Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON

martedì 31 ottobre 2017

Influenze partitiche e affini


Scrive Guénon :

« Dal momento che tutto ciò che è di ordine esclusivamente umano
non può, proprio per tale ragione,
essere legittimamente qualificato tradizionale,
non può esistere, per esempio,
una tradizione filosofica, o una tradizione scientifica,
nel senso moderno e profano della parola;
né, ovviamente, può esistere una tradizione politica,
per lo meno
in luoghi dove manchi completamente un’organizzazione tradizionale,
com’è il caso del mondo occidentale attuale ».

 E ancora :

 « Fra tutte le cose più o meno incoerenti che oggi si agitano e si urtano,
fra tutti i movimenti esteriori, di qualunque genere siano,
non è dunque assolutamente il caso,
dal punto di vista tradizionale o anche semplicemente tradizionalistico,
di prender partito, come si usa dire,
perché ciò significherebbe soltanto lasciarsi ingannare,
e, considerato che in realtà
sono sempre le stesse influenze ad esercitarsi dietro tutte queste cose,
intervenire nelle lotte volute da esse e da esse invisibilmente dirette
equivarrebbe propriamente a fare il loro gioco;
in queste condizioni, il semplice fatto di prender partito
corrisponderebbe di per sé, per quanto inconsciamente,
ad un atteggiamento veramente antitradizionale. »

- R. Guénon -
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi
Adelphi, Milano 2010, pp.208 - 210
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Repetita iuvant

" ... sono sempre le stesse influenze ad esercitarsi dietro tutte queste cose,
intervenire nelle lotte volute da esse e da esse invisibilmente dirette
equivarrebbe propriamente a fare il loro gioco ... "



Traslochi e scaricabarile burocratici

È trascorso un anno esatto ieri dal disastro di Annone Brianza.
Erano le 17.22 di venerdì 28 ottobre 2016
quando il ponte sulla superstrada Milano-Lecco franò,
travolgendo senza possibilità di scampo il 68nne Claudio Bertini di Civate,
che se ne stava tranquillamente tornando a casa dal lavoro,
ignaro che da un momento all’altro
una montagna di cemento armato e ferro gli sarebbe franata addosso.
A distanza di 12 mesi dalla tragedia, le promesse di ricostruire ...
[...]
Anche il giorno dell’epilogo
nessuno
ha voluto assumersi la responsabilità di chiudere al transito l’infrastruttura
dalla quale, già da diverse ore, si staccavano calcinacci :
non gli agenti della Stradale, non i cantonieri di Anas,
non i tecnici dell’Amministrazione provinciale.
E in mezzo, tra l’inizio e la fine,
ci sono documenti andati perduti nel trasloco da un ufficio pubblico all’altro ...

domenica 29 ottobre 2017

Quinta lezione di ebraico


Quando la parola si farà corpo
e il corpo aprirà la bocca
e pronuncerà la parola che l'ha creato,
abbraccerò questo corpo
e lo adagerò al mio fianco.

- Hezi Leskli -

C'é digiuno e digiuno

Ovvero : la fame indotta e quella figurata

C'é il digiuno VERO costretto dalla FAME e dalla malattia ...
su cui molto ci sarebbe da fare più che argomentere

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... e quello ipocrita " a STAFFETTA " perché non muoia la riforma.
La qual cosa
non vuole essere una critica preconcetta alla riforma di riferimento
- sullo IUS SOLI la pensi ognuno come meglio crede -
quanto al metodo utilizzato per sostenerla.
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Siamo seri !



sabato 28 ottobre 2017

Conseguenze neoliberiste


Rifletti sulla regola non scritta del Libero Mercato :
“ Socialismo di Stato per i Ricchi, Capitalismo spietato per i poveri 
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Tratto da :
ER PRINCIPE RIVOLUZZIONARIO
Parla er cammeriere
[...]
IV
Pe' fa' 'sti fatti nun ce vonno mica
le mano lisce co' l'anelli d'oro,
ma le mano infocate dar lavoro
de la povera gente che fatica;
quele mano che cianno la vescica
pe' fa' un guadagno che nun è mai loro :
ecco chi tajerà la testa ar toro
senza che er mi' padrone je lo dica !
Saranno un giorno queli disgrazziati
che la faranno veramente, stanchi
d'esse rimasti sempre cojonati;
ma no li socialisti in guanti bianchi
che me fanno l'apostoli, invortati
ne le pellicce de tremila franchi !
- Trilussa -

