Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

sabato 31 agosto 2019

Parole giovanili leopardiane

« o Patria, o Patria mia
non posso spargere il sangue per te, che non esisti più.
In che opera, per chi
per qual patria spenderò i sudori, i dolori, il sangue mio ? »

- Giacomo Leopardi -
Elegie - 1818

Parole su cui meditare almeno 10 volte al giorno.

mercoledì 28 agosto 2019

Crisi di Governo - 4

Crisi di Governo - 4

C'è Politica e politica come ci sono Politici e politici.
Per non parlare di Comici rispetto a comici.

Quando purtroppo nella politica
politici politicanti porgono il braccio al Comico sfuggente
... con l'interessato supporto legale ...
la farsa non può che finire in tragedia.

Amen

La pensi ognuno come meglio crede.

martedì 27 agosto 2019

Crisi Governo - 3

Crisi Governo - 3

La profezia

In tempi non sospetti
c'è stato chi profetizzò come sarebbe andata a finire
discettando sul mediatore messo tra i protagonisti.

Antonio Socci - 13 Gennaio 2019 - Libero
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La porta di Palazzo Chigi si aprì e non entrò nessuno: era Giuseppe Conte.
Così - parafrasando Fortebraccio
si potrebbe sintetizzare la narrazione dei media
sull' arrivo alla presidenza del Consiglio dell' attuale premier.
È letteralmente balzato fuori dall'anonimato, da un giorno all'altro
come un coniglio dal cilindro del mago
senza aver fatto nulla che potesse caratterizzarlo in qualche modo
(come docente universitario era poco conosciuto perfino a Firenze dove insegnava).
Essendo stato scelto proprio per una neutra mediazione fra M5S e Lega
sembrava un uomo senza passato, senza idee e senza identità.
Ma non senza qualità.
Perché - bisogna riconoscerlo
nessuno aveva capito il personaggio e quello che avrebbe fatto.
Era stato del tutto sottovalutato.

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Il punto in cui siamo :

Avanti miei Prodi !
Parola d'ordine :
 Discontinuitàahahahahah

Non ci fosse di che piangere ci sarebbe da sganasciarsi dal ridere.

domenica 25 agosto 2019

Robotica e psicologia

Robotica e psicologia

La variabile umana nella Grande trasformazione

È nell'ordine delle cose che il " nuovo " avanzi inesorabilmente. 
Non va respinto a priori con pregiudizi ideologici. 
Va invece accolto e capito ... ma sopratutto interpretato 
al fine di preservare ciò che del Passato " vale " 
- per poterlo consegnare come eredità - 
a quel Futuro denso di incognite e paure da discernere. 
Unico modo ... questo 
per evitare che l'Umanità possa diventare concretamente 
" accessorio
di una Tecnologia sempre più invadente e discriminante. 


Buona visione e successiva meditazione.

L'audio inizia a 00:00:35


Evasore fiscale

Evasore fiscale


Nel Belpaese dicesi evasore fiscale colui al quale
( al netto dei Tributi locali TARI-TASI-IMU etc ... )
viene prelevato direttamente dal proprio stipendio/pensione
il 23 % di IRPEF e il 27 % di contributo INPS
salvo poi sul residuo ... all'atto della spesa
applicare un ulteriore ( per ora ) 22% di IVA.
_____________________________________________________

Per tutti gli altri
... in quanto contribuenti da ravvedimento operoso ...
vale sempre la regola applicata del :
" Chi ha avuto ha avuto ha avuto ... chi ha dato ha dato ha dato "

sabato 24 agosto 2019

Il minimo vitale

Il minimo vitale

Un fondamentale antroposofico




Stralci tratti dal testo :
Il minimo Vitale in Rudolf Steiner
di Nereo Villa

Pretendere che un albero possa stare in piedi senza la terra
è insensato come pretendere che l’idea dell’organismo sociale triarticolato di Rudolf Steiner
possa sorreggersi senza i suoi fondamenti scientifico-spirituali a carattere antroposofico.
Questi fondamenti non sono percepibili mediante libertà di pensiero o di opinione
o mediante mere teorizzazioni astratte, intellettualismi, analiticità, giri di parole, ecc...
Steiner infatti non si occupò di (e mai si batté per la cosiddetta) “libertà di pensiero”
[...]
Steiner si occupò invece della liberazione del pensare
che non c’entra nulla con la “libertà di pensiero”.
La liberazione del pensare conduce al pensare libero dai sensi
che ognuno può conquistarsi mediante soprasensibile percezione.
E quest’ultima non c’entra nulla
con l’erudizione o con la cultura accademica, teorica o astratta.
Ciò vale anche per la triarticolazione.
[...]
L’osservazione della differenza
fra un pensare conforme alla realtà e il dogmatismo
è importante e necessaria per la trasformazione delle nostre abitudini negative
che sono innanzitutto abitudini di pensiero.
Siamo però ancora molto lontani dal soddisfacimento di questa necessità.
Molto più lontani di quanto si sappia.
Un esempio della differenza fra astratto e concreto
lo abbiamo nei concetti di uomo e di società.
Per la scienza ordinaria l’uomo è un’unità.
Così la società è intesa come unità, o come Stato unitario.
L’anatomista, il fisiologo, considera il cervello, gli organi di senso, i nervi, il fegato
la milza, il cuore, ecc., come organi di un organismo o di un sistema unitario.
Le cose però, a guardar bene, non stanno così .
Il nostro organismo comporta tre sistemi essenzialmente differenti.
L’uomo che si manifesta nel capo, cioè nel sistema neuro-sensoriale
è diverso dall’uomo che si manifesta nel petto, vale a dire nella circolazione e nel respiro
ed ancora diverso dall’uomo che si manifesta nel ricambio, cioè negli arti e nei muscoli.
Attività muscolare, attività nervosa, e attività respiratoria
non hanno essenzialmente nulla in comune pur articolandosi fra loro.
L’uomo è triarticolato e come tale vive nel mondo.
[...]
Proprio in base a mere teorie astratte, in economia si può dire tutto e il contrario di tutto
e si può far sembrare ciò talmente plausibile
da vincere due Nobel con motivazioni contrapposte !
È di Roberto Alazar la citazione che dice :
L’economia è l’unica disciplina in cui due persone possono dividere un premio Nobel
dicendo cose opposte, specificatamente nel 1974 Myrdahl ed Hayek ne divisero uno. ”.
[...]
Oggi per dimostrare di essere provetti economisti, o provetti in qualsiasi altro campo
basta complicare in schemi universitari qualsiasi cosa si voglia spiegare
pur non avendola compresa neanche da lontano !
Se in tali loro complicazioni schematiche e piene di formule
vi fosse un minimo di concretezza si evocherebbero contenuti comprensibili a tutti
così com’è comprensibile a tutti, per esempio, che i lati del triangolo equilatero
hanno la medesima misura.


venerdì 23 agosto 2019

Chi ha rubato il nostro futuro

Chi ha rubato il nostro futuro




Sinistre supponenze

Sinistre supponenze

Buoni Vs cattivi



- L'abbraccio delle follie liberiste
- I diritti cosmetici civili
- Tutti pensiamo di avere ragione ma ...
- Al buono non serve dimostrare
- Il richiamo dell'ovile
- Il muro della superiorità morale e culturale


Poi dice che uno si butta(va) a sinistra !

sabato 17 agosto 2019

Pessimismo storico leopardiano

Un pensiero da riscoprire e attualizzare 

Estratto dal testo leopardiano alla cui lettura integrale rimando.
Brano ... questo
riconducibile al periodo in cui il suo pensiero
a ragion veduta è stato definito di Pessimismo storico.
Quante le somiglianze riscontrabili nell'attualità dei nostri giorni
in cui i processi storici di decadenza e disgregazione sociale
vanno assumendo sempre più un'apparente inarrestabile accelerazione.
Controprova
l'avvilente fase politica che stiamo attraversando
nel cui contesto possono ben rispecchiarsi le parole che seguono.
  
La pensi dopo ognuno come meglio crede.
 _____________________________________________________

[…] 
Dico che il mondo
è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Quando due o più birbanti si trovano insieme la prima volta
facilmente e come per segni si conoscono tra loro per quello che sono
e subito si accordano; o se i loro interessi non patiscono questo
certamente provano inclinazione l’uno per l’altro, e si hanno gran rispetto.
Se un birbante ha contrattazioni e negozi con altri birbanti
spessissimo accade che si porta con lealtà
e che non gl’inganna se con genti onorate è impossibile che non manchi loro di fede
e dovunque gli torna comodo, non cerchi di rovinarle
ancorché sieno persone animose, e capaci di vendicarsi
perché ha speranza, come quasi sempre gli riesce
di vincere colle sue frodi la loro bravura. 
[…] 
Rari sono i birbanti poveri: perché, lasciando tutto l’altro
se un uomo da bene cade in povertà, nessuno lo soccorre e molti se ne rallegrano
ma se un ribaldo diventa povero, tutta la città si solleva per aiutarlo. 
[…] 
All’opposto i buoni e i magnanimi, come diversi dalla generalità
sono tenuti dalla medesima quasi creature d’altra specie
e conseguentemente non solo non avuti per consorti né per compagni
ma stimati non partecipi dei diritti sociali, e, come sempre si vede
perseguitati tanto più o meno gravemente
quanto la bassezza d’animo e la malvagità del tempo e del popolo
nei quali si abbattono a vivere … 
[…] 
 Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi 
perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. 
Colpa non perdonata dal genere umano, 
il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, 
quanto chi lo nomina. 
In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, 
 chi lo nomina è strascinato in sui patiboli
essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo
qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi.

- Giacomo Leopardi -
tratto da :
Pensieri I


Premesso che qualche volta è pur vero
che il pessimista altro non è
che un ottimista che sa in anticipo come andrà a finire
😂
c'è da dire che ... battuta a parte
va sempre tenuto presente però che il Pessimismo tout court
- da non confondere con un sano realismo -
è un killer spietato che va contrastato
impegnandosi ad individuare le radici da cui trae la tossica linfa
evitando in tal modo di diventarne vittima passiva ... sradicandole.

mercoledì 14 agosto 2019

Tolleranza e inibizione

Tolleranza e inibizione

Pensaci bene :
, il linguaggio è l’arma più potente in assoluto
per chi vuole manipolare le coscienze.

Non è forse vero che l’uso assillante del politicamente corretto
… così in voga sui Media e sui Mainstream …
ha avuto come risultato
quello di aver reso tollerante oltre ogni limite una gran massa di cittadini
… mentre contemporaneamente su altri fronti …
la Società dello Spettacolo si è fatta carico in maniera determinante
di portare gli stessi ad un tale grado di apatia
da rendere del tutto inebetite le loro facoltà intellettuali ?



Ci fu un tempo
in cui il pensiero era il crogiolo dell'idealismo.

Tutto oggi è stato volutamente trasferito nel linguaggio.
Linguaggio smantellato prima per essere poi ricostruito :
la neolingua appunto.

Ma oltre il linguaggio non è possibile andare.


domenica 11 agosto 2019

Lo Spirito scruta ogni cosa

Prima Lettera ai Corinzi

Capitolo 2

 [...]
9 Ma, come sta scritto :
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
10 Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;
lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.
11 Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui ?
Così anche i segreti di Dio
nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
12 Ora,noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio
per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.
13 Di queste cose noi parliamo,
non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana,
ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
14 L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio;
esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle,
perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito.
15 L'uomo spirituale invece
giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.
16 Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere ?
Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

- San Paolo -

Presupposti del Sistema

Presupposti del Sistema

Sigizia lessicale occultata

Ci sono parole utilizzate nel lessico del Sistema
che sono perfettamente consone agli scopi prefissati.

Per comprendere ciò che ne consegue a vantaggio di Lorsignori
bisogna però imparare a riconoscerne il significato riflesso 
riguardo lo scopo reale sottinteso dal termine utilizzato.

Quando senti parlare di " sano agonismo "
prova a riflettere che si tratta invece di Competizione.

Quando senti parlare di " cooperazione "
prova a riflettere che si tratta invece di Dominio.

Quando senti parlare di " condivisione "
prova a riflettere che si tratta invece di Prevaricazione.

Quando senti parlare di " equilibrio "
prova a riflettere che si tratta invece di Controllo.

Quando senti parlare di " armonia "
prova a riflettere che si tratta invece di Proprietà.

Quando senti parlare di " economia del dono "
prova a riflettere che si tratta invece del Senso di possesso.

Quando senti parlare di " decrescita felice "
prova a riflettere che si tratta invece di Gerarchia.

Quando senti parlare di " pace  "
prova a riflettere che si tratta invece di Forza militarizzata.

Quando senti parlare di " autogestione "
prova a riflettere che si tratta invece di Meccanismi di scambio.

Quando senti parlare di " autorealizzazione  "
prova a riflettere che si tratta invece di Meccanismo di delega.

In quanto alla " Crescita ( economica ) "
la si fa spudoratamente sottintendere come fosse infinita
ben sapendo che non lo è affatto.

O no ?


La pensi ognuno come meglio crede.

giovedì 8 agosto 2019

Francesca Calearo

Madame

Teniamola d'occhio : andrà lontano



A prescindere dal genere musicale
... lontano anni luce dalle mie preferenze ...
devo però riconoscere che in questa giovanissima ragazza
ho avvertito lo stesso " qualcosa di indefinibile "
che percepii la prima volta che ascoltai
un'altrettanto giovane sconosciuta Carmen Consoli.
Non mi sbagliai allora come penso anche questa volta.

Una predestinata.

Tra qualche tempo ne riparleremo ...



... a metamorfosi avvenuta.

martedì 6 agosto 2019

A proposito dell'Inno nazionale

Inno di Mameli

Le parole da riscoprire


In questi giorni in cui si sproloquia riguardo " l'uso inappropriato " dell'Inno
... fatto su una spiaggia emiliana ...
mi sono tornate alla mente altre parole del testo di Mameli
che nella loro essenza sono molto significative
riguardo lo spirito patriottico che sottende il concetto di Nazione.
Quello spirito ammantato del sangue di chi ci ha creduto
che ancora oggi ... tanti ... forse troppi
non hanno del tutto compreso nei suoi fondamentali.

Sono parole ancora attuali queste
che dovrebbero entrare a far parte
di una seconda versione breve dell'Inno
... da utilizzare soltanto all'interno dei nostri confini ...
cantandolo con convinzione nelle più disparate occasioni
... non solo istituzionali.

Noi siamo da secoli - Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo - Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica - Bandiera, una speme :
Di fonderci insieme - Già l’ora suonò.  

L'indotto che ne deriverebbe sarebbe anche quello per cui
anziché rimarcare differenze
mettendo artatamente in competizione per squallidi interessi politici
chi produce Prosecco con chi plasma Mozzarelle di Bufala
... si potrebbe ...
... aggiungendo qualche foglia di profumato basilico ...
presentare al resto del Mondo ... un'unica eccellenza italiana.

È una battuta. Certo.
Ma chi vuole capirla rifletta ed agisca.



Diversamente ...
  Cosa può esserne di un Paese i cui cittadini dormono tranquillamente
mentre i loro Leader sono impegnati a distruggerli ?


Domenico Modugno

Ricordo di un grande artista

A 25 anni dalla morte il suo ricordo è più vivo che mai.



Un brano che può definirsi mistico.
Una preghiera ... un inno alla Vita.


lunedì 5 agosto 2019

Sperimentare la morte da vivi

Sperimentare la morte da vivi

Per una comprensione interiore

Questi riportati sono frammenti liberamente tratti dal testo
" Sul vivere e sul morire " di Jiddu Krishnamurti - Ed. Astrolabio
( Testo originale : On living and dying )

Dove ci sono semi di verità è sempre bene raccoglierli
... senza dimenticare ...
che solo imparando a vivere si impara anche a morire.

