Miasma scientista salottiero
Il docente come deodorante
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Caro Fazio
me lo chiedo tutti i giorni come e cosa posso insegnare ai miei studenti
ma in questa lunga lista che potrei farle c’è qualcosa che ha un’importanza cruciale :
io posso ancora insegnare ai ragazzi
che esiste un limite invalicabile alla sterile sopravvivenza fisica del corpo
garantita da un lavoro e uno stipendio
che si chiama integrità morale, dignità personale, coerenza, giustizia, cultura
libertà di pensiero, pacificazione della coscienza, in una sola parola ANIMA.
Quella non si può vendere e non si può comprare.
Ma capisco che per un marchettaro e un venditore di fumo come lei
tutto questo fervore e questo impeto
che non hanno sostanza materiale e un valore economico immediatamente monetizzabile
risulteranno sempre incomprensibili.
L’esperimento poco scientifico e molto sociale di marketing e propaganda
che avete voluto testare sulla nostra pelle
avrà potuto anche attraversare la carne
ma non intaccherà mai neanche di striscio il nostro SPIRITO.
Quello è rimasto lindo e pulito come un fiore appena sbocciato
sia che appartenga a noi incorruttibili impenitenti
sia a chi abbia dovuto subire le torture e le angosce patite dai fratelli e dalle sorelle
che sono stati costretti a cedere alle minacce e ai ricatti.
E sarà proprio questo Spirito indomito di cui non avete alcun rispetto e alcuna contezza
la vostra più grande sconfitta e condanna.
E ora vada pure a riscuotere il suo lauto compenso di seminatore di odio
che se l’è proprio meritato
ed è l’unica cosa capace di concederle ancora una parvenza di vita e di umanità
in questo stravagante mondo al contrario.
Resti pure curvo su questa terra a contare i suoi soldi
che a tenere la testa alta e la schiena dritta ci pensiamo noi
che abbiamo lo sguardo incessantemente proiettato sul futuro e sul lontano orizzonte.
Fisso su quel giorno
in cui la purezza dello Spirito e la tempra dell’Anima
peseranno molto di più sulla bilancia di una conveniente carriera
una carta di credito illimitata e un conto corrente a tanti zeri.
Fine della lezione.
- prof. Piero Valerio -