Uomo del mio tempo
“ Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto : eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello :
« Andiamo ai campi ». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri :
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento,
coprono il loro cuore. ”
- Quasimodo -
Esortazione rivolta ad ogni generazione presente e futura
perché i giovani possano dimenticare
gli atroci insegnamenti delle persone che li hanno preceduti.
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