famiglia, facevano arte,
pensavano a questo e a quello.
Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac...
E finalmente si poteva ancora raccontare una fiaba iniziando con
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