Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON
Non è che Lorsignori e i loro delegati le cose non le dicono, ma lo fanno senza farti mai comprendere quale sia il loro VERO interesse.

domenica 2 novembre 2025

Corpi

Corpi


È difficile capire cosa ci portano via, morendo, coloro che abbiamo amato.
[…]
Mentre i corpi sono vivi, i nostri morti tessono per noi i ricordi,
ma questi ricordi non mi bastavano: mi mancavano i corpi !
La materialità del loro corpo, questa alterità assoluta, ecco cosa avevo perduto !
Quei corpi non popolavano più il mio paesaggio
[…]
Mi mancava di vederli, sentirne l’odore, udirli, qui, ora !
[…]
I miei morti avevano avuto un corpo, ora non l’avevano più, era questo il punto,
quei corpi unici ora mi mancavano totalmente.
Io che quand’erano vivi li avevo toccati così poco !
Io considerato così poco incline alle carezze, così poco fisico !
Adesso reclamavo il loro corpo !

- Daniel Pennac -
Storia di un corpo - Feltrinelli



De profundis

De profundis

Salmo 129

Dal profondo a te grido, o Signore - Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti - alla voce della mia supplica.
Se consideri le colpe, Signore, - Signore, chi ti può resistere ?
Ma con te è il perdono: - così avremo il tuo timore.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia, - attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore - più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora, - Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia - e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele - da tutte le sue colpe.
~ ~ ~ 
De profùndis clamàvi ad te, Dòmine; Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuae intendèntes in vocem deprecatiònis meae.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine, Dòmine, quis sustinèbit ?
Quia apud te propitiàtio est et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus, speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem, speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia, et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël ex òmnibus iniquitàtibus ejus.

Pier Paolo

PIER PAOLO
di EDUARDO DE FILIPPO

Non li toccate / quei diciotto sassi
che fanno aiuola
con a capo issata / la « spalliera » di Cristo.

I fiori / 
quando saranno secchi,
quelli toglieteli,
ma la « spalliera » / povera e sovrana,
e quei diciotto irregolari sassi,
messi a difesa / di una voce altissima,
non li togliete più.

Penserà il vento / a levigarli,
per addolcirne / gli angoli pungenti;
penserà il sole / a renderli cocenti,
arroventati / come il suo pensiero;
cadrà la pioggia / e li farà lucenti,
come la luce / delle sue parole;
penserà la « spalliera »
a darci ancora / la fede e la speranza
in Cristo povero.

[ 1975 ]

Una poesia di Eduardo per la morte di Pasolini

2 Novembre 1975

sabato 1 novembre 2025

1 Novembre - Festa di tutti i Santi

1 Novembre - Festa di tutti i Santi


Canto : Litanie dei Santi
Missionari comboniani
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_In latino : Festum omnium Sanctorum.

La canonizzazione ... il diventare santi ...
decreta che una persona defunta si trova ufficialmente in Paradiso.
Va oltre la beatificazione
perché ne permette la venerazione come santo. 
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NO ad Halloween ... SI a Holyween

Negli anni ’50
... proprio la sera prima di Ognissanti ...
in campagna e nei paesi
c’era l’usanza di mettere davanti alla porta di casa
... o in cima al viottolo che conduceva alla cascina ...
una zucca vuota con dentro un candela accesa.
 Oppure ... per chi abitava in un appartamento
si accendeva una candela davanti alle immagini dei propri cari defunti
raggruppate per l'occasione sul ripiano del comò.

Erano quelli ... tempi di sicura fede cattolica.

Gli adulti ... in particolare i nonni
ci raccontavano che quelle luci
servivano per indicare la strada di casa ai nostri parenti defunti
... i quali in quella circostanza ...
scendevano dal Cielo sulla Terra per farci visita.
E se non ricordo male
si metteva vicino alla zucca o alle candele anche qualcosa da mangiare
... visto mai ...
che la lunga strada percorsa avesse messo loro appetito.
Beata ingenuità infantile !

Questo
per ricordare le radici cattoliche di una usanza scippata
... come tante altre cose ...
spogliata della loro vera spiritualità
e rielaborata con una finta aurea yankee
per essere poi riproposta in chiave degenerata e blasfema.

E così oggi
Halloween non è più né la festa pre-cristiana dei celti
... tanto meno la ricorrenza cristiana di Ognissanti ...
ma solo un macabro carnevale
in cui si esaltano streghe ... demoni ... mostri
e altre orribili creature.

Noi però
non dobbiamo dimenticare che la notte dei santi e il giorno dei morti
hanno tutto un altro valore.
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“ Non vogliamo impedire ai ragazzi di divertirsi, ma identificare il pericolo.
Bisogna, però, essere avveduti,
trovare un equilibrio tra una educazione che eccede in divieti
e il lasciarsi offuscare dal grigio che fa sembrare tutto innocuo. "


- mons. Matteo Maria Zucchi -