Scrive Guénon :
« Dal momento che tutto ciò che è di
ordine esclusivamente umano
non può, proprio per tale ragione,
essere legittimamente qualificato
tradizionale,
non può esistere, per esempio,
una tradizione
filosofica, o una tradizione
scientifica,
nel senso moderno e profano della
parola;
né, ovviamente, può esistere una tradizione politica,
per lo meno
in luoghi dove manchi completamente
un’organizzazione tradizionale,
com’è il caso del mondo occidentale
attuale ».
E ancora :
« Fra tutte le cose più o meno
incoerenti che oggi si agitano e si urtano,
fra tutti i movimenti esteriori, di qualunque genere siano,
non è dunque assolutamente il caso,
dal punto di vista tradizionale o anche
semplicemente tradizionalistico,
di prender
partito, come si usa dire,
perché ciò significherebbe soltanto
lasciarsi ingannare,
e, considerato che in realtà
sono sempre le stesse influenze ad
esercitarsi dietro tutte queste cose,
intervenire nelle lotte volute da esse
e da esse invisibilmente dirette
equivarrebbe propriamente a fare il
loro gioco;
in queste condizioni, il semplice fatto
di prender partito
corrisponderebbe di per sé, per quanto
inconsciamente,
ad un atteggiamento veramente
antitradizionale. »
- R. Guénon -
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi
Adelphi, Milano 2010, pp.208 - 210
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Repetita iuvant
" ... sono sempre le stesse influenze ad esercitarsi dietro tutte queste cose,
intervenire nelle lotte volute da esse e da esse invisibilmente dirette
equivarrebbe propriamente a fare il loro gioco ... "