Misantropia ?
Le persone profonde e riflessive tendono, con il passare degli
anni,
a trascorrere tanto tempo in solitudine
e c'è sempre qualcuno pronto a farle sentire in errore.
Ma non si tratta di misantropia o di depressione, è un fattore
naturale.
Chi è molto introspettivo,
nell'arco della vita si trova a confrontarsi con una realtà
complessa
e mentre esplora le profondità del pensiero, riscontra difficoltà
nel trovare interlocutori che condividano lo stesso livello di
riflessione o gli stessi interessi.
Questo conduce ad un certo isolamento, non per misantropia appunto,
ma per la difficoltà di stabilire legami autentici e soddisfacenti.
Al contrario, chi ha un approccio più leggero alla vita
ha più facilità nel costruire una rete sociale ampia.
La sua capacità di mantenere conversazioni leggere,
di adattarsi rapidamente ai contesti sociali
e di non necessitare di scambi particolarmente profondi,
gli permette di creare e mantenere numerosi contatti, seppur più
superficiali.
È naturale anche questo. Semplicemente due modi diversi di essere.
Non c'è giusto o sbagliato.
Chi vive più in profondità non deve mai adattarsi agli altri per essere
accettato,
può essere animicamente deleterio
vivere solamente di interazioni basate su argomenti percepiti come futili
o superficiali.
Se si necessita di lunghi periodi di solitudine per elaborare
riflessioni,
riducendo inevitabilmente il tempo dedicato alla socializzazione,
ciò è normalissimo.
Come sempre, bisogna solo trovare un equilibrio, coltivare le proprie inclinazioni
senza rinunciare completamente alla dimensione sociale.
Ma mai cambiare la propria natura per timore di essere considerati
"strani". - W.I.
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