Perché i veneti scalpitano

I veneti si sa son gran lavoratori.
E co' sti ciari de luna ...
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La forza delle idee : " Basta co' a qualità ! "



E va remengo Garibaldi !


venerdì 27 ottobre 2017

Dai binari al pulpito

Il 5° Vangelo

[...]
Una location inusuale per la sua propaganda politica,
dal sapore di predica vista la scenografia.
Tra altare e crocifisso, ha raccontato il suo tour sui binari italiani...
[...]
Nulla di dissacrante ma certamente uno sgarbo nei confronti delle istituzioni religiose.
[...]
" Non sapevo nemmeno io che arrivava, e sono il parroco ... "



giovedì 26 ottobre 2017

Ozio, lavoro e dignità

Ozio, lavoro e dignità

Sulla " glorificazione " del lavoro

È di moda, nella nostra epoca, esaltare il lavoro,
quale che sia e in qualunque modo lo si compia,
come se avesse un valore eminente di per sé
e indipendentemente da ogni considerazione d’altro ordine;
è il soggetto d’innumerevoli declamazioni tanto vuote quanto pompose,
non solo nel mondo profano, ma anche, cosa ben più grave,
nelle organizzazioni iniziatiche rimaste in Occidente.

È facile capire che questo modo di considerare le cose si riallaccia direttamente
all’esagerato bisogno d’azione caratteristico degli Occidentali moderni;
infatti, il lavoro,  almeno quando lo si considera in questo modo,
evidentemente altro non è che una forma dell’azione,
e una forma alla quale, d’altra parte, il pregiudizio moralista
 esorta ad attribuire un’importanza ancora maggiore a qualsiasi altra,
essendo quella che meglio si presta
a essere presentata in veste di “ dovere ” per l’uomo
e tale da contribuire ad assicurare la sua “ dignità

Il più delle volte a ciò si aggiunge un’intenzione nettamente antitradizionale,
quella di disprezzare la contemplazione, che si finge d’assimilare all’ “ ozio ”,
mentre, al contrario,
essa è in realtà l’attività più elevata che si possa concepire,
 e d’altronde l’azione separata dalla contemplazione
non può essere che cieca e disordinata.

Tutto ciò si spiega fin troppo facilmente da parte d’uomini
che dichiarano, senza dubbio sinceramente, che
« la loro felicità consiste proprio nell’azione »
noi diremmo volentieri nell’agitazione,
giacché, quando l’azione è presa così come fine a se stessa,
quali che siano i pretesti “ moralisti ” invocati per giustificarla,
essa non è davvero niente più di quello.

Contrariamente a quel che pensano i moderni, un lavoro qualsiasi,
compiuto indistintamente da chiunque, e unicamente per il piacere d’agire
o per la necessità di “ guadagnarsi la vita ”,
non merita per niente d’essere esaltato,
e pure non può essere considerato che come una cosa anormale,
opposta all’ordine che dovrebbe reggere le istituzioni umane,
al punto che, nelle condizioni della nostra epoca,
arriva troppo sovente ad assumere un carattere che si potrebbe,
senza esagerazione alcuna, qualificare come “ infra-umano ”.

