Cavalcare il populismo per difendere la Democrazia ?
[...]
Secondo quanto riportato dal dizionario Treccani, per populismo si intende
quel “ movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia” tra il 19° e 20° secolo,
che si proponeva di raggiungere […] un miglioramento delle condizioni di vita
delle classi diseredate, specialmente dei contadini e dei servi della gleba. ”
Letta in questi termini,
la definizione risulta molto lontana dai contenuti retorici e dispregiativi
posti in essere dai radical chic del pensiero unico.
Francesco Boezi
nel suo libricino ha avuto il merito di smentire ogni pregiudizio insito in questa parola,
rivalutandone in chiave prettamente contemporanea l'originaria essenza.
rivalutandone in chiave prettamente contemporanea l'originaria essenza.
Secondo l'autore,
il proliferare del populismo non può che derivare da un fatto purtroppo consolidato :
la contrapposizione tra élites finanziarie e popolo.
Da questa dicotomia nasce la vera crisi del sistema democratico,
all'interno del quale,
i gruppi di potere non sono più in grado di interpretare i sentimenti del popolo.
Il tutto è dimostrato
ogni qualvolta quest'ultimo viene chiamato ad esprimersi attraverso il voto
ed il risultato non viene gradito dall'establishment.
In questi casi,
il responso popolare viene così aspramente criticato
tanto che si è arrivati a mettere in discussione il suffragio universale,
evidente sintomo
che la democrazia è bella solo quando i risultati protendono solo verso una certa direzione.
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