Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

lunedì 31 ottobre 2022

Armonie da riscoprire

Armonie da riscoprire

Il corpo come armonia

Questo breve scritto
vuole essere d’augurio a tutti coloro che hanno problemi di rapporto con il loro fisico,
 perché ne riscoprano la bellezza, la gioiosità e l’importanza.


Se analizziamo il rapporto che la cultura del “ mondo dell’età del ferro ” ha con la fisicità
non possiamo che rimanerne turbati.
Il mondo moderno che si ritiene così libero
ha in realtà incatenato il corpo fisico ad una serie di leggi di mercato
che variano dal corpo “ complemento d’arredo ” al corpo “ fonte del male ”.
Nel primo caso il corpo deve essere bello, tonico e funzionale
per poter essere utilizzato nel contesto sociale
come mezzo per potersi muovere nelle regole che la società stessa impone
per raggiungere i ‘ premi ’ che propone.
 Il manager per essere tale,
deve essere sempre bello, scattante, giovanile e alla moda.
Il corpo diviene così un oggetto,
quando è una parte importante di noi che siamo un soggetto.

La seconda visione
è nata da un modo errato di concepire la spiritualità per cui il corpo è male.
Quest’ultima è il frutto delle errate interpretazioni di alcune dottrine orientali
o di certi movimenti iniziatici occidentali.
In realtà violenze e mutilazioni sul proprio corpo
non hanno mai portato ad alcuna forma di Conoscenza o di vera ascesi.
Anzi il corpo è una potenza creata per conoscere e ascendere
come il resto delle parti che ci compongono.
Non citerò i chakra in quanto più legati a una fisiologia sottile che ad una fisica,
ma ricordo al lettore che è grazie a posture fisiche e a respirazioni
( sempre operazioni fisiche )
che questi fiori spirituali si dischiudono.
E che dire delle linee del Calligaris *** e dei punti in cui s’incrociano ?
Punti d’incrocio
( come le linee di forza della Madre Terra )
che se stimolati danno risultati sbalorditivi in diversi campi dell’esperienza umana.
Non a caso gli alchimisti hanno sempre detto che dal piombo si estrae l’oro,
e il piombo è il metallo di Saturno, e per “ Corpo Saturnale
( soprattutto nella Tradizione italica )
 si intende il corpo fisico.
In oriente il Buddha si è sempre opposto agli eccessi anti corporali, sono inutili,
senza un corpo che ben funziona, vivo, generante energia, non si arriva a nulla.
Ma poi arrivare a cosa ?
Poiché è anche spirito oltre che materia,
arrivare alla spiritualizzazione del corpo o alla corporizzazione dello spirito.
E lo spirito non si fa carne laddove questa sia o un vuoto a rendere
o un rifiuto da cui staccarsi velocemente.
Aggiungo che se è vero che il DNA, come molti sostengono,
contiene ben più informazioni di quello che per ora si suppone,
senza il sangue che le fa circolare nel corpo, certe intuizioni sarebbero impossibili.
Dulcis in fundo,
non è solo il sangue a contenere informazioni ancestrali,
ma durante l’atto sessuale i corpi si scambiano nozioni attraverso i fluidi,
che a seconda della sensibilità del ricevente
possono essere recepite più o meno consciamente.

Quindi la demonizzazione del corpo
o il suo svuotamento da ogni implicazione di tipo spirituale
sono entrambe frutto di un modo di pensare disequilibrato
che toglie uno dei principali strumenti per raggiungere la nostra consapevolezza.

- Loris Bailini -

👇

***
« ... Fino ad oggi
ho parlato soltanto delle linee assiali e di quelle interdigitali di una mano,
nonché delle loro corrispondenti sulla superficie cutanea del corpo umano,
vale a dire di linee primarie o di 1° ordine,
come vennero da me chiamate, per la prima volta, vent’anni or sono.