Quel che i nostri contemporanei sembrano ignorare completamente,
è che un lavoro non ha reale valore
se non quando è conforme alla natura stessa dell’essere che lo compie,
se ne risulta in modo diciamo spontaneo e necessario,
sì da essere per tale natura il mezzo per realizzarsi il più perfettamente possibile.
Ecco, in definitiva, la nozione stessa di swadarma,
che è il vero fondamento dell’istituzione delle caste,
e sulla quale abbiamo sufficientemente insistito in tante altre occasioni
da poterci accontentare di ricordarla senza dilungarci oltre.
[...]
- René Guenon -
Initiation et Réalisation spirituelle
Éditions Traditionnelles
Paris, 1952, cap. X.

mercoledì 25 ottobre 2017

Parabole bancarie e dintorni

Parole bancarie e dintorni 

Questo paese lo stanno suicidando con l’alacre aiuto di una massa di ignavi
e di una sedicente élite intellettuale
completamente pervertita, maschilista, egocentrica, narcisista patologica
e per di più “ ignorante ”.
[...]
Siamo in questa situazione
perché il paese è come inebetito, costernato, immobilizzato
di fronte all’ineluttabile violenza che sta subendo, incredulo,
in quell’attimo della vittima che immobilizzata dalla paura
 deve ancora realizzare e capire quel che le sta succedendo,
prima ancora di pensare a come farcela
a scampare alla morte sicura che le si prospetta per soffocamento,
se non reagisce.

Solo che in questo caso la vittima, il paese,
è già stata tramortita e inebetita dai potenti narcotici che sono i media,
è sfiduciata nella magistratura che ha già dimostrato più volte la parte da cui sta,
non crede alla difesa militare o quant’altro,
venduta ai padroni,
 ha capito che la politica è un teatrino con tanti limiti
in cui stragoverna la tecnocrazia paracadutata dai vertici mondiali
e, circondata da falsi amici, non si fida più di nessuno
tranne poi andarsi a mettere nelle mani dei vari pifferai magici
o a ficcarsi in progetti sbilenchi di guru prezzolati.



Indiani e 7° cavalleria

Indiani e 7° cavalleria

Preghiera del cacciatore " indiano " al cervo ucciso

Mi dispiace di averti dovuto uccidere,
piccolo fratello.
Ma io ho bisogno della tua carne,
perché i miei figli, soffrono la fame.
Perdonami, piccolo fratello.
Io voglio onorare il tuo coraggio, la tua forza
e la tua bellezza - guarda !
Io appendo le tue corna a questo albero;
ogni volta che vi passerò davanti,
penserò a te
e renderò onore al tuo spirito.
Mi dispiace di averti dovuto uccidere;
perdonami, piccolo fratello.
Guarda, in tua memoria
io fumo la pipa,
io brucio questo tabacco.

- Tatanga Mani -

E chi vuol capire capisca

martedì 24 ottobre 2017

Solo casualità o cos'altro ?

Solo casualità o cos'altro ?

Soltanto la disponibilità
a compiere un passo indietro rispetto le percezioni del proprio Ego
... e conseguente attivazione di un'ampia apertura mentale ...
può creare la condizione per poter discernere
che i vari ambienti e le circostanze della Vita
stanno seguendo dei copioni tra loro assolutamente concordanti.

Ma ... attenzione :
se ne può trattare solo per ricerca personale e studi seri
non per semplice credulità di un " sentito dire " 
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Causa - effetto e Sincronicità

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Esteriorizzazione catalitica


" La causalità è solo un principio,
e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali,
perché lo spirito vive ugualmente di fini. "

- Carl Gustav Jung -

" Sì sto bene, anche se dormo male
e c'è un sogno apocalittico che mi tormenta ... "

( Il " messaggio inconscio " riguardante l'imminente 2a Guerra mondiale )


Scene tratte dal film : A Dangerous Method

lunedì 23 ottobre 2017

Vacanze romane

Anni meravigliosi per la musica e tutto ciò che ci attorniava.
Semplicità e rispetto per il prossimo.
E quanta educazione e dignità nelle persone.

Scintille di vitalità perse per strada ?





sabato 21 ottobre 2017

Le macchine imparano giocando

Le macchine imparano giocando

Algoritmi di apprendimento

Fino a quando l'uomo " servirà " alla Tecnologia ?

