Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 11 agosto 2023

Un ricordo condiviso a metà

Un ricordo condiviso a metà

Lo inizio io a mo' di narratore...

Ogni giorno il vento si faceva più morbido sulle scogliere arrossate
e gli aquiloni ... scappati dai fili
planavano negli spazi lasciati dai gabbiani vocianti in attesa.
Dalla sua finestra
lo spettacolo multicolore mattutino era sempre diverso.
Pensava proprio che non desiderava nient'altro
... e anche se lui fosse stato lì ...
nulla sarebbe cambiato alle sue danze nel vento della sera
vestita solo dei colori che il sole rifletteva sul suo corpo abbandonato alla gioia.
E ricordava.

Era mattino
e ferma alla stazione guardava i treni sfrecciare davanti ai suoi occhi.
Il suo viso... bellissimo e senza apparenti emozioni
incuriosiva i viaggiatori frettolosi che lanciavano sguardi distratti.
Le sue spalle reggevano il peso dei ricordi sparsi per casa
e che aveva raccolto alla rinfusa.
Era tutto quello che aveva e che poteva toccare.
Il resto non aveva contorni precisi
ed era tutto in realtà... molto confuso.

Fissava i vagoni vuoti davanti a sé
e seguiva con gli occhi i binari argentati snodarsi in mezzo al cielo limpido di quel mattino.
Non aveva desideri precisi... ma non si sentiva inquieta... anzi.
Una strana tranquillità si era presa cura di lei.
Sentiva che nulla avrebbe potuto fermarla...
che nulla avrebbe potuto cambiare la sua decisione.


Aveva chiuso la porta di casa come ogni giorno
ma sapeva già con certezza che quella sarebbe stata l'ultima volta per lei.
Chi meglio di lei poteva saperlo ? Non lo aveva nemmeno avvisato.
Che cosa contava ormai !
👇
Gli aveva lasciato una foto ingiallita ... una a caso...
risultato dei suoi esperimenti passati con acidi strani
per trovare effetti speciali che dessero ai visi una luce diversa.
Sperava gli piacesse... ma se così non fosse stato
l'avesse pure fatta a pezzetti senza paura di farsi del male.
Aveva mille motivi e ragioni anche lui ... ma lei
non poteva tornare a raccogliere pezzi di bambole rotte nelle notti agitate.
E non poteva ogni volta far finta di niente e aprire gli scuri alle finestre
se non aveva voglia di vedere il mattino.
Ripensava che avrebbe rifatto ogni cosa
salvo non scrivere più frasi d'amore sul muro.
Né lasciargli messaggi insensati sotto il cuscino...
né guardare il profilo di lui disegnato a matita sulla scrivania.
Forse un sogno...
forse un desiderio scappato da solo in una notte più lunga delle altre...
una voglia di vento leggero sul viso... una strana insopprimibile voglia.
E senza nemmeno girare lo sguardo ai disegni sulla parete
decise che il momento era quello.
Aveva lasciato ogni cosa al posto di sempre
e chiuso la porta di casa senza alcuna emozione nel cuore.
Le sembrava di seguire il disegno abbozzato da chissà quanto tempo
 e tenuto nascosto ai suoi stessi occhi dalla paura di sempre  
nel cassetto segreto delle proprie emozioni.

Ed eccola... adesso... in un giorno splendente di sole
a seguire in stazione arrivi e partenze annunciate di treni
...in attesa di un segnale dal destino.

Aspettava.
Ormai non aveva più fretta.
Poteva prendere in mano i ricordi e mettere ali ai pensieri
per ritornare al mondo di lui popolato da strani personaggi.
Rivedere nel teatrino della sua fantasia
storie di amori disperati...  di draghi alati e sorrisi suadenti di fate...
e poi l'arrivo del vecchio mago dallo sguardo stupito
che riportava la notte tranquilla
a custodire la valle animata da sussulti improvvisi e strani tormenti.

Erano anni che non ripensava ad allora. Ai giochi intorno al fuoco...
a sgranare piselli nelle notti d'estate con la voglia di aspettare la luna
e inventare canzoni stando distesi sull'erba bagnata.
Pensava di aver perso memoria di questo
ma ora... lì... davanti ai treni in partenza
rivedeva ogni cosa passata e si sentiva sorridere dentro.
Erano quadri stupendi
di un mondo che poteva far rivivere ancora con disegni sinuosi sulla carta
e il pennello della sua fantasia che correva morbido e liscio a fissare i ricordi.

Poi... sollevò lentamente lo sguardo dal marciapiede
... e incontrò un insolito e strano sorriso.

Era seduto nel vagone del treno... proprio davanti a lei...
e sembrava volesse comunicarle con lo sguardo qualcosa di sé.
Aveva teso un filo sottilissimo a cui lei si era aggrappata.
Ed ora... eccola lì... seduta accanto a lui.

Viaggiarono tutto il giorno chiacchierando
rincorrendo a volte in silenzio i loro pensieri
finché giunsero al luogo che si rivelò essere un  fuori programma :
... al posto che sai. "

 ... e lo continuo con le parole originali del tuo lungo scritto

" Non era scritto il nome sul cartello
ma abbiamo capito che quello era il posto in cui avremmo potuto fermarci.
È bastato uno sguardo alla macchia di verde fiorita
e poi, il rumore del mare lontano, ha segnato, lui solo, la via.
È stato facile trovare la casa suggerita da un abitante del luogo,
ricoperta di edera scura, e di fronte al bianco abbagliante, le scogliere arrossate.
È qui che vivo ormai definitivamente.
Tu hai lasciato la spiaggia una sera, al tramonto. Dovevi ripartire.
Io ho saputo aspettare. E così, a Maggio
ho potuto sentire il dolce rumore del vento
portare con sé gli aquiloni di carta dai mille e mille colori.
Su ogni forma allungata è narrata la storia di un amore perduto
e, alla fine di Maggio, quando il vento muta la sua direzione,
sulle scogliere arrossate io posso rivivere le trame segrete di tesori rubati,
di sguardi rapiti, di desideri delusi, e di cuori violati.
Con la complicità del mio cuore che batte
unisco ogni piccolo sospiro di carta al filo della mia fantasia
e ricreo il giardino incantato
in cui mille voci raccontano insieme la loro storia d'amore.
E la sera è il momento più bello del giorno
quando, insieme alle ombre create dal fuoco invitante
io riprendo la danza di gioia,
e non so ancora che cosa succeda e come mai ciò possa avvenire,
ma ogni trama riprende il suo filo segreto
e si compie la storia d'amore interrotta a metà.
E così si realizza pian piano anche il sogno del mio cuore eccitato
che battendo più forte che mai segna il ritmo al mio corpo che balla.
E ogni volta, guardando la spiaggia, ti aspetto."

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