Però, già fin da quell’epoca
avevo anche accennato a linee secondarie o di II° ordine,
che decorrono parallelamente ad ogni primaria, nella banda cutanea che le è propria ... »

« Accanto alla linea mediana di ogni singolo dito e accanto ad ogni linea interdigitale
 a destra e a sinistra, per lo spazio di circa 5 mm,
sonvi delle bande o striscie cutanee depositarie, con i loro piccolissimi anelli,
delle catene secondarie, di tutte le differenziazioni e di tutte le specializzazioni
che sono proprie alla funzione generale di quella data catena lineare.»




L'eresia della ragione

L'eresia della ragione

1.
    Chiama per suon di tromba il capitano
Tutti gli suoi guerrier sott’un’insegna;
Dove s’avvien che per alcun in vano
Udir si faccia, perché pronto vegna,
Qual nemico l’uccide, o a qual insano
Gli dona bando dal suo campo e ’l sdegna:
Cossì l’alma i dissegni non accolti
Sott’un stendardo o gli vuol morti, o tolti.

2.
Un oggetto riguardo;
Chi la mente m’ingombra, è un sol viso.
Ad una beltà sola io resto affiso.
Chi sì m’ha punto il cor, è un sol dardo,
Per un sol fuoco m’ardo,
E non conosco più d’un paradiso.

- Giordano Bruno -
Tratta da : Gli eroici furori

1.   Questo ‘ capitanoè la voluntade umana che siede in poppa de l’anima,
con un picciol temone de la raggione
governando gli affetti d’alcune potenze interiori,
contra l’onde de gli émpiti naturali.
Egli con il ‘ suono de la tromba ’, cioè della determinata elezzione,
 chiama ‘ tutti gli guerrieri ’, cioè provoca tutte le potenze
(le quali s’appellano guerriere per esserno in continua ripugnanza e contrasto)
o pur gli effetti di quelle, che son gli contrarii pensieri;
de quali altri verso l’una, altri verso l’altra parte inchinano :
e cerca constituirgli tutti ‘ sott’un’insegna ’ d’un determinato fine.
Dove s’accade ch’alcun d’essi vegna chiamato in vano
a farsi prontamente vedere ossequioso
(massime quei che procedeno dalle potenze naturali quali
o nullamente o poco ubediscono alla raggione),
al meno forzandosi d’impedir gli loro atti,
e dannar quei che non possono essere impediti,
viene a mostrarsi come uccidesse quelli, e donasse bando a questi :
procedendo contra gli altri con la spada de l’ira, et altri con la sferza del sdegno.
2.   Qua un ‘ oggetto riguarda ’, a cui è volto con l’intenzione.
Per ‘ un viso ’ con cui s’appaga ‘ ingombra la mente ’.
In una sola beltade ’ si diletta e compiace; e dicesi ‘ restarvi affiso ’,
perché l’opra d’intelligenza non è operazion di moto, ma di quiete.
E da là solamente concepe quel ‘ dardo ’ che l’uccide,
cioè che gli constituisce l’ultimo fine di perfezzione.
Arde per un sol fuoco ’, cioè dolcemente si consuma in uno amore.

Il filosofo dell'Infinito contro l'assolutismo del pensiero imposto

domenica 30 ottobre 2022

Memore

Memore



Bucce di tempo, trascorso e sospeso
giacciono accanto ai loro frutti copiosi.
Costanti
i vapori delle une e degli altri
tessono ponti invisibili.
Sul loro dorso, ogni istante
i ricordi danzano
dall'alba al tramonto.

- Mariano De Mattia -

Abba Aba Padre

Abba Aba Padre



Non mi stanco mai di ascoltare questo brano.

Un'invocazione così semplice eppure così profonda per ogni uomo
poter chiamare Padre Aba Abba
il Mistero dell'Universo tutto.

Shhh ...

La scelta

La scelta

Una scena angosciante
per raccontare un momento drammatico.


- Joseph-Désiré Court -
Scena dal Diluvio Universale
1826

Durante il diluvio universale
l'uomo in salvo su una roccia tende la mano al proprio padre anziano
... mentre la moglie ...
con le ultime forze rimaste gli porge il figlio neonato.

