Felicità
Nell'attuale società postmoderna
la concezione della felicità è stata completamente sovvertita
così come il senso e il carattere dell’uomo felice.
All’azione rivoluzionaria degli ultimi due secoli
... che ha delineato la nuova condizione di felicità ...
ha fatto seguito l'epoca preposta ad inculcare nelle anime degli uomini
il “ dovere di essere felici ”
persino obbligando di perseguirla ... “ la felicità ”
La società impone a tutti come fine di tutte le loro azioni
la felicità
edonistica
e coloro che non rispettano questo fine vengono emarginati.
Ognuno deve poter soddisfare al più presto ogni genere di desiderio:
l’impulso alla vana soddisfazione è sempre più potente
impellente e incontrollabile.
Anche la minima limitazione di questo impulso
genera frustrazione... angoscia... depressione e infelicità.
E così l’anima infelice è soggetta all’afflizione...
struggendosi per la frustrazione dei suoi desideri.
Ciò premesso
meditare le parole di Omraam Mikhael Aivanhov che seguono
sono un suggerimento
sono un suggerimento
per compiere quella scelta che fa della felicità uno stato mentale
e non un'emozione passeggera.
👇
Perché è così difficile trovare la felicità ?
Perché la si attende.
Osservatevi e vedrete:
vi aspettate di incontrare il grande amore, vi aspettate di incontrare il
successo,
vi aspettate la fortuna, la gloria, e non arrivano, e siete
scontenti.
Alcuni andranno perfino a consultare i chiaroveggenti, gli astrologi che
gli diranno:
“ Ma si, l’amore arriverà, il successo arriverà..
Tra sei mesi o un anno, quando ci sarà il transito di tale pianeta, una
certa congiunzione,
vedrete tutto cambierà ”.
Allora ecco che si rassicurano, riprendono la speranza e continuano ad
aspettare.
Eh no !
la felicità non è qualche cosa che arriva o non arriva, così,
dall’esterno.
La felicità è uno stato di coscienza
che dipende dalla nostra buona comprensione delle cose.
Non bisogna immaginarsi che si sia venuti sulla terra
per vivere nella facilità, nei piaceri, nell’abbondanza.
Siamo venuti sulla terra per imparare e perfezionarci.
Ora,
come perfezionarsi se non si hanno ogni giorno dei problemi da
risolvere ?
Ecco, deve essere ben chiaro: la terra è una scuola e, come tutte le
scuole,
solo chi apprende e progredisce può essere felice.
Allora, non vi aspettate che la felicità venga dall’esterno
sotto forma di incontri o di condizioni favorevoli.
La felicità reale, definitiva, non può che venire da noi,
dal nostro modo di considerare le cose.
Fate un esperimento :
andate a chiedere alle persone che hanno vantaggi materiali se sono
felici.
Vi confideranno che non lo sono poi così tanto, o se sono contente
è perché possiedono già nel loro cuore, degli elementi che permettono
loro
di apprezzare la loro situazione
e che sarebbero altrettanto contente in situazioni che vi sembrino meno
desiderabili.
D’altra parte quante volte si è constatato che messe in situazioni
identiche,
persone diverse non reagiscono tutte nello stesso modo.
Prendiamo un esempio banale della vita quotidiana, un
imbottigliamento.
Guardate le reazioni degli automobilisti :
uno si spazientisce, si mette a suonare il claxon e prende a male parole i
vicini;
un altro sfoglia il giornale o ascolta la radio;
un altro chiacchiera con il suo passeggero, o l’abbraccia se è la sua
fidanzata.
Infine un altro
(ma è evidentemente molto più raro) approfitta di questo momento di
sosta
per calmarsi, armonizzarsi, rientrare in sé stesso, legarsi al
Cielo
e inviare il suo amore e la sua luce a tutti gli esseri sulla
terra.
È la stessa cosa nella maggior parte di circostanze della vita.
È dunque nella nostra testa che dobbiamo fare ordine.
È il nostro pensiero che agisce sui nostri stati di coscienza.
Con un buon ragionamento, con una buona filosofia
si può diventare padroni della propria felicità; e dove gli altri si
irritano,
si fanno il sangue marcio e avvelenano la vita delle persone che hanno
intorno,
voi vi rinforzate, vi arricchite
e grazie alle vostre esperienze potete in seguito aiutare le persone che
vi sono vicine
con i vostri consigli, la vostra attitudine, il vostro
irraggiamento,
e alle volte con la sola vostra presenza, grazie alla forza, alla
luce,
alla pace che emanano da voi.
Allora, che sia ben chiaro,
non aspettate passivamente che la felicità vi venga dall’esterno.
Al contrario sta a voi agire e applicare i metodi
che vi permetteranno di trasformare le tristezze in gioie, le sconfitte
in successi.
- Omraam Mikhael Aivanhov -
Le devoir d’ètre hereux
Ed. Prosveta
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