40° ottocenteschi
“ [...] ho detto i Siciliani, avrei dovuto aggiungere la Sicilia,
l'ambiente, il clima, il paesaggio.
Queste sono le forze che insieme e forse più che le dominazioni estranee
e gl'incongrui stupri hanno formato l'animo: questo paesaggio che ignora
le vie di mezzo fra la mollezza lasciva e l'asprezza dannata; che non è
mai meschino, terra terra, distensivo, umano, come dovrebbe essere un
paese fatto perla dimora di esseri razionali; [...];
questo clima che c'infligge sei mesi di febbre a quaranta gradi; li
conti, Chevalley, li conti: Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre,
Ottobre; sei volte trenta giorni di sole a strapiombo sulle teste;
questa nostra estate lunga e tetra quanto l'inverno russo e contro la
quale si lotta con minor successo; Lei non lo sa ancora, ma da noi si può dire che nevica fuoco, come
sulle città maledette della Bibbia; in ognuno di quei mesi se un Siciliano
lavorasse sul serio spenderebbe l'energia che dovrebbe essere sufficiente
per tre; e poi l'acqua che non c'è o che bisogna trasportare da tanto
lontano che ogni sua goccia è pagata da una goccia di sudore; e dopo
ancora, le piogge, sempre tempestose che fanno impazzire i torrenti
asciutti, che annegano bestie e uomini proprio lì dove una settimana prima
le une e gli altri crepavano di sete. Questa violenza del paesaggio,
questa crudeltà del clima, questa tensione continua di ogni aspetto,
questi monumenti, anche, del passato, magnifici ma incomprensibili perché
non edificati da noi e che ci stanno intorno come bellissimi fantasmi
muti; tutti questi governi, sbarcati in armi da chissà dove, subito
serviti, presto detestati e sempre incompresi, che si sono espressi
soltanto con opere d'arte per noi enigmatiche e con concretissimi esattori
d'imposte spese poi altrove; tutte queste cose hanno formato il carattere
nostre che rimane così condizionato da fatalità esteriori oltre che da una
terrificante insularità di animo.”
"
... il clima si vince e il ricordo dei cattivi governi si
cancella "
da: Il Gattopardo - Giuseppe Tomasi di Lampedusa
I cambiamenti climatici. Già
E chi la vuol capire la capisca

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