È evidente il simbolismo concettuale di ogni personaggio :
il bambino ... quello del Futuro
l'anziano ... quello del Passato
l'uomo ... quello del Presente.

Ma anche
il bambino come simbolo della Speranza
l'anziano della Memoria
l'uomo dell'Azione presente
proteso e impegnato a cambiare il mondo.

Cosa fa l'uomo ... nel presente ?
Pare stia cercando di salvare il Passato
timoroso di perderlo ... di perdere l'appiglio morale ... spirituale
su cui si è sempre appoggiato trovando il proprio rifugio.
Così facendo però
mette a rischio il suo Futuro ... il bambino
bisognoso del suo aiuto per sopravvivere ... crescere e prosperare
trovando nel giovane padre sostegno e conforto.

D'altra parte però
l'uomo cerca di salvare la memoria storica
che permette a sé stesso e alla sua discendenza
di conoscere la propria identità ... le proprie tradizioni ... la propria cultura
lo spirito del proprio popolo.

Senza il Passato non può esistere il Futuro.
Concentrandosi però soltanto sulla Memoria
si rischia di perdere di vista la Speranza.

La scelta è tremenda.

E la Donna ?
È il simbolo della potenzialità dell'energia vitale.
Meglio ancora
è simbolo della Vita che genera e si rigenera.

Perdendo lei
all'Uomo resta ben poco per cui combattere e fra cui scegliere.

💧💧💧💧💧


Eppure ... nonostante tutto



I buoni e i cattivi

I buoni e i cattivi

Nella storia esistono i buoni e i cattivi :
i " buoni "
sono quelli che vincono le guerre, comandano, dirigono l’informazione e scrivono la storia,
gli altri sono dei folli e dei demoni il cui solo ricordo deve essere soppresso.
Chi è contrario a questa logica si rassegni.

Esaminare con serenità il passato,
approfondendo gli avvenimenti su più piani di lettura, non pare essere possibile.
Da un lato abbiamo una minoranza di nostalgici idealizzatori di ideologie defunte,
dall’altro una enorme massa votata alla sistematica e indiscriminata denigrazione,
la loro è una vera e propria demonizzazione acritica
che vede in tutti i sistemi del passato il male,
mentre nel sistema attuale e nel progresso il bene.
L’isteria “ meccanica
che sorge nelle persone quando si parla di regimi passati dovrebbe far riflettere
poiché non si tratta di reazioni lucide bensì di automatizzazioni cristallizzate.
C’è una mitologizzazione sull’argomento, non un atteggiamento critico e razionale,
bensì passionale ed irrazionale.
Queste vecchie ideologie, difatti, fungono da forme di controllo per le masse.
Dividono in fazioni e creano spauracchi inesistenti.
Se ne dovrebbe parlare in maniera analitica e distaccata,
cercando di coglierne gli aspetti negativi, così come quelli positivi,
senza per questo metter su movimenti “ antifascisti ” o “ anticomunisti
che non hanno alcun senso.
 Ma mentre le persone inseguono tali diatribe, scontrandosi tra loro,
il sistema continua ad avanzare, a perfezionarsi e ad avere nuove strutture di controllo.

La realtà è che l’unica ideologia rimasta oggi
è quella liberale, dei cosiddetti “ mercati ” e i loro deus ex machina.
 Il liberalismo tenta di monopolizzare la politica calpestando popoli e culture.
Demonizza in tutti i modi regimi del passato,
utilizzandoli come metro negativo di paragone, proprio per dimostrare la sua bontà.
Trattasi di un sistema che però è democratico solamente di facciata
dal momento che, alla resa dei conti,
un pool di banchieri e finanzieri, non eletti da nessuno,
decide la solidità di un paese, il suo governo, le sue leggi e la sua economia,
indicando cosa si deve o non si deve produrre.
Non esiste alcun progetto politico che non sia al servizio di élites,
sono loro che nominano direttamente i governi nazionali.
Viviamo in una democrazia presunta, con personaggi a servizio di interessi oligarchici.
Uomini governano le nostre vite
pur non essendo legati a nessuna espressione di volontà popolare.
Ogni governo nazionale è sottoposto a ricatti
ed il parlamento è esautorato di ogni decisione e vincolato agli interessi del mercato.

