Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON
Ricorda che la Verità non è un terreno stabile, ma un movimento incessante che distrugge tutto ciò che sei e tutto ciò che vedi. ~ Georges Bataille ~

giovedì 14 agosto 2025

Autorità educativa

Autorità educativa

Come estirpare la famiglia


A un certo punto,
la famiglia ha smesso di essere il centro della formazione dell’individuo.
Non è stato un cambiamento naturale,
ma il risultato di una trasformazione culturale ben precisa:
l’anticipo sempre maggiore dell’educazione scolastica
e l’allontanamento progressivo dei bambini dal contesto familiare.

Una volta, erano i genitori
- e in particolare la madre, presente nei primi anni di vita -
a trasmettere i primi codici morali, culturali e spirituali.
Oggi, quel ruolo è stato quasi completamente trasferito alle istituzioni:
asili nido, scuole dell’infanzia, elementari, programmi educativi, linee guida ministeriali.
I bambini passano più tempo con insegnanti e dirigenti che con la propria famiglia.
Il risultato ?
Il loro sistema di riferimento
si sposta gradualmente dallo spazio privato a quello pubblico.

Il legame originario con la famiglia viene indebolito.
La voce dei genitori diventa marginale, spesso subordinata
o addirittura in contrasto con i messaggi che arrivano dall’ambiente scolastico.
Il bambino impara a vedere nella scuola l’autorità, a conformarsi a un pensiero unico,
a sentirsi parte di una collettività astratta
prima ancora di essere radicato nella propria identità familiare.

Questo processo crea individui più scollegati dalle proprie radici,
più fragili nella costruzione del sé,
e paradossalmente più dipendenti da strutture esterne.
La scuola non è più solo luogo di istruzione, ma di imprinting mentale,
di trasmissione di valori che non sempre riflettono quelli della famiglia.
L’educazione diventa programmazione.
E lo Stato, o chi lo dirige, assume il ruolo del genitore.

Il risultato è una società in cui l’autorità educativa
non è più distribuita tra famiglia e comunità, ma centralizzata.
I figli non crescono con la voce della propria stirpe
ma con quella dell’ideologia dominante.
E in questo passaggio silenzioso si perde qualcosa di essenziale:
la libertà di formarsi attraverso il legame diretto con le proprie radici.

da: Rivolta contro il mondo moderno


Avanti di questo passo
a quando la modifica del 4° Comandamento
in " Genitore 1 e Genitore 2 " ?


Nessun commento: