Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

mercoledì 11 maggio 2022

Considerazioni inattuali

Considerazioni inattuali

Perché il compito educativo del genitore è così insostituibile ?
Perché, per esempio, è più importante fare un uomo che non fare un libro;
una volta letto, il libro viene chiuso
ma quando un uomo è stato fatto parla per tutta la vita.
Un secondo aspetto riguarda l'accettazione.
Accettare un figlio non vuol certamente dire non correggerlo
ma accettarlo per quello che è
con quella natura, con quel tipo di intelligenza.
Accettare non vuol dire lasciare che un figlio faccia quello che vuole
poiché questo non è liberarlo, è anzi lasciarlo in balia di pseudo scelte
che lo rendono schiavo di ciò che in quel momento sulla piazza ha la voce più forte.
Accettare non vuol dire neppure volere che nostro figlio sia, poniamo
quella persona così capace che avremmo desiderato
o volere che faccia ciò che facciamo noi :
vuol dire progressivamente portarlo a fare delle scelte libere.
Essere educati significa essere condotti alla libertà.
Tanti padri, tante madri « rovinano », tra virgolette
perché pensano che sia meglio, in modo più o meno occulto
far sì che il figlio faccia come loro.
L'autorità dei genitori non può essere stupida, deve essere intelligente
un'autorità « autorevole » come avviene nelle botteghe artigianali
dove non si insegna direttamente, ma con l'esempio.
 Se vogliamo che i figli ci amino, non dobbiamo parlare di amore, ma dobbiamo amare;
se vogliamo che siano sinceri. dobbiamo essere sinceri.
 Diversamente, le parole assumono un tono fatuo
come “ i grandi valori ”, “ la verità ”, e così via.
Un terzo aspetto riguarda la fortezza.
Di fronte all’obiezione
per cui, agendo con tali princìpi, i figli diverrebbero dei disadattati
ritengo che non inserire i figli in questa società sia un dovere.
Occorre abituarli a dire no al predominio dei cretini
abituarli in fondo a capire, come paradosso, che devono essere intelligenti
perché soltanto loro capiranno perché gli stupidi fanno carriera.
Bisogna insegnare ai figli a fare fronte, a resistere e ad assalire, cioè a essere forti
poiché se sono forti
cambiano l'ambiente; certo costa, ma nei tempi lunghi darà grandi frutti.
Non dobbiamo perciò preoccuparci
se trasmettendo uno stile di vita ne facciamo dei disadattati;
non bisogna cedere prima degli altri, se si sa perché si combatte.
Un filosofo che amo, Nietzsche, afferma: chi ha un perché sopporta molti come.
Pensiamoci
chi ha un perché nella vita sopporta anche molte anormalità, molte delusioni iniziali
ma assicuro che in ultimo la fine dei Proci la fanno gli altri.
Noi genitori abbiamo un capitale che sono i figli;
dedicarsi a loro, impegnarsi magari a collaborare a iniziative comuni
alla realizzazione di ambienti educativi
sarà il nostro modo di portare il mattone per il tempio.
Ecco la realtà meravigliosa per un genitore, capire questo, che sta facendo il tempio
non una festa aziendale o campestre; sta combattendo la nuova battaglia
e allora inizia a dilatare il cuore e a capire perché non si può più disperare.



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