Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 28 luglio 2021

Vero sangue

Vero sangue


Cinque anni fa, il 26 luglio 2016, il sacerdote francese Jacques Hamel
ucciso per mano di islamici, versava il suo sangue sull’altare
unendo definitivamente il suo personale sacrificio all’unico sacrificio di Cristo.
Vero sangue il suo, vero sangue quello di Cristo
versato una volta per tutte sulla croce
e offerto per noi ogni volta che si celebra una messa.

L’unica cosa che può salvarci.
O la messa è questo, oppure non ci interessa.
Come intrattenimento, è irrimediabilmente passato di moda.
( Che nell’ambiente dei liturgisti sia nata l’espressione “animare la liturgia 
fa capire che la considerano morta.)



Dal bollettino parrocchiale
Rouen - 6 Giugno 2016

La primavera è stata piuttosto fresca.
Se il nostro morale è stato un po' a terra, pazienza, alla fine l'estate arriverà.
E anche il momento delle vacanze.
Le vacanze sono un tempo per prendere le distanza dalle nostre occupazioni abituali.
Ma non sono una semplice parentesi.
Sono un momento di relax, ma anche di rigenerazione
di incontri, di condivisione, di convivialità.
Un tempo di rigenerazione.
Ci sarà chi si prenderà qualche giorno per un ritiro o un pellegrinaggio.
Altri rileggeranno il Vangelo, da soli o in compagnia, come una parola che fa vivere l'oggi.
Altri potranno rigenerarsi nel grande libro della creazione
ammirando i paesaggi tanto diversi e magnifici che ci elevano e ci parlano di Dio.
L'augurio è che possiamo in quei momenti
sentire l'invito di Dio a prenderci cura di questo mondo
 a farne, là dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.
Un tempo di incontro, con familiari e amici.
Un momento per prendersi il tempo di vivere qualcosa insieme.
Un momento per essere attenti agli altri, chiunque essi siano.
Un tempo di condivisione. 
Condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia.
Condivisione del nostro aiuto ai figli, mostrando che per noi contano.
Anche un tempo di preghiera.
Attenti a ciò che avverrà nel nostro mondo in quel momento.
Preghiamo per coloro che ne hanno più bisogno, per la pace, per un migliore vivere insieme.
Sarà ancora l'anno della misericordia.
Cerchiamo di avere un cuore attento alle cose belle
a ciascuno e a tutti coloro che rischiano di sentirsi un po' più soli.
Che le vacanze ci consentano di fare il pieno di gioia, di amicizia e di rigenerazione 
Allora potremo, meglio provvisti, riprendere la strada insieme.
Buone vacanze a tutti !

Padre Jaques


lunedì 26 luglio 2021

Ignominia giornalistica prezzolata

Ignominia giornalistica prezzolata

Un invito e una denuncia appassionata


L'appello iniziale



L'indagine al riguardo

È assai difficile riconoscere di essere stati ingannati 

... ma ...

la voce della Verità prende sempre più forza sebbene contrastata.





sabato 24 luglio 2021

Uomini e porci

Uomini e porci


Poveri porci ! Poveri maiali !
Allevati, per esser macellati
e, quindi, in mille salse, degustati
da quei denigratori abituali
dei poveri, pacifici animali
che vengono, da secoli additati 
In senso spregiativo, ossia marchiati
nei modi più offensivi e più banali !

Fra lʼuomo e il porco
- esprimo il mio parere -
Il vero porco è lʼuomo-padreterno;
Il saccente, che crede di sapere
e ingrassa nei palazzi del governo
ovvero, nelle greppie del potere :
Sinistra-Destra-Centro
in modo alterno !

- Prof. Arturo Sardini -


lunedì 19 luglio 2021

Fantasy

Fantasy


Nulla è solo bianco. Nulla è solo nero
Tutto è polarizzazione

Gli Antichi salveranno il Futuro del Mondo



Every man has a place, in his heart there's a space
And the world can't erase his fantasies
Take a ride in the sky, on our ship, Fantasii
All your dreams will come true, right away
And we will live together, until the twelfth of never
Our voices will ring forever, as one

Every thought is a dream, rushing by in a stream
Bringing life to our kingdom of doing
Take a ride in the sky, on our ship, Fantasii
All your dreams will come true, miles away
Our voices will ring together until the twelfth of never
We all, will live forever, as one