[...]
Uno degli obiettivi dell'intelligenza artificiale
è quella di creare un algoritmo che riesca ad imparare, partendo da una tabula rasa,
quelle abilità ' sovraumane ' da mettere in pratica in settori ricchi di sfide
- si legge nell'abstract dello studio -
Recentemente, AlphaGo è diventato il primo programma
in grado di battere il campione mondiale del gioco Go. "

La versione aggiornata, chiamata AlphaGo Zero e al centro della ricerca,
è risultata essere più abile della sua versione precedente,
che aveva avuto bisogno della spinta dell'essere umano per imparare alcuni compiti. 

Approfondimento...
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E siamo solo all'inizio.

Ecco la " fantascienza " che prefigura la realtà " in fieri "

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Punctum contra punctum

[...]
La mentalità attualmente considerata l'unica valida è quella razionale,
basata su processi precisi, consequenziali, misurabili, dimostrabili.
Attitudine che corrisponde a una visione del mondo materialistica, quantitativa,
legata solo alla concretezza e alla letteralità dell'interpretazione,
priva di ogni prospettiva metafisica.
Una razionalità pratica, che non riesce a andare oltre l'orizzonte della materia
e che si sviluppa nel calcolo, nella misurazione, nella quantificazione,
per poi trovare compimento nelle moderne scienze economiche, finanziarie,
meccaniche, informatiche, tecnologiche.
Oggi domina la ragione,
termine che deriva dal latino ratio e che indicava in origine il conto,
la somma, la misura, ma anche l'interesse, l'affare, il guadagno,
l'atto del pensare che ha come riferimento le cose profane,
i calcoli matematici, i problemi materiali, economici.
A essa si contrappone l'intelletto, facoltà profondamente diversa
che si basa su una comprensione diretta e immediata del trascendente
e che permette, escludendo il ragionamento logico,
di intendere un'altra dimensione e altri significati,
diversi da quelli puramente materiali.



giovedì 19 ottobre 2017

L'anima e la scrittura manuale in corsivo

L'anima e la scrittura manuale in corsivo

La scrittura manuale
è legata intimamente alla propria personalità.
Questo il motivo per cui
è quasi impossibile imitare la calligrafia di un altro.
Buona regola
è quella di imparare ad affiancarla all'uso indiscriminato della tastiera.
Significherà pur qualcosa
che la scrittura in corsivo sia nata in Italia durante il Rinascimento
... ovvero ...
nel periodo culturale e umanistico più fecondo della storia europea !
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[...]
I bambini usano le mani molto meno di cinquant'anni fa
e allo stesso tempo familiarizzano con le tecnologie digitali troppo presto,
con conseguenze davvero preoccupanti :
« L'azienda specializzata in ricerche su internet AGI/AVG 
ha dimostrato che i bambini di oggi sono in grado di scrivere al PC,
navigare su internet, utilizzare il cellulare,
ma non sanno allacciarsi le scarpe in autonomia ( solo l'11% lo sa fare )
o andare in bicicletta ».
Davanti all'allargarsi del fenomeno della disgrafia,
alcuni chiamano in causa alterazioni genetiche,
invece Irene Bertoglio e Giuseppe Rescaldina sostengono
« la teoria della mancanza di un giusto training formativo
atto ad instaurare nei bimbi l'acquisizione della manualità fine »,
e puntano il dito sull'invadenza delle tecnologie digitali come fattore negativo,
appoggiandosi a parecchi studi scientifici sulla questione.
[...]

(...) il presidente onorario dell'Accademia della Crusca Francesco Sabatini ...

(...) Insomma, la recente e dilagante tendenza
a preferire precocemente la tastiera e a non curare le forme della grafia personale
ci fa perdere una parte notevole degli effetti
che l'antichissima pratica tattile-cognitiva della mano e delle dita
- in mille altre attività prima della scrittura vera e propria e per secoli accanto a questa -
ha prodotto filogeneticamente sviluppando funzioni pregiate del cervello ! »
[...]

