Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON

venerdì 31 agosto 2018

Il guerriero e il monaco

Inferno e Paradiso

Un guerriero, stanco della propria vita violenta
avendo visto un monaco intento a meditare sul ciglio della strada,
gli domanda che cosa siano il paradiso e l'inferno.

Il monaco non risponde 
e il guerriero continua a porre la stessa domanda
sempre più adirato da quel  silenzio, fino a quando il monaco con decisione
gli dice che non ha nessuna intenzione di parlare con chi non può capire.

Il guerriero, fuori di sé dalla rabbia, estrae la spada
e sta per uccidere il monaco che, guardandolo negli occhi, dice :
Ecco, questo è l'inferno ”.

Il guerriero è colpito
e in quell'istante, mentre percepisce il senso profondo di quelle parole,
il monaco continua :
E questo è il Paradiso ”.


La coscienza delle proprie emozioni
è il primo passo verso il cambiamento e verso la guarigione.

venerdì 24 agosto 2018

Le stelle nel lago

Sensazioni e immagini di un mattino di mezza Estate

Uscendo all’alba
Tutto è ancora silenzioso nell’alba inoltrata che avanza sempre più spedita.
Una brezza appena accennata smuove dal torpore il filare di pioppi
che nel pomeriggio assolato faranno ombra alle case affacciate sul lago.
Sulla sponda opposta … le colline con i loro boschi silenziosi e severi
mescolano gli echi profondi che a loro appartengono
con il calore e la luce che diventa sempre più luminosa.
.
Camminando verso il lago
Guardo in alto verso il cielo
oggi così terso e azzurro da sembrare un paradiso vuoto che attende.
E mi pare persino più grande … il sole che inizia a riversare i suoi raggi.
Osserva tutto dall’alto
gettando uno sguardo scintillante tra gli angoli più nascosti dei giardini
assaporando senza fretta la rugiada mattutina che ancora riposa sull’erba.
Camminando lentamente sul lungolago ancora per poco deserto
sento la pace della mente calare dai veli di questo mattino.
L’intento è di farla durare fino a quando i grilli inizieranno a cantare.

Sulla panchina
Restando all’ombra … accomodato sulla panca di legno
pian piano avverto l’atmosfera farsi languida.
Mi soffermo a lungo ad ascoltare l’acqua sciabordare sulla riva
con suoni bassi cadenzati.
I piedi volutamente nudi appoggiati sul tappeto erboso
mi trasmettono la freschezza che il prato conserva
non essendo ancora contaminato dalla calda carezza del sole.
Tra il fruscio discreto dei rami percepisco il respiro della brezza
che unisce al suo alito quello dell’erba e dei fiori.

Dal parapetto
Mi sporgo a guardare
e vedo me stesso riflesso nello specchio della verità
dove dimorano sogni e ricordi.
Bisogna rinunciare allo sguardo degli occhi per vedere tutto da dentro.

Rincasando
Apprezzando in un bar il sapore e il buon profumo di un caffè
sento ancora lo stridulo garrito dei gabbiani
che veleggiano liberi sul grande specchio d'acqua
dove la fine di un cielo intravisto si unisce col suo fondo.

È lì che nelle prossime notti ... fragili stelle bianche rifratte
si muoveranno lentamente
scortando i pensieri che ho messo all’ancora.

Scrivere sotto il solleone d'Agosto

È consigliabile farlo sotto un ombrellone aperto

Da TopNews LA STAMPA Pag 1 - 24 Agosto 2018

" Salvini ha concluso una convulsa giornata di scontro "
...
" C'é dentro un passaggio di toni "
...
" il NO del vice-premier si erge contro la magistratura "
...
" Ma la critica alla democrazia rappresentativa
per questa coalizione ha molto poco della dichiarazione ideologica
è piuttosto un'efficace arma pratica "
...
" Agli occhi dell'opinione pubblica "
( quel papà che fa tanto luogo comune )

etc ... etc ... etc ...




Ciò che veramente si avvicina alla realtà del mondo si divide in due categorie :
cose che possono essere corroborate dalla realtà obiettiva assieme al linguaggio,
oppure cose che non potremo mai esprimere in nessun modo.
- Ludwig Wittgenstein -

mercoledì 22 agosto 2018

Consapevolezza velata

Consapevolezza velata

Dicono che esiste un " velo " che avvolge tutto.

È quando realizzi che quel detto è veritiero
che ti rendi conto di avere trascorso buona parte della vita a fissarlo incantato
e che quel tempo è passato troppo in fretta.

Per guardarne l'oltre bisogna però compromettersi.
E a volte costa caro.