La massa è convinta di avere potere decisionale,
crede che attraverso una crocetta sulla scheda elettorale
e seguendo un po’ di dibattiti nei talk show televisivi
possa essere protagonista della vita del paese.
Non coglie di trovarsi all’interno di un totalitarismo,
e non vedendo armi
continua a dormire sonni tanto profondi da credere di vivere in tempi normali.

E così, mentre il potere decisionale è legato ad élites ed a tecnocrati della finanza,
col dito si indicano le figure defunte di Mussolini, di Stalin e di Hitler.
Un’ ottima tattica, non c’è che dire.

W.I.
Dicembre 2013


Figurati a riflettere sull'odierna attualità !

Non solo coperchi

Non solo coperchi



Una volta nel produrre le pentole si scordava i coperchi


venerdì 28 ottobre 2022

Meritocrazie parlamentari

Meritocrazie parlamentari


Olio su tela " fuori Asta "


Buona Legislatura

Innocenti teutoniche deduzioni

Innocenti teutoniche deduzioni


In una famiglia tedesca il piccolo figlio chiede al papà :

« Papà, perché fa così freddo in casa ? »
« Perché la Russia ha attaccato l'Ucraina »

« E noi cosa abbiamo a che fare con questo ? »
« Beh ... abbiamo imposto sanzioni contro i russi »

« Perché ? »
« Per farli star male »

« Quindi siamo russi ? »


P. S.

Cacchio ! Che buoni che sono !

Diffidate dalle imitazioni !

martedì 25 ottobre 2022

Quaglie zariste

Quaglie zariste


« Gli antipasti erano disposti su una lunga fila
e per servirsi si doveva passare da piatto a piatto,
prendendo qui dei piccoli funghi bolliti in salsa di crema,
là uno dei tre tipi di caviale e il pesce freddo affumicato,
più in giù cetriolini salati, minuscole salsicce servite con salsa forte
e insaporite con vino.
In un angolo insalate fredde di verdura, salmone affumicato,
prosciutto preparato secondo qualche ricetta speciale,
poco distante un piatto di uova sode affogate in una salsa deliziosa.»

- Mariel Buchanam -
figlia dell’ambasciatore inglese a Mosca
Descrizione del pranzo offerto nel 1914 a Leningrado
al ballo della Granduchessa Maria Pavlovna

🍳

« Eh sì, cose di una volta !…
I vecchi moscoviti si ricordano del celebre Griboedov ! Pesce persico lesso !
Pensi allo sterleto in un pentolino argenteo, allo sterleto a pezzettini alternati
con code di gamberi e caviale fresco !
E le uova-in-cocotte con un purè di funghi in tazza ?
E i filettini di tordo, non le piacevano ?
Con tartufi ? E le quaglie alla genovese ? Nove e cinquanta.
E il jazz, e il servizio cortese !
 E a luglio, quando tutta la famiglia è in campagna
mentre lei è trattenuto in città da affari letterari improrogabili,
sulla veranda, all’ombra della vite rampicante, il piatto di soupe printanière
in una dorata chiazza  sulla lindissima tovaglia ?
Ricorda, Amvrosij ? E c’è bisogno di chiederlo ?
Vedo dalle sue labbra che ricorda e lei parla di marene e di pesce persico !
E le beccacce, i beccaccini, i tordi,
le starne a seconda della stagione, le pernici, le accégge ?
L’acqua minerale che pizzica in gola ?… »

- Michail Afanas'evič Bulgakov -
Dal racconto : Il Maestro e Margherita


Più modestamente ...

