Mondi invisibili - 1
Che se ne sia coscienti o meno
sono due
le dimensioni di comprensione in cui viviamo contemporaneamente
... e di conseguenza ...
due gli ordini di realtà.
Esiste un velo leggerissimo che separa il normale stato di veglia
da altre forme potenziali di coscienza.
Ciò che non si vede ma pur sempre inconsciamente si può percepire
è più vero e reale di ciò che si vede
essendo l’Essenza che permea tutto ciò che esiste.
Ma per svelare queste altre forme di realtà in tutta la loro vastità
occorre uno stimolo appropriato e difficilissimo da attivare
con il solo sforzo di volontà.
Quasi sempre è invece qualcosa che viene elargito … inaspettatamente.
Ma nell’ambito trans-personale
è grande la difficoltà ad esprimere e riportare quelle esperienze vissute.
Non a caso C.G. Jung sosteneva che nei viaggi dei mondi interiori
un analista può accompagnare un paziente soltanto fin dove è arrivato lui
stesso.
Infatti
come poter descrivere la percezione riguardo la propria coscienza
che si dilatata oltre i confini abituali dell’ Ego
trascendendo la dimensione spazio-temporale ordinaria ?
Superati gli inevitabili e dolorosi travagli interiori che ne conseguono
ci si rende poi conto che non è affatto necessario spiegare queste
esperienze
quanto accoglierle nella propria vita … facendone di esse … qualcosa.
Oltretutto occorre anche stare molto attenti a parlarne
in quanto sono considerate devianti
rispetto alla visione della realtà riconosciuta e condivisa dalla nostra
cultura
… che come tutte le altre culture …
ha propri mezzi
per rafforzare e perpetuare la propria visione della realtà in vari modi.
Ad esempio
la squalifica e la diagnosi di malattia mentale
è uno dei mezzi utilizzati a tale scopo nella nostra cultura occidentale.
Nel periodo che segna il passaggio
tra la così detta oscurità medioevale e l’Illuminismo
si è sottratta ogni dignità a questo tipo di esperienze
privilegiando sempre più la ragione
... la rigidità dei confini dell’Ego …
e di conseguenza la sola dimensione materiale.
Ma ogni volta che qualcosa della nostra natura più profonda
viene negato o rimosso
torna sempre a riproporsi con forza maggiore.
Che sia quel ritornare degli Dei “ sotto forma di malattie “
a cui accennano più o meno apertamente James Hillman e Rudolf Steiner
o più semplicemente
come la perdita progressiva di senso e di valori ?
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Fatta questa debita premessa ed escludendo ogni ombra di follia ...
vorrei raccontare un lontano episodio accaduto …
(
continua
)
Vi sono mondi che prendono forma nello spazio mentale
si trasformano in immagini, idee, simboli, pensieri, storie e parole
per poi inserirsi all’interno della realtà esterna nella forma di un
oggetto concreto.
- Jorge Luis Borges -
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