Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

giovedì 30 settembre 2021

Il Problema

Il Problema


Il problema
non è che le persone siano ignoranti.

Il problema
è che le persone siano istruite solo quel tanto che basta
per far credere ciò che viene loro insegnato
... ma non acculturate a sufficienza ...
perché possano anche dubitare 
riguardo qualsiasi cosa viene loro inculcata.


lunedì 27 settembre 2021

Un inno contro l'omertà

 Un inno contro l'omertà

La decisione di parlare apertamente di ciò di cui si è consapevoli
... in qualsiasi epoca e sotto ogni latitudine ...
molto spesso determina l'esserne ripagati duramente
sia dai propri governanti che dai propri concittadini sottomessi.

Uno stralcio storico estrapolato dalla lettera di risposta
Condoglianze per un marito defunto
scritta nel 1278 da Nichiren Daishonin
indirizzata alla monaca laica buddista Myoho Bikuni.
Ripresa da :
Lezioni di Daisaku Ikeda sugli scritti di Nichiren Daishonin
  

[ … ]

 Ormai il Giappone
è diventato un paese nel quale le offese all’insegnamento corretto abbondano
e sembra che i tempi siano maturi per l’invasione da parte di un paese straniero.

Chi ne è consapevole e non lo dice apertamente
- anche se nell’esistenza presente può godere di pace e sicurezza -
cadrà sicuramente
nella grande fortezza dell’inferno di incessante sofferenza nella prossima vita.
Ma, se, temendo una tale sorte, egli decide di parlare
deve essere preparato a subire l’esilio o la condanna a morte.

Consapevole di questo, durante l’epoca di Bunno [1260]
sottoposi una petizione al defunto prete del Saimyo-ji
ma il mio consiglio non fu ascoltato.
A quel tempo i credenti Nembutsu, quando seppero ciò che avevo fatto
cospirarono con i loro seguaci di alto e basso rango
e mi attaccarono con lo scopo di uccidermi, anche se non riuscirono nel loro intento.

Il reggente Hojo] Nagatoki, il governatore di Musashi
- figlio del prete laico del tempio Gokuraku -
consapevole dei desideri di suo padre
mi fece esiliare senza una ragione plausibile nella provincia di Izu.
Come tutti hanno potuto vedere
l’effetto è stato che il prete laico del Gokuraku-ji e Nagatoki
sono morti e tutta la loro famiglia si è estinta.

Qualche tempo dopo, fui richiamato dall’esilio.
Ancora una volta parlai apertamente come il sutra impone
con ancor maggiore veemenza di prima, e di nuovo
il dodicesimo giorno del nono mese dell’ottavo anno di Bun’ei [1271], fui esiliato
questa volta nella provincia insulare di Sado.
Come avevo predetto al tempo in cui ero incorso nella disapprovazione delle autorità
i membri del clan reggente che mi avevano condannato all’esilio
cominciarono a litigare fra loro.
Forse fu per paura di questo che fui richiamato ancora una volta dall’esilio.
Tuttavia i miei consigli non furono ascoltati
e la gente comune nutrì un astio ancor maggiore nei miei confronti.

Anche se si rischia la vita per esprimere i propri ammonimenti
- se le autorità dello stato non li ascoltano -
non c’è dubbio che il paese sia destinato alla distruzione.

Tuttavia, se, anche dopo che qualcuno ha messo in luce i loro errori
i governanti si rifiutano di seguirne il consiglio, allora non è colpa di chi ammonisce.
Con questo pensiero in mente, ho lasciato Kamakura nella provincia di Sagami
il dodicesimo giorno del quinto mese dell’undicesimo anno di Bun’ei [1274].
Dal diciassettesimo giorno del sesto mese dello stesso anno
risiedo qui, nelle profondità delle montagne
e ormai da cinque anni non mi avventuro per più di cento metri oltre il cancello.

Io sono originario della provincia di Awa.
L’amministratore di quella provincia, Tojo Saemon-no-jo Kagenobu
dietro le pressioni del prete laico del Gokurakuji, del prete laico Toji Saemon
e di tutti i credenti Nembutsu
di tanto in tanto intentava qualche causa contro di me.
Alla fine scatenò le ostilità nei miei confronti
e così i sostenitori del prete laico del Gokurakuji riuscirono a distorcere la legge
per farmi interdire dalla zona sotto la giurisdizione di Tojo Kagenobu
e impedirmi l’accesso.
Quindi, sono passati molti anni
dall’ultima volta che ho potuto visitare le tombe di mio padre e di mia madre.

Inoltre per due volte sono incorso nella disapprovazione dei governanti del paese.
La seconda volta fu annunciato ufficialmente
che sarei stato esiliato in una remota località
anche se in privato circolò voce che dovevo essere decapitato.
Il dodicesimo giorno del nono mese, all’ora del bue [dall’una alle tre]
fui condotto a Tatsunokuchi, presso Kamakura, per esser decapitato.
In quel momento, per una qualche ragione, un oggetto simile alla luna
giunse nell’aria dalla direzione di Enoshima e aleggiò sul capo del boia
che ne fu così terrorizzato da non poter portare a termine il suo compito.
Poi ci furono vari sviluppi e così quella notte sfuggii alla condanna a morte.

In seguito, dopo essere stato esiliato nella provincia di Sado
ci fu un altro tentavo di decapitarmi
ma, come ho detto prima, scoppiò un dissidio fra varie fazioni a Kamakura
e fu inviato in tutta fretta un messaggero a Sado; così non mi decapitarono.
Alla fine fui perdonato e adesso vivo solo fra le montagne.

Quando ero nella provincia di Sado vivevo in un cimitero chiamato Tsukahara
un luogo fra i prati e le montagne, lontano da qualsiasi abitazione umana.
La mia dimora era una piccola capanna che si reggeva su quattro pali.
Dalle assi del tetto si intravedeva il cielo e i muri cadevano a pezzi.
La pioggia entrava come se il tetto non ci fosse affatto
e all’interno si ammucchiava la neve.
Non c’erano né effigi del Budda
né alcuna traccia di stuoie o altre coperture del pavimento.
Ma io vi collocai l’effigie del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti
che avevo con me da tempo
e, con il Sutra del Loto in mano, un mantello di paglia addosso
 e un cappello di paglia in testa, cercai di viverci come potevo.
Passarono quattro anni
durante i quali nessuno venne a visitarmi o a portarmi cibo.
Ero come Su Wu
prigioniero per diciannove anni nella terra dei barbari del nord
che indossava un mantello di paglia e mangiava neve.

Adesso sono cinque anni che vivo in questa dimora montuosa.
Tutt’intorno, come alti paraventi, sono disposte quattro montagne.
A nord si erge il monte Minobu, simile a una scala a pioli che arriva fino al cielo.
A sud c’è il Takatori che sembra il monte Kukkutapada
a ovest lo Shichimen, simile alla Barriera di ferro e e a est
il monte Tenshi, che è il principe ereditario del monte Fuji, l’imperatore.

A nord c’è un grande fiume di nome Haya, rapido come una freccia.
A sud c’è il fiume Hakiri
capace di far rotolare enormi massi come se fossero foglie d’albero.
A est il fiume Fuji scorre da nord a sud, impetuoso come l’affondo di mille alabarde.
Lungo il suo corso, la cascata di Minobu
è come una striscia di stoffa bianca che penzola dal cielo.

In mezzo a queste montagne e fiumi
c’è un angusto appezzamento di terreno, dove sorge la dimora di Nichiren.
È un luogo così immerso fra le montagne
che anche a mezzogiorno è impossibile vedere il sole
e di notte non c’è una luna alla quale comporre poesie.
Sulle vette schiamazzano scimmie simili a quelle delle gole di Pa in Cina
e nelle valli lo scroscio battente del fiume sembra un rullo di tamburi.
Il terreno è ricoperto da grosse pietre e le montagne sono fatte soltanto di roccia e ghiaia.

