Riccardo Muti
Eleganti bacchettate
Stralcio dall'intervista pubblicata su Avvenire del 28 Marzo 2021
👇
"Spagna e Russia non hanno mai chiuso le sale, noi sì.
(...)
Queste prolungate chiusure
sono irrispettose di ciò che la cultura rappresenta per l’Italia.
Una volta tanto dovremmo cercare di essere più mediterranei e meno teutonici
e di prendere meno esempio da Germania ed Austria
perché l’Italia
ha una storia e un patrimonio artistico più ricco di qualsiasi altra nazione al mondo.
(...)
Con il ministro della cultura Dario Franceschini ho intavolato un dialogo
ma non basta un ministro ci vuole tutto il governo
è necessaria l’attenzione di una nazione intera
serve una classe dirigente che trovi soluzioni
e occorre che le grandi industrie mettano a disposizione fondi e risorse.
(...)
la gloria dell’Italia è fatta anche dai nostri musicisti e maestranze che sono abbandonati
parlo di uomini e donne, di ragazzi e ragazze che oggi sono letteralmente alla fame.
(...)
Senza la musica, l’arte, la cultura, la società sarebbe più bestiale."
Queste prolungate chiusure
sono irrispettose di ciò che la cultura rappresenta per l’Italia.
Una volta tanto dovremmo cercare di essere più mediterranei e meno teutonici
e di prendere meno esempio da Germania ed Austria
perché l’Italia
ha una storia e un patrimonio artistico più ricco di qualsiasi altra nazione al mondo.
(...)
Con il ministro della cultura Dario Franceschini ho intavolato un dialogo
ma non basta un ministro ci vuole tutto il governo
è necessaria l’attenzione di una nazione intera
serve una classe dirigente che trovi soluzioni
e occorre che le grandi industrie mettano a disposizione fondi e risorse.
(...)
la gloria dell’Italia è fatta anche dai nostri musicisti e maestranze che sono abbandonati
parlo di uomini e donne, di ragazzi e ragazze che oggi sono letteralmente alla fame.
(...)
Senza la musica, l’arte, la cultura, la società sarebbe più bestiale."
Stralcio dall'intervista pubblicata su Cronache-Corriere della Sera del 27 Giugno 2021
👇
" Ottant'anni a breve e mi sono stancato della vita. È un mondo in cui non mi riconosco più.
E siccome non posso pretendere che il mondo si adatti a me
preferisco togliermi di mezzo ... come nel Falstaff, ' tutto declina '.
Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta
(...)
con professori non severi, severissimi ...
Rimpiango la serietà.
Rimpiango lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua il motto :
' Intrent securi qui quaerunt vivere puri '
( Entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente )
Questa è la politica dell’immigrazione e dell’integrazione che servirebbe.
(...)
Non so se dopo la morte davvero ci rivedremo in un mondo migliore.
Certo non nei Campi Elisi.
Spero ci sia tanta luce, mi basta che non ci sia la metempsicosi.
Non ho voglia di rinascere ... una vita è più che sufficiente.
Ho avuto una formazione cattolica.
Ho ammirato molto papa Ratzinger, anche come magnifico musicista.
Non credo nei santini di Gesù biondo.
Dentro di noi c’è un’energia cosmica che ci sopravvive, perché è divina.
(...)
Il lockdown l'ho passato a studiare, ma a parte lo studio, è stato orribile.
La disumanizzazione si è fatta ancora più profonda.
La mancanza di rapporti umani è terrificante.
Entri al ristorante e vedi al tavolo cinque persone tutte chine sul loro smartphone.
Io non lo posseggo e non lo voglio.
La tv avrebbe dovuto approfittare del lockdown per fare trasmissioni educative.
Invece ... siamo stati invasi da virologi, da sedicenti ' scienziati '
Per me scienziato era Guglielmo Marconi.
La banalità della tv e della Rete, questo divertimento superficiale
la mancanza di colloquio mi preoccupano molto per la formazione dei giovani.
Non sono né di destra né di sinistra, sono tra quelli che tentano di dare indicazioni utili.
Io sono nato uomo libero e tale rimango.
Sono cresciuto con dettami salveminiani, socialista non bolscevico.
Non mi sono mai affiliato a una congrega.
C’è un eccesso di politicamente corretto anche nella musica.
Con il Metoo, Da Ponte e Mozart finirebbero in galera.
Definiscono Bach, Beethoven, Schubert ' musica colonialista ' : ma come si fa ?
C’è un movimento secondo cui dovrebbe esserci un equilibrio
tra uomini, donne, colori di pelle diversi, transgender
in modo che tutte le questioni sociali, etniche, genetiche siano rappresentate.
Lo trovo molto strano.
La scelta va fatta in base al valore e al talento.
Senza discriminazioni, in un senso o nell’altro.
Credo nei viaggi dell’amicizia e della pace.