Quaglie in crosta


Ingredienti

4 quaglie
8 fette fini di lardo
1 bicchiere e mezzo di brodo di carne.
Per la farcitura :
un pezzettino di lardo tagliato sminuzzato
4 fette di prosciutto crudo
4 champignon
2 cucchiai di olio di oliva
sale e pepe.
Per la pasta :
3 bicchieri di farina
150 gr. di burro
2 uova più uno per spennellare la pasta
1 cucchiaino di zucchero
1 bicchiere d’acqua
sale.

Procedimento

Tagliare le quaglie nel senso della lunghezza, salarle e riempire ogni metà
di lardo e prosciutto tritati e mescolati con gli champignon rosolati nell’olio. Preparare una pasta con gli ingredienti indicati e lasciar riposare al fresco. Stendere la pasta con mezzo centimetro di spessore
e ritagliare otto quadrati grandi e otto più piccoli. 
Porre ogni mezza quaglia su un quadrato grande di pasta,
coprirla con una fetta di lardo e poi con un quadrato più piccolo.
Pizzicare i bordi con le dita inumidite e spennellare con l’uovo sbattuto.
Mettere nel forno preriscaldato a 200° per 30- 40 minuti.
Sfornare, tagliare delicatamente la cima dalla pasta per rimuovere il lardo
e versare un po’ di brodo sulle quaglie.
Rimettere nel forno per riscaldare e poi servire.

Provare per credere

Scientifici probabilmente

 Scientifici " probabilmente "



lunedì 24 ottobre 2022

Emancipazioni conventuali

Emancipazioni conventuali

Tanto per sdrammatizzare la giornata


I danni dell'istruzione

I danni dell'istruzione

Shakespeare <> Milton


Chiunque sia passato per i gradi regolari dell'educazione classica
senza esser stato ridotto all'imbecillità,
si può ritenere salvo per miracolo.
I ragazzi che figurano a scuola non sono quelli che faranno la migliore riuscita
quando saranno adulti ed entreranno nel mondo :
è una cosa nota da sempre.
👇

Anno 2194

ANNO 2194

Il cavaliere svanito nel Futuro

Scena : una città italiana del futuro, anno 2194.
Una grande biblioteca universitaria.
Uno studente si avvicina al bancone informazioni,
dove un clonato con la faccia di Leonardo da Vinci legge la Gazzetta dello sport.
« Operatore Leonardus 34 a sua disposizione, cittadino studente, cosa le serve ? »
« Vorrei visitare l’archivio di Storia patria, anno Duemila. »

L’operatore fa risuonare un petofischio, caratteristica risata dei clonati.

« Ma sono anni che nessuno chiede notizie di quel tempo remoto e leggendario.
È sicuro di volerlo fare ? »
« Sì.
Vorrei consultare il ventennio dal Duemila al Duemilaventi per la mia tesi di laurea. »
« Contento lei - sospira Leonardus 34 - terza sala a sinistra, terminale 1452. »

Lo studente raggiunge la porta del salone. La apre, scostando un velario di ragnatele.
L’ambiente è semibuio : in mezzo troneggia un Vesuvio di lustrini
insieme a un Colosseo di cozze e una torre di Pisa cangiante rosa e azzurra,
simile alle statuine barometriche.
Lo studente riconosce lo stile neosanremese-zeffirellico tipico dell’epoca.
Alle pareti ritratti e foto di italiani illustri.
Individua Caravaggio e Baggio, Raffaello e Raffaella, Totò e Totò Riina,
nonché una foto a colori di Giotto e Cimabue che non lo convince.

Con stupore, si accorge che mancano i politici.
Si siede al terminale 1452, uno schermo di computer ovale con fregi liberty.
« Benvenuto cittadino studente. Cosa desidera ?
Chattare con studentesse disponibili ? Un bel video porno ?
Abbiamo delle piccanti novità :
preferisce un’orgia di beneficenza o un sadomaso tra crostacei ? » 
« No, io... vorrei consultare l’archivio storico del primo ventennio Duemila. »
« Mi scusi, ma nessuno vuole più ricordare quei tristi anni;
pensavo che la sua richiesta fosse una copertura per qualche extra.
Va bene, che argomento la interessa ? Gossip, calcio, moda ? »
« No, politica - sussurra lo studente - il titolo della mia tesi è :
“ Il conflitto di interessi nel medioevo silvico”.
Vorrei sapere tutto su Silvio Berlusconi. »
« Berlusconi, vediamo... uhm ber, berl, berm... no, nessuna traccia di questo nome.» 
« È impossibile. Era il padrone assoluto dell’Italia a quei tempi. »
« Può darsi che ci sia un buco nella mia memoria, abbiamo degli sbalzi di corrente oggi.
Faccia un altro nome. »
« Bossi. »