Ti chiedi se ne vale la pena ?
Riflettici bene.

" Felix qui potuit rerum cognoscere causas "

- Virgilio -
Georgiche II 489

Magari felice ... non proprio.
Consapevole ... sicuramente.

martedì 21 agosto 2018

Recitare bene la parte

La vita è un viaggio

Seneca ha paragonato la vita a una rappresentazione teatrale
della quale non ha importanza la durata quanto il modo come è eseguita.
 Non importa vivere molto, ma vivere bene ” dice.

Ogni buon attore è tale se è capace di impersonare, di volta in volta, molti personaggi,
così da far bene la parte di ciascuno di essi, quella del cameriere come quella del generale,
del servo come del padrone, e così via.

E’ molto utile, nell’esistenza umana, quando è penosa,
agire come se la situazione fosse diversa da quella che è.
 L’esistenza, infatti, è come una bella o brutta commedia che lo Spirito, prima d’incarnarsi,
si prefigge di recitare per assumere esperienze nella materia.

Chi sa questo, cerca di far bene la parte in cui viene a trovarsi sulla Terra.
L’importante è di acquisire quelle virtus
che gli saranno necessarie per il prosieguo del cammino nella sua evoluzione.
La prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza
sono i quattro cardini sui quali poggiare la propria vita
che quando sarà del tutto permeata dall’Amore
avrà raggiunto lo scopo della sua esperienza terrestre.

L’imperatore Augusto, vicino all’ultima ora, si rivolse ai presenti e disse loro :
" Ho recitato bene la  mia parte ?
Certamente egli aveva la visione della vita che soltanto un saggio può avere.

 GUARDA ALLO SCOPO

Una vita senza ideali è come  un viaggio senza mèta.
Chi vive alla giornata, vive da èbete, nella dimensione meschina della banalità quotidiana.
Ma non si può vivere lasciando alle cose esterne di disporre di noi come oggetti in loro balìa.
Molti guai, dolori e difficoltà
servono a svegliare i dormienti che si sono adagiati nell’inerzia e nell’ignavia.
C’è chi si sveglia soltanto quando è toccato dal dolore.
Allora comincia a chiedersi i perché, a interrogarsi, a guardarsi intorno.

E’ dopo un dolore maturato che comincia per molti la vera vita consapevole.

Guarda allo scopo della tua vita : esso ti darà energia e forza.
La nave in navigazione che ha una mèta tende, con la forza dei suoi motori,
diritta verso l’obiettivo da raggiungere,
mentre quella senza mèta vaga secondo le onde mutevoli che l’agitano.

Indicate un punto da raggiungere a un errabondo, e lo farete camminare diritto e veloce;
segnate una mèta a un uomo curvo, depresso, e lo raddrizzerete;
date uno scopo a uno sfiduciato : lo avrete salvato.

La vita è un viaggio, un mezzo per un fine più grande, una mèta da conquistare.
Chi scambia il mezzo con il fine corre verso il nulla,
passa la vita tormentata mentre s’illude di trovare qualcosa dove non c’è.

L’uomo si qualifica dall’idea che muove la sua vita.
Così per conoscere un uomo basta, talvolta, conoscere quello ch’egli persegue,
le sue aspirazioni, le cose per le quali s’interessa e per le quali mostra attaccamento.
I grandi ideali sono degli uomini elevati, mentre l’uomo meschino persegue scopi meschini,
si riflette sulle cose che ama, in essi si specchia e si guarda.

Ai primi gradini dell’evoluzione cerca soltanto il proprio bene personale.
Mentre sale,
si sposta gradualmente dal piano dell’egoismo personale verso il piano universale.
Tutta la fatica del cammino umano
si può sintetizzare in questo muoversi e spostarsi di piano in piano :
è crisi di crescenza che comporta adattamento, travaglio, dolore e sofferenza.

Le idee che muovono l’uomo variano secondo la sua capacità di vedere.
Man mano che progredisce, la maturazione induce a guardare orizzonti più vasti.
I valori mutano e le cose tutte acquistano altro aspetto e valore.

Chi opera, mosso da motivi più elevati, spinto da ideali superiori,
ha compreso il vuoto delle cose effimere, ma è pervenuto a quel punto
dopo avere sperimentato personalmente l’insufficienza dei moventi inferiori.
C’è chi ha scritto
che sarebbe desiderabile che ogni uomo scrivesse in anticipo il proprio epitaffio,
il più semplice e il più laudativo del mondo,
ma che impiegasse tutta la propria vita a meritarlo.

