Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 9 settembre 2022

Noomachia e Noologia

Noomachia e Noologia

Rivolta contro il mondo postmoderno


Uno studio approfondito e un chiarimento esegetico
superando interpretazioni dualiste e manichee riguardo differenti civiltà
a partire dall'intreccio di tre Logoi : Apollo, Dioniso e Cibele


" L’uomo è un essere che si differenzia da ogni altro nel mondo per una sola cosa :
il pensiero.
Ogni altra qualità è condivisa con gli altri esseri viventi,
ma il pensiero costituisce un’esclusiva dell’essere umano,
il quale può essere quindi definito
come una creatura pensante o essere pensante.
Di conseguenza, il pensiero è per definizione umano.
Tutti i viventi hanno un corpo e diverse istanze ad esso correlate
( tutti proviamo dolore fisico, piacere fisico, e così via )
ma nessuna creatura eccetto noi nel mondo vivente
dispone di un intelletto ed è in grado di pensare.
Il pensiero o Nous, allora, costituisce l’essenza dell’uomo.
Tutti gli altri aspetti della vita sono comuni all’uomo quanto alle altre creature
ma il pensiero, l’intelletto, è un aspetto unico dell’uomo
ed è ciò che ci rende umani.
Essere un umano significa essere una creatura pensante.
Così, il Nous è la radice più profonda dell’essere umano, dell’umanità.
Noi siamo umani perché vi è in noi il Nous.

Quindi indagare sul Nous – Noologia
significa esplorare non un tipo di oggetto alienato ma noi stessi.
Riflettere sul Nous significa riflettere su noi stessi,
sulla nostra più profonda natura.
 Non si tratta di qualcosa di astratto, bensì di una sorta di introspezione
volta a conoscere le più remote profondità del nostro essere,
l’essenza dell’uomo.

Possiamo presentare l’essere umano sotto diversi punti di vista.
La Noologia presenta l’uomo dal punto di vista della sua essenza.
Si tratta in definitiva dello studio del pensiero propriamente detto.

La Noologia costituisce anche la base filosofica del multipolarismo
poiché l’idea sottostante la Noologia
è che non esiste un solo tipo di intelletto comune a tutta l’umanità,
un solo pensiero universale, ma ve ne sono diversi.
Quando cerchiamo di studiare accuratamente il Nous, l’intelletto, il pensiero,
scopriamo quanto il processo del pensiero dipenda dalla cultura.
Se ci si muove nel contesto di una determinata cultura, si pensa in un modo.
Se si appartiene ad un’altra cultura, ad un altro gruppo etnico,
ad un’altra religione, ad un’altra generazione,
si pensa in un modo completamente differente,
pur essendo sempre un essere umano
( serbo, russo, francese, inglese, cinese, africano, e così via ).
L’appartenenza a differenti culture, differenti spazi e differenti epoche
fa sì che si pensi in modo diverso.

Così, se vogliamo studiare il Nous dobbiamo tener conto di queste differenze.
Senza prendere in considerazione queste ultime,
non potremo mai giungere all’essenza del Nous.

L’essenza della Noologia è il riconoscimento della pluralità delle culture.
Pluralità significa
che non vi è solo un percorso di sviluppo universale e normativo del pensiero.
Vi sono differenti manifestazioni del Nous, così diverse e così particolari
che occorre studiare attentamente ciascun caso specifico
– serbo, russo, tedesco, francese, ecc... –
non per creare una gerarchia tra casi più o meno sviluppati
ma per arrivare ad una comprensione profonda
di come ciascuno pensa nei differenti contesti,
comprensione volta al raggiungimento di una conoscenza totale del Nous.

Nella Postmodernità, la ragione umana è sostituita dall’intelligenza artificiale,
le normali relazioni umane dalla rete,
e quel che nel paradigma della Modernità era denominato « realtà »
lascia il posto alla virtualità, la quale tuttavia non è solo il riflesso della realtà.
Certo, essa segna la traslazione dal reale al digitale,
ma il processo non si esaurisce qui.
Successivamente, ciò che è stato trasposto nella virtualità
viene elaborato, migliorato, perfezionato, quindi emulato nella realtà.
Di conseguenza, il virtuale acquisisce un’esistenza autonoma,
a cui la realtà è subordinata.
Si pensi alla stampante 3D
attraverso cui il virtuale si riversa nel reale, viene « stampato »
oppure alla moneta dematerializzata
( carte di credito, ecc... )
bit digitali trasferibili istantaneamente in tutto il mondo
che predeterminano la produzione reale,
o ancora alla propria personalità virtuale sui social network
e alle relazioni tra profili diversi,
da cui la vita « offline » dipende e di cui essa stessa diventa un’emulazione.

Tratto da :
- Aleksandr Dugin -

« L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare,
ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi. »
- Oscar Wilde -

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