Come see victory, in the land called, "Fantasty"
Loving life, a new decree,
Bring your mind to everlasting liberty

Our minds will explore together, old worlds, we conquer, forever
We then, will expand love together, as one
Come to see, victory in a land called, "Fantasty"
Loving life, for you and me, to behold, to your soul is ecstasy
You will find, other kind, that has been in search for you
Many lives has brought you to
Recognize it's your life, now in review

And as you stay for the play, fantasy, has in store for you
A glowing light will see you through
It's your day, shining day, all your dreams come true
As you glide, in your stride with the wind, as you fly away
Give a smile, from your lips, and say
I am free, yes I'm free, now I'm on my way

Come to see victory
In a land called, "Fantasty"
Loving life for you and me
To behold, to your soul is ecstasy

You will find other kind
That has been in search of you
Many lives has brought you to
Recognize, it's your life now in review
(ahh-ohh)
Ohh, ohh, oh, ohh

Compositori :
 Eddie Del Barrio / Maurice White / Verdine White
Testo di Fantasy © Royalty Network

sabato 17 luglio 2021

I dialoghi delle Carmelitane

 Le Martiri Carmelitane di Compiègne

17 Luglio 1794


Ricostruzione di un episodio storico
ascrivibile all'inizio della disfatta della nostra civiltà Europea :
16 suore ghigliottinate senza pietà.

Il popolo non reagì
assistendo in silenzio mentre le suore cantavano le lodi a Dio. 
La più giovane andò per ultima al patibolo
sorridendo come una sposa che si avvia alle nozze.


I cieli devastati dai giudici plebei.
Dall'odio degli inutili ... dal pianto degli Dei.

💢

E pensare che a scuola 
ci hanno inculcato l'importanza decisiva della rivoluzione francese
( pilotata come tutte le rivoluzioni )

Ognuno poi la pensi come meglio crede.


venerdì 16 luglio 2021

Società liquida e identità fluida

 Società liquida e identità fluida


La richiesta del Vaticano
di modificare il disegno di legge del piddino Zan sulla cosiddetta “ omotransfobia 
si presta a molteplici considerazioni.

Il cuore della questione, inutile nasconderselo, è Politico
e in quanto Politico, etico e filosofico.
L’oggetto del contendere è il soggetto per eccellenza :
qui si parla dell’identità dell’Essere umano, in altre parole cosa questo Essere sia.

Così ci paiono secondari, sia gli aspetti concernenti la revisione del Concordato
( sottoscritta nel 1984 tra Stato Italiano e Stato pontificio )
sia l’aspetto maldestro della legge Zan
- quello per cui, dietro alla foglia di fico della “ protezione dell’identità di genere ” -
si vorrebbe introdurre nell’ordinamento sanzioni penali per chi compia
atti di discriminazione fondati su sesso, genere
orientamento sessuale, identità di genere o disabilità ”.
Non che non sia rilevante l’aspetto giurisprudenziale
è che questo cela, ci perdoni Thomas Khun
un vero e proprio cambiamento di paradigma.
[...]
C’è da chiedersi ( caso da manuale della Finestra di Overton )
come si sia giunti a questo punto, attraverso quali progressivi passaggi
l’inconcepibile è diventato accettabile, quindi ragionevole, infine politicamente prescrittivo.
[...]
Siamo ad un passaggio epocale che mentre fa strame di tutto ciò che è tradizione
lascia il futuro in balia della più inquietante incertezza;
ciò che spiega quello che abbiamo chiamato punto di follia
l’abissale smarrimento esistenziale
un disagio che coinvolge tutte le sfere dell’umano vivere :
spirituale, materiale, culturale, psicologica, affettiva, emozionale.
Un passaggio di cui la vicenda gender è icastica metafora.



