104 portati magnificamente
« Conservo le curiosità dell’infanzia, le aspirazioni
dell’adolescenza,
le responsabilità dell’adulto e, da anziano,
cerco di attingere dall’esperienza delle età che ho attraversate.
Non chiuderò mai gli occhi di fronte ai risvolti crudeli, implacabili,
spietati del genere umano,
né fingerò mai di non vedere gli aspetti terribili della vita.
Ma voglio anche vedere quel tanto di nobile, generoso e buono che c’è
nell’umanità,
e sentire la vita nei suoi tratti incantevoli e meravigliosi.
Non si combina nulla senza speranza,
rinchiudendosi nelle mura della malinconia, della rassegnazione.
Bisogna anche sapersi liberare degli egocentrismi e dei rancori,
sforzarsi di capire meglio gli altri,
tener lontane le bassezze, i pretesti e le miopie mentali.
È un prerequisito. »
« Abbiamo dentro di noi gli anticorpi.
Dobbiamo nutrirli: amicizia, solidarietà, fraternità, comunione,
amore,
i capolavori della poesia, della letteratura, della musica, della
pittura, del cinema...
Il rigoglio della vita è l’emozione poetica.
Bisogna resistere alla barbarie del mondo.
E ogni resistenza è una piccola isola dove custodiamo i valori essenziali
delle nostre vite,
oltre che un possibile punto di partenza in vista di un futuro nuovo.
»
- Edgar Morin -
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