La Mente e l'Anima
Un giorno la Mente vide l’Anima in lacrime e disse:
“ Ricordo bene come è andata, e non voglio che si ripeta ancora.
Ora prendo il controllo di tutto e decido io cosa va bene e cosa no ”
L’Anima voleva reagire, ma era ancora troppo scossa per ribellarsi.
Il Corpo stette zitto, tanto i suoi sospiri non li avrebbero ascoltati.
Passò il tempo,
la Mente si abituò al comando, il Corpo si abituò ad obbedire
e l’Anima a stare nell’ombra del capo.
Sembrava ormai tutto deciso, ma qualcosa cominciò ad emergere tra i pensieri,
una sensazione che li contaminava e cambiava il loro tono, sempre più
fino a che tutti i pensieri, progetti, desideri, ambizioni ne furono pervasi.
Quando alla Mente fu chiaro che la tristezza aveva impregnato ogni sogno,
fu come se mancasse la terra sotto i piedi; allora la Mente si arrese.
“ Nulla ha più senso ” disse la Mente all’Anima, “ non sento il perché delle mie azioni ”.
“ Non sei tu che puoi sentire ” rispose l’Anima
“ Sentire lo può fare solo il Corpo. Tu sai solo scegliere ”
“ Scegliere tra cosa ? ” chiese la Mente,
“ Tra la superbia triste o l’umiltà felice ” disse l’Anima,
che di emozioni se ne intende.
Fu così che la Mente scelse di chiedere al Corpo di sentire
e all’Anima di ispirarla.
Questo è il senso della vita, che sta nella capacità di sentire,
nell’ispirazione della felicità e nella libertà di scegliere.
- Fausto Bastianello -
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