Sognare e vivere

Sognare ad occhi aperti - vivere ad occhi chiusi



Abbiamo scambiato il giorno con la notte.
Sogniamo a occhi aperti, viviamo a occhi chiusi.
Non riusciamo a sognare e non riusciamo a vivere la realtà.
Due osservazioni di segno opposto, ricorrenti e veritiere per descrivere la vita presente.
La chiave per comprendere perché due verità così divergenti hanno un comune fondo di verità
è nel loro campo d’applicazione :
come succede ai lattanti, abbiamo scambiato il giorno con la notte.
Ovvero applichiamo alla veglia le categorie del sogno e al sogno le categorie della veglia.
Da un verso cresce la paura della vita e della realtà.
Paura della violenza, dello straniero, del razzista
delle malattie, del contagio, del buio, dell’inquinamento.
E paura di far figli, di perdere il tenore di vita, paura del futuro ma anche del passato.
Allora si cerca rifugio nelle illusioni, nella mitologia secondaria o d’asporto, nel fumo
nelle trasgressioni, nella vacanza, nel video, nella cuffia, nei carrelli della spesa.
Non è una novità aggrapparsi alle illusioni :
cambiano i veicoli, gli oggetti usati, non gli effetti.

In un passato anche recente, le illusioni furono le utopie rivoluzionarie
le ideologie che promettevano paradisi in terra e società perfette.
Le illusioni degli uni erano le paure degli altri, il terrore, la violenza.
C’era chi bruciava i sogni dopo aver incendiato la realtà e chi faceva il contrario.
I disagi, le violenze, le paure del presente
sono passate con gli anni dalla sfera pubblica e storica alla sfera intima e privata
ma rivelano la stessa tendenza a scambiare il sogno con la veglia.
Quando dovremmo vivere la realtà quotidiana alla luce del sole
fare i conti con ciò che siamo davvero, con il mondo concreto che ci circonda
con la nostra vita, i suoi limiti e le sue imperfezioni
ci rifugiamo nei desideri, inseguiamo chimere, viviamo di universi fittizi
mondi perfetti, società inesistenti, fughe nella realtà virtuale;
incapaci di vivere, ci abbandoniamo ai sogni, compreso il sogno della merce.
E quando invece dovremmo sognare
lasciare il campo alla libera immaginazione, all’incanto o all’irruzione del mito
allora ci barrichiamo nelle ferree leggi della ragione
nella contabilità, nella tecnica e nei bisogni materiali.
Così l’amore è ridotto alla libido
la religione è ridotta a transfert nei cieli dei nostri bisogni e delle nostre paure
l’arte è ridotta all’audience e alle condizioni socio-economiche
le idee ai rapporti di produzione e consumo, la cultura al potere culturale.
Ci snaturiamo quando dovremmo vivere secondo natura
e ci aggrappiamo alla natura quando dovremmo liberare i sogni soprannaturali.
Funzionano a pieno regime le fabbriche dei sogni, dalla fiction all’astrologia :
analizzò questo trasloco nella veglia delle allucinazioni oniriche e delle psicosi notturne.
L’inversione tra il giorno e la notte, tra il sogno e la veglia
trovò nel surrealismo e poi nel ’68 una formula di successo : l’immaginazione al potere.
Il risultato fu rovesciare l’uomo
farlo camminare con la testa e pensare con i piedi, cioè con la praxis
ribaltando così il rapporto col cielo e la terra.
I malesseri del presente - come i dolorosi furori del passato - hanno quella stessa matrice :
sogniamo quando dovremmo vivere, viviamo quando dovremmo sognare.
Dormienti di giorno, insonni di notte
apriamo gli occhi quando è buio, li chiudiamo quando c’è il sole.
Pesanti nella leggerezza e leggeri nella gravità.

Gli psicanalisti, come Hethan Watters
raccontano cosa succede quando si perdono i sogni di notte e la realtà di giorno.
È la chiave più giusta per spiegare la malattia occidentale :
la pretesa di calcare il cielo con i piedi e di camminare con la testa.
Così i nostri dei e i nostri miti sono pedestri, all’altezza delle nostre suole, o al più dell’inguine
e la nostra vita terrena si perde nel cervello, in quella tirannia dell’immaginazione sulla realtà
del cervello sulla vita concreta che Paul Celàn, prima di suicidarsi, chiamava psicocrazia.
I miti caduti in terra si chiamano malattie.
Viviamo bene in stato di sospensione e di incoscienza, da automi e fruitori dell’attimo.
Quando viviamo male, i sogni si fanno incubi e la realtà si fa maledizione inflitta da altri.
Così la vita diventa una confortevole patologia.
La via d’uscita, facile a dirsi e ardua a realizzarsi
è restituire i sogni alla notte e la veglia al giorno
ridare il cielo agli dei e la terra agli uomini
ripristinando il duplice bisogno di miti e di realtà che ci rende uomini
mai scambiandoli di posto e di momento.

