La caccia
Vai solitario lungo la battigia sabbiosa, cuore,
dove un vento freddo si fa versoio acuminato,
soffia arando macchie di ginepro e acque ferme,
in cui stormi trovano riparo dall’incalzare di fucili e cani,
in cielo sperde bioccoli di nuvole,
ne fa velieri torreggianti in rotta verso tortughe
in cui sbarcare ciurme che hanno smarrito sogni e portolani.
E ora invita uccelli alla partenza,
cautelosi che un colpo ben centrato dall’agguato tra i pruni
spezzi il volo in un cadere obliquo d’ali e piume,
nel giacere tra rovi acuti e il fango.
Ma tu prendi e componi sparse nubi :
sono leggere per la loro mole di bastimenti e ripide montagne.
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