Un melograno
  Se compri un melograno, prendine uno che ride,
    Con la buccia spaccata, che attraverso l’apertura
  
  
      Ti fa intravedere i chicchi.
    
      Cerca di sentirla, quella risata benedetta che ti mostra l’anima,
    
      Che rompe la conchiglia e lascia vedere la perla che c’è dentro
    
      Poi ce n’è anche un’altra, di risata, ma triste –
    
      Quella dell’anemone che ti mostra il nero tra i petali.
    
      Ma il melograno che ride fa ridere tutto il giardino –
    
      E’ come la compagnia degli uomini buoni:
    
      Anche se sei una pietra, quando sei con persone di cuore
    
      Diventi una pietra preziosa.
    
      Conserva nell’anima la bellezza del sacro ridere
    
      Va’ in cerca di persone col cuore pieno di gioia
    
      Non stare in compagnia dei tristi – la speranza esiste
    
      Non stare al buio – il sole risplende
    
      Fa’ che sia il riso a condurti verso le persone giuste.
    
      Nutri il cuore conversando con persone amorevoli,
    
      Cerca di crescere imparando da qualcuno che è più avanti di te.
    
  
    - Rumi -
  
  
      Anni fa, letta questa poesia, ne misi uno a dimora in giardino.
    
    
      Ancora non da frutto ma so che occorre avere pazienza.
    
    
      Nel frattempo mi consolo apprezzando i suoi fiori rossi estivi
    
    
      che richiamano alla mente gli anni in cui a scuola
    
    
      le poesie si dovevano studiare a memoria.
    
    
      E una delle più belle, seppur nella sua tristezza, così declamava
        :
    
    
      L'albero a cui tendevi
    
    
      la pargoletta mano,
    
    
      il verde melograno
    
    
      da' bei vermigli fior,
    
    
      nel muto orto solingo
    
    
      rinverdì tutto or ora
    
    
      e giugno lo ristora
    
    
      di luce e di calor.
    
    
      Tu fior della mia pianta
    
    
      percossa e inaridita,
    
    
      tu dell'inutil vita
    
    
      estremo unico fior,
    
    
      sei ne la terra fredda,
    
    
      sei ne la terra negra;
    
    
      né il sol più ti rallegra
    
    
      né ti risveglia amor.
    
    
      Giosuè Carducci : Pianto antico - da: Rime nuove, 1887
    

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