Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON
Non è che Lorsignori e i loro delegati le cose non le dicono, ma lo fanno senza farti mai comprendere quale sia il loro VERO interesse.

domenica 28 settembre 2025

Furti storici e ricerca radici spirituale

Furti storici e ricerca radici spirituali

Sul furto della storia da parte dell’élite
specialmente della nostra storia occidentale.

Estratto da: L’Ortodossia attraverso i miti occidentali
Il passato distorto: una reinterpretazione dell’Europa
dalla rivista Orthodox England, vol. 14, n. 3 (marzo 2011)
Pag. 159

[...]
In questo quadro una componente essenziale è la visione della storia che legittima la superiorità degli europei a causa del loro ruolo nel fomentare il progresso universale e che cerca di convertire tutti noi in complici di tutti i loro abusi, nascondendoci il fatto che il progresso è stato raggiunto a discapito della maggior parte di quegli stessi europei. Infatti il punto non è che questa visione eurocentrica privi i non europei della loro storia (anche se lo fa).
Il suo obiettivo più importante è sicuramente quello di privare della propria storia gran parte dei popoli europei stessi, tacendo loro il fatto che hanno un passato diverso da quello che è stato canonizzato come storia ufficiale.
Nasconde loro anche il fatto che in questo passato essi possono trovare una vasta gamma di speranze e possibilità non realizzate e che molto di ciò che è stato loro presentato come progresso è solo una maschera per coprire varie forme di appropriazione economica e di controllo sociale.
Quando togliamo alle classi inferiori la loro storia e la loro coscienza, le riduciamo al ruolo di selvaggi nei loro paesi.
Questo è accaduto in passato per i contadini che hanno cercato il progresso nell’ambito della loro agricoltura di base comunitaria e agli artigiani che volevano macchine messe al servizio del genere umano.

Traduzione di Josep Fontana


Il futuro dell’Europa è al di là dell’umanesimo superficiale
nella ricerca di una tradizione spirituale più profonda.

[...]
Oggi l’Europa si trova ad affrontare il crollo della cultura laica e aristocratica su cui si è basata la seconda fase della sua unità. Sentiamo una volta di più la necessità di unità spirituale o almeno morale.
Siamo consapevoli dell’inadeguatezza di una cultura puramente umanistica e occidentale.
Non possiamo più accontentarci di una civiltà aristocratica, che trova la sua unità nelle cose esteriori e superficiali e ignora i bisogni più profondi della natura spirituale dell’uomo. E allo stesso tempo non abbiamo più la stessa fiducia nella superiorità innata della civiltà occidentale e nel suo diritto a dominare il mondo.
Siamo consapevoli delle rivendicazioni delle razze e culture soggette e sentiamo il bisogno sia di protezione dalle forze insorgenti del mondo orientale sia di un contatto più stretto con le sue tradizioni spirituali.
Come soddisfare questi bisogni, o se è possibile soddisfarli, possiamo al momento solo ipotizzarlo.
Ma è bene ricordare che l’unità della nostra civiltà non si basa interamente sulla cultura laica e sul progresso materiale degli ultimi quattro secoli.
Ci sono tradizioni più profonde di queste in Europa, e dobbiamo tornare indietro oltre l’Umanesimo e i trionfi superficiali della civiltà moderna, se vogliamo scoprire le forze sociali e spirituali fondamentali che hanno portato alla creazione dell’Europa.

Estratto da:  The making Europe (La creazione dell’Europa)
- Christopher Dawson - 

Nessun commento: