Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON

sabato 31 maggio 2014

Morire e nascere

Morire e nascere

Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c’è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell’uragano dell’universo
come coloro che si gettano nell’inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.

- Alda Merini -

venerdì 30 maggio 2014

Lapsus freudiano dilatato

Lapsus freudiano dilatato

30 Maggio 2014

" L’Unione Europea deve cambiare rotta
È urgente ed essenziale che la UE sia protettiva 
non solo degli affaristi, 
ma anche degli impiegati e dei lavoratori, 
non solo quelli con i diplomi e che sanno le lingue 
ma di tutti i cittadini. " 

- E. Van Rompuy -
Presidente del Consiglio UE
durante il discorso per il premio Carlo Magno 2014 a lui assegnato.

martedì 27 maggio 2014

Europa : E adesso ?

Europa: E adesso ?

" Tenerli sotto controllo non era difficile ... 
Perfino quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento
 ( il che accadeva spesso ) 
questo scontento non aveva sbocchi perché 
- privi come erano di una visione generale dei fatti -
finivano per convogliarlo su rivendicazioni assolutamente inutili. " 
Orwell - 1984


«
 Se ci sono due o più modi di fare una cosa,
e uno di questi modi può condurre a una catastrofe,
allora qualcuno la farà in quel modo. 
»
- Edward Murphy -

Sarà vero ?   Sarà falso ?

Ridiamoci sopra. Moderatamente.

sabato 24 maggio 2014

25 Maggio 2014

25 Maggio 2014

Sii fedele al tuo spirito
e sia questo l'Augurio
per un risveglio della Ragione
e un Futuro sereno e diverso.




mercoledì 21 maggio 2014

Atene : 370 a.C.

Atene : 370 a.C.

https://www.youtube.com/watch?v=B5fN6ekycm8

Quando la città retta a democrazia
si ubriaca di libertà confondendola con la licenza,
con l’aiuto di cattivi coppieri
costretti a comprarsi l’immunità con dosi sempre massicce d’indulgenza
verso ogni sorta di illegalità e di soperchieria;

quando questa città si copre di fango
accettando di farsi serva di uomini di fango
per potere continuare a vivere e ad ingrassare nel fango;
quando il padre si abbassa al livello del figlio
e si mette, bamboleggiando, a copiarlo perché ha paura del figlio;
quando il figlio si mette alla pari del padre
e, lungi da rispettarlo, impara a disprezzarlo per la sua pavidità;
quando il cittadino accetta che, di dovunque venga,
chiunque gli capiti in casa,
possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e ci è nato;
quando i capi tollerano tutto questo
per guadagnare voti e consensi
in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine;
c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto
e che dappertutto nasca l’anarchia
e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle ?
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lunedì 19 maggio 2014

L'asinello

L'asinello


Quel piccolo tenero asinello: una piccola schiena soltanto.

Troppo piccolo per tirare un carretto ... troppo basso da poterlo cavalcare.

Ma sapeva guardarti con quei suoi grandi occhi marroni 
e farti intuire il suo cuore nascosto ... di saggio. 

L’ho visto avvicinarsi mentre me ne stavo seduto sopra una roccia in un prato.
Sembrava sorridessero quegli occhi illuminati dal sole al tramonto.

Sollevata la testa... si è accostato e l’ha sistemata sulla mia spalla.
Sembrava volesse condividere con me un segreto
o forse regalarmi un abbraccio immeritato.

Si è fatto accarezzare docilmente più volte sul collo.

Per diversi anni l’ho rivisto durante l’estate in quel prato.
Gli porgevo manciate di erba e di fieno disperso.
Mi guardava negli occhi durante quel lento e calmo masticare.

Ora che non c'é più
mi piace pensare all'idea che mi riconoscesse
e mi stesse insegnando come ruminare i sentimenti con quiete.

Giardini di Prussia

Giardini di Prussia


Nel cielo notturno avanzava una luce biancastra. 
Vorrei non mi avesse mai guardato. 

Simile a un giardino di Prussia 
… immersa in un invisibile chiarore … 
procedeva verso di me
rendendo inevitabile la resa del mio cuore. 

Visione mai dimenticata. 