I governanti del paese mi odiano e, fra la gente comune, nessuno viene a visitarmi.
In inverno i sentieri sono ostruiti dalla neve e in estate sono ricoperti dalla vegetazione.
In lontananza si ode il triste bramito del cervo e le cicale strepitano nelle mie orecchie. Nessuno viene a visitarmi ed è difficile mantenermi in vita.
Non ho indumenti per coprirmi e quindi
puoi immaginare quanto sia stata benvenuta la veste che mi hai donato.

Anche chi mi ha conosciuto o ha sentito parlare di me in passato
ha smesso di avere compassione
e i discepoli e i braccianti che fin adesso erano con me mi hanno tutti abbandonato.
Quindi è stupefacente che una persona come te
che non ho mai visto e di cui non ho mai nemmeno sentito parlare
mi dimostri una simile gentilezza !
Non posso fare a meno di chiedermi
se tu sia la reincarnazione dei miei genitori defunti
o forse una manifestazione delle dieci fanciulle demoni !

[ … ]

La vittoria fiorisce dal nostro cuore. Il futuro si crea nel nostro cuore.
Iniziamo ogni giorno con forza
facendo sorgere ogni mattina il sole del coraggio nei nostri cuori !

Ti prego

Ti prego

Quando mi dai la tua piccola mano
che tante cose mai dette esprime
ti ho forse chiesto una sola volta
se mi vuoi bene?

Non è il tuo amore che voglio
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.

- Hermann Hesse -


venerdì 24 settembre 2021

La tazza e le menti

La tazza e le menti

Non riesco a sbarazzarmi
del bisogno di decifrare continuamente il nostro vivere.

🎲

La tazza

Un filosofo si recò un giorno da un maestro Zen e gli disse :

Sono venuto ad informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi e i suoi scopi.
Posso offrirti una tazza di tè ? ” gli domandò il maestro.
E incominciò a versare il tè da una teiera.
Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.

Ma che cosa fai ? ” sbottò il filosofo “non vedi che la tazza è piena ? "
Come questa tazza ” disse il maestro “ anche la tua mente
è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro …
come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza ?

👇

sabato 18 settembre 2021

Marco Aurelio cercasi

Marco Aurelio cercasi



" ... c'era un sogno che era Roma ... "
" ... sarà realizzato ... "
" questo è il desiderio di Marco Aurelio. "



" Roma vale la vita di un uomo giusto.
Noi lo credevamo una volta.
Fa che possiamo crederlo ancora. "

" Onoratelo. "

venerdì 17 settembre 2021

Pretesti v1r@l1 storici

Pretesti v1r@l1 storici

Ci sono stati precedenti.


Al Consiglio d’Europa di Strasburgo
la Commissione Sanità ha accusato l’OMS di avere creato una falsa pandemia
che ha trasformato una comune influenza in un business miliardario
diffondendo ingiustificata paura
nella popolazione e nei governi di tutto il mondo
che ... per prepararsi e difendersi
da quella che sembrava una imminente  emergenza sanitaria
hanno speso un patrimonio.


E la storia oggi si ripete.

" Crede che sia possibile al punto in cui siamo
scoprire da dove arriva questo virus ?
"

" Se mi chiede se possibile scientificamente ... SI
Se possibile politicamente ... NO. "


Alla Fiera dell'Est ... per due soldi
un pipistrello qualcuno comprò.


Autorità e obbedienza

Autorità e obbedienza

 L’eunuco si fregò le mani incipriate.
« Posso congedarmi da te con un piccolo indovinello, lord Tyrion ? »
Proseguì senza attendere una risposta :
« Tre grandi uomini siedono in una stanza, un re, un prete e un ricco con il suo oro.
Tra loro c’è un mercenario, un ometto di umili origini e senza troppo cervello.
Ognuno dei tre grandi uomini ordina al mercenario di uccidere gli altri due. »

Uccidili ” dice il re “ perché io sono il tuo signore.”

