Maschere
Una maschera è calata sul volto dell'uomo.
La maschera di un mellifluo perbenismo, di un falso altruismo
del conformismo, dell'omologazione.
Il lurido cencio di un silenzio imposto, di un sorriso nascosto e forzato
della paura, dell'assenza di spirito critico e di slancio vitale.
La maschera di un mellifluo perbenismo, di un falso altruismo
del conformismo, dell'omologazione.
Il lurido cencio di un silenzio imposto, di un sorriso nascosto e forzato
della paura, dell'assenza di spirito critico e di slancio vitale.
Una maschera è calata sul volto dell'uomo.
Una malsana pezza che lo imbavaglia, che strozza in gola grida e proteste
che toglie il fiato, che impedisce la comunicazione, che ne muta le fattezze
che lo rende inespressivo, distante, scollegato dalla realtà
che lo fa confluire nel mare degli individui senz'anima.
Una maschera è calata sugli occhi dell'uomo.
Una laida benda che lo rende cieco
incrostata dal marciume del nostro periodo sciagurato
stretta a dismisura dal padrone e da sé stesso
affinché non percepisca odio, ingiustizia, menzogna, distruzione
osceni giuochi di potere, vili speculazioni.
Una maschera è calata oggi sull'uomo
fino a diventare tutt'uno col suo volto, fino a cucirsi sulla sua pelle
a fondersi con i tessuti, i fasci nervosi, la struttura ossea
che penetra nello spirito, cristallizzandosi nel suo essere.
Una maschera oggi è calata sull'uomo.
La museruola della viltà, del lasciar fare per il quieto vivere
del silenzio assordante, della notte profonda
della letargia del buonsenso, della logica e dell'esperienza, dell'appartenenza
della rieducazione, della distanza.
Il talismano della vergogna, il vessillo della sconfitta
la tassa sull'ossigeno, il paramento liturgico del nuovo culto terapeutico.
È arrivato perciò il momento di dire, senza indugio alcuno
un perentorio " basta " a queste recite, ai grotteschi balli mascherati
che da due anni ci trascinano in questa folle danza.
l tempi sono maturi, la verità bussa, imperiosa, alle porte del nostro cuore.
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