- Marcello Veneziani -
Alla luce del mito
Marsilio 2017

lunedì 12 luglio 2021

Il destino delle élite

Il destino delle élite


La civiltà viene insegnata come la storia delle élite.
Per cinquemila anni
il mondo delle città ( civitates ) dipendeva dalle élite per la leadership.
Eppure la leadership caduta in disgrazia è la più antica storia di civiltà.
La leadership diventa aristocrazia.
L’autorità di governare diventa il diritto di governare.
La legge diventa l’applicazione della legge.
Il dovere di difenderla diventa licenza di opprimere.

La relazione tra élite e popolo
– almeno nel canone occidentale che risale alla Grecia e a Roma –
è una narrazione con un tema costante :
le élite di successo
ottengono sempre meno successo nel trasmettere il testimone della leadership.
Alla fine, le élite che cessano di guidare affrontano una crisi di leadership.
La crisi può essere innescata da carestia, pestilenza o guerra
spingendo le persone all’insurrezione e alla rivoluzione.
L’ascesa e la caduta delle élite formano un modello narrativo distintivo.
In effetti, la vitalità della leadership e il declino delle élite
sembrano un ciclo naturale, o cerchio della vita.

[...]

Argomenti sviluppati

Le élite cercano sempre di far crescere il loro status e la loro ricchezza.

Le élite si disconnettono dalle persone che una volta guidavano

Le élite arrivano a credere di essere diventate la nazione

Le  “soluzioni ” d’élite non fanno che peggiorare le cose
a volte in base alla progettazione

Le élite non possono mai vedere come il loro percorso porti a una caduta

- Michael Vlahos -




Inclusività elettronica

Inclusività elettronica

Nomenclature audio neutrali

Basta chiamare “ maschio ” il cavo audio che si inserisce e “ femmina ” quello che riceve
( con richiamo all’anatomia umana ) :
serve una nomenclatura neutra e politicamente corretta anche per i jack.
[...]
Si suggerisce, per esempio, che “ maschio/femmina
potrebbe essere sostituito da “ spina/presa
mentre altri due termini discussi come “ master/slave
potrebbero diventare “ primario/secondario
 L’associazione fa sapere che si tratta di un elenco aperto, che si evolverà
grazie ai contributi che giungeranno man mano dai professionisti e dalle realtà del settore.




mercoledì 7 luglio 2021

Missione Alphaville

Missione Alphaville

L'ombra del Grande Fratello




Originariamente
il film avrebbe dovuto intitolarsi Tarzan contro l'IBM
... titolo forse un po' compromettente per quei tempi ...
comunque prefigurativo
dello " scontro " a venire tra la macchina e il genere umano
tra il romanticismo del passato e il futuro cibernetico.

Un'apologia
sugli eccessi di un tecnicismo ammantato di misticismo scientifico
imperante in una immaginaria città del futuro di un'altra galassia
dove tutto è diretto e programmato da un potentissimo computer
... e dove ...
la sistematica messa al bando dei sentimenti
ha contribuito a spianare la strada
alla creazione della Capitale del dolore di un mondo asettico
contrapposto ai " Paesi esterni "
da cui proviene il protagonista del film. 

Mi rifiuto di diventare ciò che voi chiamate “normale
Io credo nei dati immediati della coscienza…

-Lemmy Caution -


Buona visione

giovedì 1 luglio 2021

Confidenze e profezie cardinalizie

Confidenze e profezie cardinalizie

Maggioranze e MAGGIORANZA


 


Breve stralcio di un'omelia tenuta nel 2015 dal card. Angelo Comastri
nella quale riporta un episodio avvenuto il 13 Marzo 2013
... giorno dell'elezione di papa Bergoglio ...
nel corso di una breve passeggiata
condivisa con il card Francis George arcivescovo di Chicago.

C'é di che riflettere e ben meditare su quelle parole
... che suonano tanto come un terribile presagio ...
visto nell'ottica
di quanto sta avvenendo nei confronti dell'istituzione familiare
con proposte legislative e assimilati di contorno
il tutto sostenuto strategicamente da subdole ambiguità.

QUI 

l'intera omelia di riferimento.