Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

venerdì 29 gennaio 2016

Mistici sigilli


La camera di meditazione
Tristan aprì gli occhi d’improvviso; come ridato alla vita.
La stanza era tutta bianca; un luogo estraneo, ostile.
Si toccò la testa con una mano; era rasato a zero.
Si guardò il braccio e non appena vide quel disegno
si ricordò di ogni cosa …
Si ricordò che stava viaggiando nel tempo …

L’Oracolo
Doveva recarsi ad Oxford per incontrare l’Oracolo.
Soltanto costui poteva aiutarlo ...
Varcò un antro tetro e umido …
Lo accolse una statua. Una statua animata di Hermes.
Tristan fu condotto in un laboratorio alchemico.
C’erano alambicchi, ampolle, cucurbite, matracci di ogni forma …
Quello che senti è il grido del Golem “ disse l’Oracolo.
Indossava un abito sacerdotale.

Nigredo
Il cielo era una lastra di piombo
che nella pioggia scrosciante
pareva sciogliersi come per effetto di un indomito fuoco.
Tristan partecipava ad un corteo funebre.
Quando vide la piccola bara bianca trasalì.
Ma dalla morte scaturisce sempre nuova vita …

Il compasso teologico
Giunse in Place de la Sorbonne.
Varcato l’ingresso principale si ritrovò nella corte interna dell’Ateneo.
Sto cercando il professor Robert Ronchin
Devo parlargli urgentemente !

Atrium Apollonis
Devi andare a Praga. “
Lì incontrerai Paul Floron. Lui ti darà il Sigillo.
gli annunciò il professore.
In quella chiesa gotica
riposavano le spoglie del grande astronomo danese Ticho Brahe.
E’ l’Atrium Apollonis ! Il disegno magico che può salvarmi … “

Albedo
Si materializzò a Tokio durante la festa hanami : la fioritura del ciliegio.
I raggi del sole dardeggiavano tra le fronde.
Si accorse che lo stava chiamando una bellissima donna …

Atrium Minervae
Giunse nella Venezia del ‘500.
Doveva incontrarvi Giordano Bruno.
Un uomo incappucciato, vestito con un abito lungo,
uscì dal portone del palazzo.
Era il filosofo degli Infiniti Mondi.
Sul muro passavano ombre come lampi.
Erano tenebre vestite di forme umane.
Le sentiva bisbigliare in lontananza.
Giordano Bruno
avvolse nuovamente l’Atrium Minervae e lo porse a Tristan.

Rubedo
Dalla finestra entrava una luce rossastra
come se il tramonto più intenso della storia fosse colato a cascate
e avesse riempito ogni vuoto.
L’Ouroboros sibilava seducente
e le sue spire avvolgevano Tristan nell’abbraccio del Tutto.

I Giordanisti
Mi chiamo Tristan  e sono qui
per conto di un suo vecchio amico di Praga, Paul Floron.

No. Quello non è un uomo. E’ un demone …

Atrium Veneris
“ Chi sono io ? “ …
Perché il CERN di Ginevra ? “
Sfilarono la cassetta. Dentro c’era una busta.
Al suo interno un foglio ingiallito : era l’Atrium Veneris.

Gnôthi Sautón
Qualcosa era andato nuovamente storto …
Dove mi trovo ? …  Devo tornare immediatamente da Marc … “

L’Eroico Furore
Si portò al centro della stanza dove era iniziato tutto …
Tristan guardò il suo tatuaggio
e immediatamente le lettere sulle ruote mnemoniche presero a illuminarsi …
Ora poteva di nuovo scorgere i mondi
che si ergevano oltre la magia delle lettere del suo tatuaggio
e provare ancora una volta l’estasi che si prova
quando l’anima discioglie nel Tutto …



Discorso di Giordano Bruno all’amico Sagredo




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