Uccidili ” dice il prete “ perché io te l’ordino nel nome degli Dei.”

Uccidili ” dice il ricco “ e tutto quest’oro sarà tuo.”

« Per cui, dimmi, mio lord : chi sarà a vivere e chi a morire ? »
[…]
« Il re, il prete e il ricco… chi vive e chi muore ?
A chi di loro obbedirà il mercenario ?
E’ un indovinello che non ha risposta. O meglio, che di risposte ne ha troppe.
Tutto dipende dall’uomo con la spada.
»

« Eppure, quell’uomo non è nessuno » commentò Varys.
« Non possiede corona, né oro, né il favore degli Dei.
Possiede solo un pezzo di acciaio acuminato

« Ma quel pezzo d’acciaio ha il potere di vita e di morte. »
« Per l’appunto… Quindi, se sono i guerrieri, in realtà, a dominare il mondo
per quale motivo facciamo finta che siano i re a detenere il potere
? »
[…]
« Perché (quei re) possono chiamare altri uomini, con altre spade. »
« E allora sono quegli altri uomini con le spade ad avere il potere.
Ma lo hanno veramente ? Da dove provengono le loro spade ?
Perché quegli uomini, alla fine, obbediscono
? »

Varys continuò a sorridere.
« C’è chi dice che il sapere è potere.
 Altri dicono che il potere arriva dagli Dei, altri ancora che deriva dalla legge
. »
[…]
« Facciamola finita, Varys
Tyrion tornò a inclinare la testa di lato.
« Hai intenzione di darmi una risposta al tuo maledetto enigma
o vuoi solo che il mio mal di testa peggiori
? »

« Vuoi la rispostaEccola. »
Varys non smise di sorridere.
« Il potere risiede dove un uomo crede che risieda. »
 « Nulla di più, nulla di meno. »

- George R. R. Martin -
Il Regno dei Lupi


Ci hanno studiato.
Sanno meglio di noi quello che noi sappiamo di noi stessi.
Sono esperti nel premere i nostri bottoni ...
ad utilizzare le nostre emozioni contro di noi.

Meditate gente. Meditate.


giovedì 16 settembre 2021

Curarsi nel Tempo

Curarsi nel Tempo

Come evolvono le cure con lo sviluppo del Progresso


Un esempio : IL MAL DI TESTA
 
- 2000 A.C. : Mangia questa radice !
- 1000 D.C. : La radice è inutile e non serve. Prega Dio per la tua guarigione !
- 1700 D.C. : La preghiera non guarisce e non serve. Fai un salasso !
- 1850 D.C. : Il salasso debilita e non serve. Prendi questa pozione !
- 1940 D.C. : La pozione è un intruglio e non serve. Prendi questa pillola !
- 1980 D.C. : La pillola ha effetti collaterali gravi e non serve. Prendi questo antibiotico !

- Anno 2000 D.C. :
L'antibiotico distrugge le difese del corpo.
Solo medicine naturali.
Mangia questa radice !


Domande metafisiche

Domande metafisiche

« Con che ragione vengono a dirci che non si può resuscitare ?
Che cos’è più difficile: nascere o resuscitare ?
È più difficile che ciò che non è mai stato sia, o che ciò che è stato sia ancora ?
È più difficile essere o ritornare a essere ?
L’abitudine ci fa sembrare facile l’essere;
la mancanza di abitudine ci fa sembrare impossibile il ritornare a essere.
Che modo ingenuo, popolare di giudicare ! »

- Blaise Pascal -
Pensieri, 357


lunedì 13 settembre 2021

domenica 12 settembre 2021

Il Feudo

Il Feudo

La minoranza che sta distruggendo l'Italia

[...]
Scandagliando la storia dell’umanità
il periodo del Feudalesimo mi è parso quello che, tutto sommato
e con tutte le dovute differenze del caso
più si avvicina alla situazione nella quale, dagli anni Sessanta
si trova la nostra morente Nazione.
Cos’era un Feudo ?


