La libertà è una scelta
«
Non sei capace di capire che l’uomo ordinariamente non fa nessuna
scelta.
Le condizioni della sua esistenza, egli se le trova prefabbricate.
Se esse contrastano con le sue preferenze, il meglio che può fare è di
aspettare che mutino.
»
« E se da sé non cambiano ? » disse Pietro. « Chi deve cambiarle ?
»
« Ah, com’è miserabile
un’intelligenza che non serve che a fabbricare alibi per far tacere
la coscienza.
Vattene, fammi almeno questo favore. »
(…)
«
Ci prepariamo a morire con il rimpianto di non avere vissuto.
A volte questa idea mi ossessiona : si vive una sola volta
e quest’unica volta si vive nel provvisorio,
nella vana attesa del giorno in cui dovrebbe cominciare la vera
vita.
Così passa l’esistenza. (…) »
« Non bisogna aspettare » disse Pietro. « Anche nell’emigrazione si
vive in attesa.
Questo è il male. Bisogna agire. Bisogna dire : Basta, da oggi. »
« Ma se non c’è libertà ? » disse Nunzio.
«
La libertà non è una cosa che si possa ricevere in regalo
» disse Pietro.
« Si può vivere anche in paese di dittatura ed essere libero, a una
semplice condizione,
basta lottare contro la dittatura.
L’uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo cuore
incorrotto, è libero.
L’uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero.
Per contro, si può vivere nel paese più democratico della terra,
ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi;
malgrado l’assenza di ogni coercizione violenta, si è schiavi.
Questo è il male, non bisogna implorare la propria libertà dagli
altri.
La libertà bisogna prendersela, ognuno la porzione che può.
»
Ignazio Silone - Vino e pane - 1955
Lo sceneggiato RAI - 1973
👇
Prima puntata
Un grido di protesta sociale
venato di nostalgia verso un mondo che andava lentamente scomparendo.
La città di Roma come simbolo della concretezza della realtà
contrapposta alla campagna abruzzese dei cafoni
attraversata da un senso ancora mistico nei riguardi della natura.
Nessun commento:
Posta un commento