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" La morte dev'essere qualcosa di straordinario, proprio come la vita.
... Quindi per capire la morte dobbiamo capire la vita nella sua globalità,
e non accontentarci di vivere un suo frammento, come fa la maggior parte di noi.
È proprio nel comprendere la vita che comprendiamo la morte,
perché non sono separate. "
( Londra, 12 giugno 1962 )
________________________________________________________________

"... per poter sperimentare la morte mentre siamo ancora vivi,
dobbiamo abbandonare ogni sotterfugio mentale,
ovvero tutto ciò che ci impedisce un'esperienza diretta.
Siamo plasmati dal passato, dalle abitudini, dalla tradizione, dagli schemi di vita;
siamo invidia, gioia, angoscia, zelo, godimento;
ognuno di noi è questo, ovvero il processo di continuità.
Ognuno è attaccato alle proprie opinioni, al proprio modo di pensare,
ed ha paura che senza i suoi attaccamenti non sarebbe nulla;
allora si identifica con la casa, la famiglia, il lavoro, gli ideali ...
ma quanti sono
quelli capaci di porre fine a tale attaccamento e realizzare il distacco ? 

E' necessario comprendere i processi del pensiero,
poiché la comprensione di ciò che chiamiamo pensiero è la cessazione del tempo.. 
il pensiero, tramite un processo psicologico, crea il tempo;
il tempo poi controlla e configura il nostro pensiero .. 
il senso di continuità è stato edificato dalla mente,
quella mente che guida se stessa per mezzo di precisi schemi
e che ha il potere di creare ogni sorta di illusione,
lasciarsi intrappolare da tutto ciò
mi sembra una scelta tanto inutile quanto priva di maturità .. 

Non sappiamo neppure cos'è vivere, come potremo mai sapere cos'è la morte ?
Vivere e morire potrebbero essere la stessa cosa,
e il fatto che le abbiamo separate potrebbe essere fonte di grande sofferenza.
Abbiamo separato la morte
trattandola come un evento che accadrà alla fine della vita,
tuttavia è sempre presente.
Avendo paura di quella cosa che chiamiamo morte l'abbiamo separata dalla vita
delegandole entrambi in compartimenti stagni,
separati l'uno dall'altro da spazi immensi.
Una mente imprigionata in tale processo non riuscirà mai a comprendere,
comprendere è libertà;
ma tra noi sono ben pochi coloro che vogliono essere liberi .. 
lasciamo che l'oceano della vita e della morte sia così com'è .. 
l'IO che ha goduto, sofferto e conosciuto, potrà continuare ? 

L'IO esiste solo a causa dell'identificazione con la proprietà,
con un nome, una famiglia, con successi e fallimenti,
con tutto ciò che siamo stati e vogliamo essere.
Siamo ciò con cui ci siamo identificati :
è di questo che siamo fatti, e senza di questo non siamo.
Vogliamo che tale identificazione con gli altri, con le cosa e le idee
non abbia fine, persino dopo la morte;
ma si tratta davvero di qualcosa di vivo ?
Oppure non è nient'altro che una massa di desideri contraddittori,
di progetti, di successi, di frustrazioni,
un groviglio in cui il dolore supera la gioia ? .. 

Meglio il conosciuto che il non conosciuto vero ?
Eppure il conosciuto è talmente piccolo, insignificante, limitante;
il conosciuto è dolore, eppure si desidera che continui .. 
Ci affanniamo molto per sapere,
quando cessa ogni tentativo di sapere, c'è ancora qualcosa
che la mente non è riuscita ad afferrare e a far quadrare.
Il non conosciuto è infinitamente più grande del conosciuto :
il conosciuto
non è che un'imbarcazione in mezzo al mare del non conosciuto ..
lasciamo che tutto scorra naturalmente ...
... la verità è assai strana: più la inseguiamo più ci sfugge.
Non possiamo afferrarla in nessun modo, per efficace e astuto che sia;
non possiamo imprigionarla nella rete del nostro pensiero. 

Comprendetelo a fondo e lasciate andare tutto.
Nel cammino della vita e della morte dobbiamo camminare da soli;
è un viaggio durante il quale conoscenza, esperienza e memoria
non possono offrire alcun conforto.
La mente deve essere ripulita
da tutto ciò che ha afferrato nel suo bisogno di trovare certezze;
i suoi Dei e le sue virtù
devono essere restituiti alle società che li hanno generati.
Occorre raggiungere una solitudine completa e incontaminata ..." 

- Jiddu Krishnamurti -