Letteralmente e semplificando, un diritto concesso durante l’era medievale
dai nobili antichi che detenevano il controllo di un certo territorio.
Diritto alla sussistenza, o di non partecipare ai conflitti
( che per lunghi periodi furono combattuti da esponenti della nobiltà.)
Il tutto in cambio di una rendita, quasi sempre fondiaria
che veniva versata al feudatario di turno.
Nel complesso
- e con le miriadi di differenze del caso, in questa sede impossibili da sintetizzare -
il sistema feudale era quindi composto da una serie di nobili ( i feudatari )
che controllavano un certo numero di territori e ne ottenevano rendite di tipo monetario.
[...]
... nel Feudo una minoranza governa su una maggioranza.
Ne decide le sorti politiche, sociali, perfino etiche e morali.
E volendo modernizzare la questione
- ribadendo che non si tratta di un rapporto 1 a 1 -
è esattamente ciò che è accaduto in Italia negli ultimi 60 anni.

- Stelio Fergola -


- Il Feudo: da cosa nasce la suggestione

- Il Feudo in Occidente

- I “ valori ” del Feudo
e perché la sua sconfitta è una questione di sopravvivenza

I traditori

I traditori

Inferno Canto XXXII


" ... per ch’io mi volsi, e vidimi davante
e sotto i piedi un lago che per gelo
avea di vetro e non d’acqua sembiante … "


 « ... ove tratta di quelli che tradirono coloro che in loro tutto si fidavano
e coloro da cui erano stati promossi a dignità e grande stato … »
- Commentatore anonimo del ‘300 -

In presenza dei traditori
l'animo di Dante è indisponibile ad accogliere l'angoscia che trapela da quelle voci
nonostante un ridestarsi fugace della loro coscienza immersa nelle tenebre.


altro non è
che il preludio al totale e freddo distacco di Dante
di fronte alla sofferenza di quelle anime.
 

E molti secoli prima
ci fu qualcun altro che espresse lo stesso concetto
... non in forma poetica ma altrettanto ben mirata ...
verso quei personaggi che continuano a popolare l'Antenora dantesca 

" Una nazione può sopravvivere ai suoi imbecilli
ed anche ai suoi ambiziosi,
ma non può sopravvivere al tradimento dall'interno.
Un nemico alle porte è meno temibile
perché mostra i suoi stendardi apertamente contro la città.
Ma per il traditore che si muove tra quelle, la porta è aperta,
il suo mormorio
si sposta dalle strade alle sale del governo stesso.
Perché il traditore non sembra un traditore.
Parla una lingua che è familiare alle sue vittime
ed usa il loro volto e le loro vesti,
appellando alle profondità del cuore umano.
Marcisce il cuore di una nazione;
lavora in segreto come un estraneo nella notte,
per abbattere i pilastri della nazione,
infetta il corpo politico in modo inesorabile. "

- Marco Tullio Cicerone -

venerdì 10 settembre 2021

Sintesi e analisi : vita e morte

Sintesi e analisi : vita e morte


" Da troppo tempo la scienza ha preso la via dell’analisi :
separare, tagliare, sezionare ...
Certo, ogni tanto è necessario analizzare questo o quel particolare
ma la sintesi è l’unico metodo veramente utile e ricco, perché solo la sintesi vivifica;
con l’analisi, invece, ci si limita e ci si riduce sempre più.
Si può dunque dire che l’analisi tende verso la morte
mentre la sintesi tende verso la vita.
Eccone una dimostrazione.
Che cosa fa la madre ?
 Per formare il suo bambino, raggruppa miliardi di elementi :
il bambino è la sintesi vivente che si muove, che mangia e parla.
Più avanti, quando giunge l’ora dell’analisi
ogni particella del corpo se ne va a raggiungere la regione da cui è venuta :
la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco…
Esattamente come le lettere tornano nel casellario del tipografo.
Perciò
se vi accanite sempre ad analizzare, a disgregare e a smontare le cose e gli esseri
vi avviate verso la morte, la morte spirituale. ”

- Omraam Mikhaël Aïvanhov -


giovedì 9 settembre 2021

La strada migliore

La strada migliore




e

le conseguenze estreme di un capitalismo sfrenato


dove il tempo diventa la metafora perfetta
di un controllo globale spinto alle estreme conseguenze.