« Ce l’ho ! Bossi Umberto. Ministro all’epoca triadica,
famoso per aver inventato l’arte legaysta,
con grandi cartelloni e poster di maschioni virilissimi.
Dopo aver scritto il primo vocabolario padano-ciociaro,
parte con mille camicie verdi alla conquista di Strasburgo,
ma viene fermato dall’esercito svizzero.
Torna in patria dove le mollezze romano-ministeriali deteriorano il suo celodurismo.
Inizia il suo declino, viene dapprima ricoverato per un’overdose di matriciana,
poi viene arrestato al confine sloveno per traffico di Viagra.
Conclude la sua carriera
gestendo con fortuna il ristorante “ Da Umbèer padano ” sui colli romani. »
« Accidenti. E Castelli ? »

« “ Salvasilvio ” Castelli, ministro della Giustizia al tempo della triade.
Dopo esser rimasto senza lavoro
mise a frutto il suo dono di saper prevedere bombe, alluvioni e eventi catastrofici.
Col nome di “ mago Chateau ” aprì 12 studi in diverse città d’Italia.
Ma i giudici si vendicarono di lui : non solo lo arrestarono per truffa,
ma lo misero in cella con Vanna Marchi che lo violentò ripetutamente.
Non si riprese mai più.
« E Lunardi ? »

« " Trapano ” Lunardi, ingegnere costruttore e intestatore.
Progettò il ponte di Messina.
Quando il ponte crollò perché i piloni si sciolsero si difese asserendo :
« Dovevate dirmelo che c’era tutta quell’acqua in mezzo. »
« Uhmmm. E Previti ? »

« Dopo aver spostato il suo processo in 16 posti diversi
e aver sempre ricusato i giudici, per clima sfavorevole,
venne processato nel deserto australiano
ma incredibilmente condannato da Di Pietro travestito da aborigeno. » 
« E Moratti Letizia ? »

« Dopo aver privatizzato la scuola italiana, la vende nel 2016 agli americani.
Ma gli studenti, stanchi di andare ogni mattina a Chicago in aereo
e rintronati dal fuso orario, si ribellano e la destituiscono. 
Indignata, lascia l’Italia e apre un negozio di parrucchiera per alieni su Plutone. »
« Mi dica di Fini. »

« Giancarlo Fini, inventore del manuale Fini, che sostituì negli anni 2000 il Cencelli.
Di lui non si ricorda altro. »
« Casini Pierferdinando ? »

« “ Polipartisan ” Casini. Dopo essere stato ministro triadico,
si fa una plastica facciale, rinnova il guardaroba ed è ministro, insieme a Forlani e Intini,
nel primo governo di centro-sinistra del 2005
guidato da Romano Prodi ed Emanuele Filiberto di Savoia. »
« E Ciampi ? Che si dice di lui ? »

« Carlo Azeglio Ciampi, vice presidente della Repubblica negli anni duemila,
doveva garantire la Costituzione
ma dal momento che la Costituzione non contava più molto,
oziò serenamente.
Lo si ricorda per aver dato origine ad alcuni neologismi.
Ciampare : “ Fare finta di niente ”
Del conflitto di interessi me ne ciampo. Sei un bel ciampo, non fare il ciampo,
cioè “ Non fare finta di niente, che quello che sta succedendo lo vedi benissimo ” »
« D’Alema Massimo. Mi dica. »

« Dopo una carriera politica alterna, trova la sua strada nella vela.
Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Porto Alegre del 2012, classe soling. »
« Ora cerchi Fassino Piero. »

« Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di bocce della terza età a Rogoredo. »
« Ok. E Rutelli ? »

« In controtendenza rispetto ai tempi, dalla politica si dà allo spettacolo.
Si clona in cinque copie e fonda la “ old-boy band Centerfold ”
che fa impazzire le fan moderate di tutto il mondo. »
« Bene. Adesso cerchi Berlusconi Silvio »

« Vediamo... Berio, Bertoli, Berardi, Beruschi, Bertinotti, Bertolino, Bernacca,
ma continuo a non vedere niente. » 
« È impossibile, controlli meglio. »

« Guardiamo nei rimandi. Ah ecco, Berlusconi : vedi Ceaucescu.
Ecco qua : Nicolai Ceaucescu. 
Tiranno rumeno che faceva coincidere la ricchezza personale con la ricchezza della nazione.
Controllava la televisione, e capo di un clan di fedelissimi
era solito promulgare leggi a proprio tornaconto, attaccare la stampa estera
e ripetere ai suoi critici interni : chi non è con me è un anti-patriota.
Questo impressionante accumulo di potere finanziario e politico in una sola persona
ha ben pochi altri esempi.
Tra i rari imitatori Amin Dada, tiranno dell’Uganda, e Silvio Berlusconi,
industriale italiano che accumulò in breve tempo una fortuna notevolissima
cui seguì una folgorante carriera politica.
Col cinquantun per cento dei voti, governava come se avesse il novantanove,
ma che
quando crollò e fuggì in moto nelle isole Cayman,
non si trovò più nessuno disposto a dire di averlo votato o conosciuto.
Per questo le notizie su di lui sono andate completamente disperse.
Si favoleggia di una biografia in milioni di copie, di cui nulla resta.
Gli italiani non la lessero, ma ne fecero vari usi igienici, involucranti, riscaldanti. »

« Tutto qui. Una biografia da imitatore ? »
« Tutto qui. Sic transit gloria mundi. »
« Prego ? »
« È latino. Lingua arcaica
 che venne abolita quando l’inglese divenne la lingua ufficiale del nostro paese,
decreto Tremonti-Schwarzenegger del 2012 ... »

« Posso fare un’ultima domanda ? »
« Dica pure. »
« È vero che il nuovo presidente della Repubblica, Agnoberlo terzo,
sarebbe in realtà una clonazione di vecchi potenti di quel periodo ? »
« Mi consenta, ma non posso risponderle.
In fondo sono solo un vecchio computer Fiatinvest 343. »
« Capisco - sospira lo studente - per concludere, che consiglio mi dà sulla tesi ? »
« Parli pure di quegli anni, ma scelga un argomento politico meno scottante. »
« Ad esempio ? »
« Lo scudetto del Campobasso nel 2009
dopo la Grande Bancarotta delle Grandi Squadre. »
« Seguirò il suo consiglio, grazie. »

Lo studente esce.
 Nel cielo della città, un grande ingorgo di auto-volanti.
Dal 2040 è proibito suonare il clacson,
e tutti hanno dentro la macchina un’arpa, che percuotono furiosamente.
Il rumore è celestiale.
Lo studente indossa casco e maschera antigas, avvia il motorino
e schizza in aria, zig-zagando.



domenica 23 ottobre 2022

L'Anticristo e la Scienza della fine

L'Anticristo e la Scienza della fine



2a lettera ai Tessalonicesi
Cap. 2

Nessuno vi inganni in alcun modo !
Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione
4 l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio
fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.
5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose ?
E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo.
7 Il mistero dell’iniquità è già in atto
ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene.




Signorelli

sabato 22 ottobre 2022

Uomo del mio tempo

Uomo del mio tempo


“ Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto : eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello :
« Andiamo ai campi ». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri :
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento,
coprono il loro cuore.

- Quasimodo -


Esortazione rivolta ad ogni generazione presente e futura
perché i giovani possano dimenticare
gli atroci insegnamenti delle persone che li hanno preceduti.