Kundalini
C’è
una quantità di persone che non sono ancora nate.
Sembra che siano qui e che camminano
ma, di fatto, non sono ancora nate
perché si trovano al di là di un muro di vetro, sono ancora nell’utero.
Sono nel mondo soltanto provvisoriamente
e presto ritorneranno al pleroma da cui hanno avuto inizio.
Non hanno ancora creato un collegamento con questo mondo.
Sono sospesi per aria, sono nevrotici che vivono una vita provvisoria.
Dicono :
“ Adesso sto vivendo in queste condizioni.
Se i miei genitori si comportano secondo i miei desideri, ci sto.
Ma se dovessero mai fare qualcosa che non mi piace,
allora tiro le cuoia. “
Questa, vedete, è la vita provvisoria : una vita condizionata,
la vita di qualcuno che è ancora collegato al pleroma,
il mondo archetipico dello splendore,
da un cordone ombelicale grosso come una gomena da nave.
Bene,
nascere è importantissimo; si deve venire in questo mondo,
altrimenti non si può realizzare il Sé
e fallisce lo scopo di questo mondo.
Se questo succede, semplicemente
si deve essere ributtati nel crogiuolo e nascere di nuovo.
[ … ]
Vedete,
è di un’importanza assoluta essere in questo mondo,
realizzare davvero la propria entelechia,
il germe di vita che si è,
altrimenti non si può mai mettere in moto Kundalini
e non ci si può mai distaccare.
Si viene ributtati indietro, e non è successo nulla,
è un’esperienza assolutamente priva di valore.
Si deve credere in questo mondo, mettere radici,
fare del proprio meglio,
anche se bisogna credere alle cose più assurde.
[ … ]
Si deve infatti lasciare qualche traccia di sé in questo mondo,
che certifichi che siamo stati qui, che qualcosa è successo.
Se non accade nulla del genere, non ci si sarà realizzati;
il germe di vita è caduto, per così dire,
in uno spesso strato d’aria che lo ha tenuto sospeso.
Non ha mai toccato il suolo, e quindi non ha potuto produrre la pianta.
Se invece si entra in contatto con la realtà in cui si vive,
vi si rimane per diversi decenni e si lascia la propria impronta,
allora può avviarsi il processo.
Vedete,
il germoglio deve sbocciare dalla terra,
e se la scintilla personale non è mai entrata nella terra,
da lì non uscirà nulla, non ci saranno né linga né Kundalini
perché si è ancora nell’infinità che c’era prima.
Sembra che siano qui e che camminano
ma, di fatto, non sono ancora nate
perché si trovano al di là di un muro di vetro, sono ancora nell’utero.
Sono nel mondo soltanto provvisoriamente
e presto ritorneranno al pleroma da cui hanno avuto inizio.
Non hanno ancora creato un collegamento con questo mondo.
Sono sospesi per aria, sono nevrotici che vivono una vita provvisoria.
Dicono :
“ Adesso sto vivendo in queste condizioni.
Se i miei genitori si comportano secondo i miei desideri, ci sto.
Ma se dovessero mai fare qualcosa che non mi piace,
allora tiro le cuoia. “
Questa, vedete, è la vita provvisoria : una vita condizionata,
la vita di qualcuno che è ancora collegato al pleroma,
il mondo archetipico dello splendore,
da un cordone ombelicale grosso come una gomena da nave.
Bene,
nascere è importantissimo; si deve venire in questo mondo,
altrimenti non si può realizzare il Sé
e fallisce lo scopo di questo mondo.
Se questo succede, semplicemente
si deve essere ributtati nel crogiuolo e nascere di nuovo.
[ … ]
Vedete,
è di un’importanza assoluta essere in questo mondo,
realizzare davvero la propria entelechia,
il germe di vita che si è,
altrimenti non si può mai mettere in moto Kundalini
e non ci si può mai distaccare.
Si viene ributtati indietro, e non è successo nulla,
è un’esperienza assolutamente priva di valore.
Si deve credere in questo mondo, mettere radici,
fare del proprio meglio,
anche se bisogna credere alle cose più assurde.
[ … ]
Si deve infatti lasciare qualche traccia di sé in questo mondo,
che certifichi che siamo stati qui, che qualcosa è successo.
Se non accade nulla del genere, non ci si sarà realizzati;
il germe di vita è caduto, per così dire,
in uno spesso strato d’aria che lo ha tenuto sospeso.
Non ha mai toccato il suolo, e quindi non ha potuto produrre la pianta.
Se invece si entra in contatto con la realtà in cui si vive,
vi si rimane per diversi decenni e si lascia la propria impronta,
allora può avviarsi il processo.
Vedete,
il germoglio deve sbocciare dalla terra,
e se la scintilla personale non è mai entrata nella terra,
da lì non uscirà nulla, non ci saranno né linga né Kundalini
perché si è ancora nell’infinità che c’era prima.
-
C. G. Jung -
La psicologia del Kundalini Yoga
La psicologia del Kundalini Yoga
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