Un film da vedere assolutamente.



mercoledì 8 settembre 2021

Normalizzazione sociale

Normalizzazione sociale

Modalità utilizzata dal Sistema
la cui conseguenza porta il cittadino-suddito
a pensare che le decisioni prese
siano derivanti dalle proprie scelte personali
... ignorando ...
che uno dei fattori motivanti dell'essere umano
è fare quello che si presume stiano facendo tutti gli altri. 


lunedì 6 settembre 2021

La Fabbrica dei malati

La Fabbrica dei malati

L'arte raffinata di vendere malanni


- Marcello Pamio -

All’inizio abbassarono i valori di sicurezza del colesterolo, da 300 a 280
e aumentarono le vendite delle statine.
Visto che il trucco funzionava lo portarono a 200, e le vendite aumentarono del 3.200 %.
Poi venne il momento di abbassare i valori delle pressione sanguigna
e gli antipertensivi raggiunsero fatturati miliardari.
Poi venne anche il momento per l’abbassamento dei valori nel diabete gestazionale.
E così continuarono per tante altre patologie degli adulti.
Ma alla fine il mercato si saturò.
Non sapevano più come fare per aumentare i loro fatturati miliardari
ma Henry Gadsden aveva fatto scuola e i suoi discepoli si erano evoluti.
Perché non vendiamo farmaci anche ai bambini sani ?
Ma come facciamo a fargli credere che un bambino sano
abbia bisogno di farmaci invece di un'alimentazione corretta
di stare all’aria aperta, evitare bibite gassate ed energizzanti
stare lontano dallo zucchero e dal latte etc... ?
SEMPLICE :
basta terrorizzarli sulla possibilità certa che si possano ammalare
così le persone impaurite e ignare, si faranno del male da sole
nella totale convinzione di essere nel giusto.
" Ma alcuni non ci crederanno mai, come pensi di gestire la cosa ? "
Ah ah ah !
gli diremo, che se non si vaccinano tutti, il vaccino non può funzionare.
" SEI UN GENIO "

CONFLITTO D’ INTERESSI
I valori di normalità
 vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori, professori ed esperti, detti panel
che si riuniscono in un simposio o un congresso.
Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme
e cioè la salute di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo
si baseranno sui parametri decisi da loro.
Per cui sarebbe molto importante sapere
se coloro che decideranno se siamo « sani » o « malati »
abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono farmaci.
Purtroppo li hanno sempre.


La conferenza dell'autore a Vittorio Veneto
13 Marzo 2017


E chi vuol capire capisca



La solitudine

La solitudine




sabato 4 settembre 2021

L'odore della paura

L'odore della paura

Lo sterminio di un mondo

Il martirio dei Catari che nessuno vuole ricordare


Testimonianza storica 
di un Medioevo tutt'altro che buio e immobile
come spesso viene rappresentato.

« I perseguitati non hanno sempre ragione
ma i persecutori hanno sempre torto »

Pierre Bayle - filosofo
1647-1706


« La Crociata è passata, Montségur è in rovina, ma tu sei vivo :
sei sopravvissuto, sei sfuggito al gran carnaio.
E sei a casa, tornato alla tua vita quotidiana. E cerchi di dimenticarli, qui giorni bui.
Ma quella sera è alla tua porta, che battono. La tua porta viene sfondata.
Ti prendono, ti trascinano, ti spingono.
Hai un bel gridare, protestare, dire che non hai fatto niente.
Ti portano nelle prigioni dell’Inquisizione.
Ogni sforzo di immaginazione è vano : la prigione, la miseria, la puzza.
Non quella degli escrementi, dei topi, della paglia marcia. No : la puzza della paura.
Perché si marcisce in dieci, in venti, in cinquanta per cella.
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