( il francescano padre Girolamo Maria Moretti, 1879 -1963
è stato l'iniziatore della grafologia in Italia )
nel suo manifesto per il lancio della Campagna per la valorizzazione della scrittura a mano :
« La scrittura a mano corsiva stimola a : migliorare la capacità di lettura e di calcolo;
potenziare la capacità di attenzione e di apprendimento;
imparare l'autodisciplina e la concentrazione;
allenare la memoria e accrescere la fiducia in se stessi;
favorire il pensiero critico;
costruire buone relazioni comunicando le proprie idee;
esprimere la creatività individuale
ed uscire dall'anonimato incoraggiando l'originalità individuale »

Approfondimento...

- Irene Bertoglio • Giuseppe Rescaldina -


mercoledì 18 ottobre 2017

Accadde la sera di una Estate lontana

Accadde la sera di una Estate lontana



Serata calda e rilassata di un’Estate ormai inoltrata.
L’aria è inaspettatamente così tersa
da far sembrar magnetica la Luna e magiche le stelle.

Giunto verso la fine dell’ampio lungomare rischiarato da vecchi lampioni
a passi lenti prima e poi seduto sopra una panchina
mi rilasso seguendo con lo sguardo il profilo dei monti
che si stagliano nel cielo notturno sulla sponda opposta della baia.
Brillano le luci dei paesi adagiati lungo i fianchi delle colline vicine
facendo da contrappunto terrestre alle luci che scintillano in cielo.

Soltanto la carezza dello sciabordio della vicina risacca
s’insinua nella mente a fare confidenza con i pensieri.

Simile a un presentimento innato (?)
d’un tratto un brivido leggero avvertito lungo tutto il dorso
si spande sinuosamente sino a penetrare ... l’anima (?)
Il Tempo pare rallentare
per poi fermarsi su quel mio quieto e lento ... realizzare.

Nell’aria impalpabile e tersa
la diafana presenza sembra fluttuare nella mia direzione.

Limpido e lucente
uno sguardo e un sorriso conosciuto mi compenetra a fondo
mentre la sua voce muta mi accelera i battiti del cuore.
Come per incanto tutto ciò che mi circonda sembra svanire.

Sta lì a pochi passi … proprio davanti a me.
Sorge l’impulso di allungare il braccio e di toccarla. 
La mano e l’intelletto attento sono pronti.

Faccio per alzarmi.

Una brezza leggera spira improvvisa
mentre nel fondo degli occhi  si dispiega il riflesso evanescente di un battito.

D'ali ?
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Nelle belle e terse serate sollevo spesso lo sguardo verso il cielo notturno.
Sta sempre lì la notte con le sue fiammelle.

Nel Grande Carro la cerco ogni volta la piccola stella 
per poi indugiare in quella sensazione che percepisco ogni volta così bella.

E immancabilmente
come una carezza riaffiora  nel cuore un delicato ricordo.

Lo straniero

Anni meravigliosi per la musica e tutto ciò che ci attorniava.
Semplicità e rispetto per il prossimo.
E quanta educazione e dignità nelle persone.

Scintille di vitalità perse per strada ?



domenica 15 ottobre 2017

Monsignor Vescovo di Digne

Monsignor vescovo di Digne

Ciò che credeva


Non cercheremo di sondare monsignor vescovo di Digne
sotto il punto di vista dell'ortodossìa;
davanti a una anima simile, non proviamo altro sentimento che non sia rispetto.
La coscienza del giusto dev'essere creduta sulla parola.
 Del resto, date certe nature,
noi ammettiamo il possibile sviluppo di tutte le bellezze della virtù umana
in una fede diversa dalla nostra.

Che pensava egli del tal dogma e del tal mistero ?
Questi segreti del profondo della coscienza
sono noti solo alla tomba, in cui le anime entrano nude;
siamo certi, che mai le difficoltà della fede si risolvevano per lui in ipocrisia.
Il diamante non può imputridire, ed egli credeva più che poteva.
 « Credo in Patrem, » esclamava spesso.
Del resto, attingeva nelle opere buone
quel tanto di soddisfazione che basta alla coscienza e che vi dice :
« Tu sei con Dio »
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