Non lavori per il successo, la quantità di applausi e articoli
lo fai perché capisci che la tua professione è una missione.
Non ho paura della morte ...
Da ragazzi andavamo la sera al cimitero a vedere i fuochi fatui.
Ho conosciuto l’ultima praefica, Giustina :
raccontava i pregi del morto, disteso sul letto nell’unica stanza della casa
la porta aperta sulla strada, alle pareti la foto del fratello bersagliere o dello zio ardito.
Un mondo semplice e fantastico, che mi manca moltissimo.
Per questo le dico che appartengo a un’altra epoca.
Oggi il mondo va così veloce, travolge tutto
anche queste cose semplici, che sono di una profonda umanità.
Ai miei funerali non voglio applausi.
Sono cresciuto in un mondo in cui ai funerali c’era un silenzio terrificante.
Quando sarà il mio turno, vorrei il silenzio assoluto.
Se qualcuno applaude
giuro che torno a disturbarlo di notte, e nei momenti più intimi."
Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta
(...)
con professori non severi, severissimi ...
Rimpiango la serietà.
Rimpiango lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua il motto :
' Intrent securi qui quaerunt vivere puri '
( Entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente )
Questa è la politica dell’immigrazione e dell’integrazione che servirebbe.
(...)
Non so se dopo la morte davvero ci rivedremo in un mondo migliore.
Certo non nei Campi Elisi.
Spero ci sia tanta luce, mi basta che non ci sia la metempsicosi.
Non ho voglia di rinascere ... una vita è più che sufficiente.
Ho avuto una formazione cattolica.
Ho ammirato molto papa Ratzinger, anche come magnifico musicista.
Non credo nei santini di Gesù biondo.
Dentro di noi c’è un’energia cosmica che ci sopravvive, perché è divina.
(...)
Il lockdown l'ho passato a studiare, ma a parte lo studio, è stato orribile.
La disumanizzazione si è fatta ancora più profonda.
La mancanza di rapporti umani è terrificante.
Entri al ristorante e vedi al tavolo cinque persone tutte chine sul loro smartphone.
Io non lo posseggo e non lo voglio.
La tv avrebbe dovuto approfittare del lockdown per fare trasmissioni educative.
Invece ... siamo stati invasi da virologi, da sedicenti ' scienziati '
Per me scienziato era Guglielmo Marconi.
La banalità della tv e della Rete, questo divertimento superficiale
la mancanza di colloquio mi preoccupano molto per la formazione dei giovani.
Non sono né di destra né di sinistra, sono tra quelli che tentano di dare indicazioni utili.
Io sono nato uomo libero e tale rimango.
Sono cresciuto con dettami salveminiani, socialista non bolscevico.
Non mi sono mai affiliato a una congrega.
C’è un eccesso di politicamente corretto anche nella musica.
Con il Metoo, Da Ponte e Mozart finirebbero in galera.
Definiscono Bach, Beethoven, Schubert ' musica colonialista ' : ma come si fa ?
C’è un movimento secondo cui dovrebbe esserci un equilibrio
tra uomini, donne, colori di pelle diversi, transgender
in modo che tutte le questioni sociali, etniche, genetiche siano rappresentate.
Lo trovo molto strano.
La scelta va fatta in base al valore e al talento.
Senza discriminazioni, in un senso o nell’altro.
Credo nei viaggi dell’amicizia e della pace.
Non lavori per il successo, la quantità di applausi e articoli
lo fai perché capisci che la tua professione è una missione.
Non ho paura della morte ...
Da ragazzi andavamo la sera al cimitero a vedere i fuochi fatui.
Ho conosciuto l’ultima praefica, Giustina :
raccontava i pregi del morto, disteso sul letto nell’unica stanza della casa
la porta aperta sulla strada, alle pareti la foto del fratello bersagliere o dello zio ardito.
Un mondo semplice e fantastico, che mi manca moltissimo.
Per questo le dico che appartengo a un’altra epoca.
Oggi il mondo va così veloce, travolge tutto
anche queste cose semplici, che sono di una profonda umanità.
Ai miei funerali non voglio applausi.
Sono cresciuto in un mondo in cui ai funerali c’era un silenzio terrificante.
Quando sarà il mio turno, vorrei il silenzio assoluto.
Se qualcuno applaude
giuro che torno a disturbarlo di notte, e nei momenti più intimi."
“ E come giga e arpa, in tempra tesa
di molte corde, fa dolce tintinno
a tal da cui la nota non è intesa
così da’ lumi che lì m’apparinno
s’accogliea per la croce una melode
che mi rapiva, sanza intender l’inno.”
a tal da cui la nota non è intesa
così da’ lumi che lì m’apparinno
s’accogliea per la croce una melode
che mi rapiva, sanza intender l’inno.”
- Dante -
XIV canto del Paradiso
118 - 123
118 - 123
" ... le memorie nel petto riaccendi ! "
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