Soltanto a mezzogiorno 
i giardini di Prussia 
riecheggiano di polle e fonti zampillanti. 

In lontananza il ronzio di instancabili insetti
ricopriva l’austera dimora con un’aura di selvatico ignoto. 
Assomigliava  alla lontanissima jungla
che riempiva d’ingenue visioni i racconti ascoltati quando ero bambino.
Oggi riposano nel cuore i ruggiti di araldici leoni.

giovedì 15 maggio 2014

Tanto per ricordare

Tanto per ricordare

Signore e signori,
la parola segretezza è ripugnante in una società libera e aperta
e noi, come popolo,
ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente,
alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete.
Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata,
basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza,
sull'infiltrazione anziché sull'invasione,
sulla sovversione anziché sulle elezioni,
sull'intimidazione anziché sulla libera scelta.
È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali
nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente,
che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence,
operazioni economiche, scientifiche e politiche.
Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete.
I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti.
II suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio.
Nessuna spesa viene contestata. Nessun segreto viene rivelato.
Ecco perché il legislatore ateniese Solone
decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino.
Sto chiedendo il vostro aiuto
nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo.
Convinto che con il vostro aiuto l'uomo diventerà ciò che per cui è nato:
un essere libero e indipendente.
- J. F. Kennedy - 27 aprile 1961 -

domenica 4 maggio 2014

Il canto di Owl

Il canto di Owl



Stelle da meraviglia sono state quella notte. 
L'aria era tiepida e odorosa come quando la dona Primavera. 
Il bosco taciturno stringeva tra le braccia la piccola radura 
illuminata dal chiarore argentato di una grande Luna. 

E là ... distesi e quieti sull’erba di quel prato soffice 
io e lei... stavamo ad occhi chiusi ad ascoltare i suoni.

Richiami incomprensibili si spargevano all’intorno. 
Percepivamo il bosco carico di mistero e discreto nei suoi mille brusii. 
Smarrite tra quei suoni 
le nostre menti vagavano nel cuore illuminato della notte
per raccoglierne i sussurri. 

Stridulo e improvviso
ecco risuonare un grido di civetta slanciatasi da un ramo vicino. 

Echi di ansie e di timori arcani riaffiorano fulmineamente
accompagnando i battiti del cuore diventati più intensi.

Che magica atmosfera vivemmo quella notte !
Percorre terre silenziose l’Elfo.

Un fremito di foglie è la sua voce
e il suo respiro è fatto come il vento.
Le sue parole
sussurrano rumori e fiati lievi
fondendo tutti i suoni della notte.

Vita vibrante di armonie nascoste ! 

Uniti pure noi a quel concerto
lasciamo che sia infine una magia
che possa portar via le menti e i cuori.

Attimo ... vissuto totalmente !
Non Luogo di partenza né d’arrivo
… ma quello che nel suo momento  
riesce ad evocare il tutto in sé.

Volava il canto di Owl su quelle verdi terre addormentate.
E noi
... smarriti dolcemente in quella intimità ...
aprivamo i nostri sensi alla sua pace
per cogliere quell’Attimo prezioso 
offerto come sempre stilla a stilla ai cuori aperti ed alle menti quiete.


Al ‘An

giovedì 1 maggio 2014

Il grande albero

Il grande albero


C'era una volta in un Paese lontano un grande albero dalle foglie verdi.

Qualsiasi stagione fosse … l'albero restava del suo colore più intenso
crescendo forte e rigoglioso senza badare al ritmo delle stagioni.

Quell’albero offriva riparo e nutrimento agli uccelli nei freddi inverni,
frescura e ristoro, ai Viandanti di passaggio durante i caldi mesi estivi.

Era un albero molto amato da tutti nei dintorni.
Simbolo di gioia … di forza e di bellezza mai intaccata
né dal tempo né dalle intemperie.

Fu così che nel freddo inverno di quell'anno
l'albero che mai si era posto domande fino ad allora
si fece la prima : Perché ? 

Perché lui non mutava come tutti gli altri alberi ?
Perché non si spogliavano le sue fronde
e il suo legno non diventava scortecciato e nodoso ?
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