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Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON
2 Aprile 2025 - È l'inizio di quella " tempesta epocale " che chi, già lo aveva da anni intuito, sapeva sarebbe inevitabilmente arrivata. E sarà " biblica "

mercoledì 26 febbraio 2025

Il sergente nella neve

 Il sergente nella neve


I ricordi della ritirata di Russia
scritti in un Lager tedesco dall’alpino Rigoni Stern nell’inverno del 1944.
Romanzo apprezzato inizialmente soprattutto per il valore della testimonianza
con cui ha dimostrato le sue grandi qualità espressive
con la progressiva distanza temporale dai drammatici avvenimenti narrati.

« Una parola definitiva sulla pietà e sulla misericordia
che consentono agli uomini di continuare a guardarsi in faccia senza vergogna »
- Eraldo Affinati -

Episodio significativo
è quello in cui il giovane sergente maggiore Rigoni, entrato in una isba,
trova dei soldati russi seduti a tavola.
Questi lo guardano senza fare nulla, lo lasciano mangiare
e loro stessi continuano a mangiare.
È come se la guerra non ci fosse in quell’umile casa.
Rigoni e i russi non sentono il bisogno né di difendere né di attaccare.

In quell’isba si era creata tra i soldati russi e me, e le donne e i bambini
un’armonia che non era un armistizio.
Era qualcosa di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l'uno per l'altro.
Una volta tanto le circostanze avevano portato degli uomini a saper restare uomini.
Chissà dove saranno ora quei soldati, quelle donne, quei bambini.
Io spero che la guerra li abbia risparmiati tutti.
Finché saremo vivi ci ricorderemo, tutti quanti eravamo, come ci siamo comportati.
I bambini specialmente.
Se questo è successo una volta potrà tornare a succedere.


Racconto da brividi. Da ascoltare e poi da meditare.

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