Combatti serenamente la tua battaglia della vita.
Và verso il tuo ideale come il ferro attratto dalla calamita.
Superando ciò che ti ostacola, non ti arrecherà dolore.
Per l’ideale, ogni sacrificio si trasforma in gioia.
Se ti affliggi, perdi energie a tuo danno.
Le energie devono rimanere integre per superare ogni prova.
Lottando, devi rimanere sereno nel tuo interno.

Concentra la tua azione per non disperderla in troppi campi.
Stabilito lo scopo, fissa i mezzi per raggiungerlo : un programma è necessario.
Sono come le tappe sulla strada da percorrere, per ogni anno, ogni mese, ogni giorno.

Eviterai dispersioni, impiegando utilmente il tempo, moltiplicandolo nella sua efficacia.
  
Tratto da : LO SCOPO E IL SIGNIFICATO DELLA VITA
di Amadeus Voldben

sabato 18 agosto 2018

Sogni venduti e massacri certi

Altro che privatizzare. Serve moralizzare.

[...]
Molti ormai cominciano a rimpiangere i tempi dell’IRI,
quando era lo Stato a gestire l’immenso patrimonio delle grandi infrastrutture del paese.
E molti si chiedono per quale ragione si dovrebbe continuare così.
Riflettendo in questi giorni sulle profetiche analisi del sociologo ungherese Karl Polanyi,
scritte nel 1944 e pubblicate nel volume “ La grande trasformazione ”,
 mi chiedo se il neoliberismo, con i suoi miti di libertà d’impresa,
competizione, privatizzazione, deregolamentazione,
sia compatibile con la democrazia in generale e con la Costituzione italiana in particolare.
La domanda non è originale
e la risposta in certa misura è scontata per chi frequenta la ricca letteratura al riguardo,
ma non credo sia inutile ripercorrere le ragioni per le quali
la risposta non può che essere negativa.
Da queste ragioni deve derivare infatti un giudizio storico e politico nettissimo
sulla classe dirigente che ci ha governato dagli anni ‘80 in poi
e la motivazione chiara a ribellarci ad uno stato di cose non più tollerabile.
Il neoliberismo ha fatto fortuna, anche nelle masse, equivocando sulla parola “ libertà ”.
Chi non è sensibile alle infinite promesse di una parola tanto pregnante ?
Chi non vorrebbe essere libero ? 
Il problema è però duplice: quale libertà ?
E la libertà di chi ?
[...]
Questo è l’imperdonabile tradimento della Costituzione e dei suoi valori
realizzato da una classe politica avida
e asservita a gruppi di potere nazionali e sovranazionali
che l’hanno telecomandata a danno nostro.
Il neoliberismo non è solo di una teoria economica,
ma di un modello complessivo di società,
sorretto da un poderoso e contraddittorio apparato ideologico,
incompatibile con la democrazia,
come sono incompatibili con la democrazia i monopoli privati di beni collettivi.
Il viadotto di Genova è un simbolo di ciò che deve finire in Italia e nel mondo
se vogliamo avere un futuro democratico.
La globalizzazione neoliberista, che esalta il libero mercato,
mentre mira a costituire monopoli e posizioni di forza,
sta mettendo in ginocchio interi popoli.
Povertà e disuguaglianza aumentano di giorno in giorno a livello globale.
Non è più accettabile mantenere in piedi privilegi feudali,
massacrando sogni e speranze di miliardi di persone.

____________________________________________________________

Se vero come si sostiene ... ed è vero 
che quando si tratta di vita o di morte
la politica cessa di essere un’arte e diventa un problema morale
bisogna constatare purtroppo che qui mancano entrambe.
Intendo sia la morale che l'arte.
_________________________________________________________________

La grande trasformazione


giovedì 16 agosto 2018

Crollo Genova

Revoca difficile causa assetti consolidati

[...]
Difficile stabilire se queste carenze del controllore
siano dovute solo alla tradizionale inerzia della pubblica amministrazione
o anche a collusioni (della politica e/o della dirigenza) con i controllati :
ci sono stati tanti episodi dubbi, ma non ne è mai stata sancita una rilevanza penale.
Sta di fatto che gli elementi in mano al ministero
al momento per disporre la revoca non sono molti,
tanto più che ad oggi Autostrade per l’Italia non ha riportato condanne
nemmeno per gli episodi controversi citati prima.
E per arrivare a una verità giudizialmente accertata su Genova ci vorranno anni.

Inoltre, è prevedibile che un eventuale provvedimento di revoca della concessione
verrà impugnato da Aspi, aprendo un contenzioso
che non potrà non essere lungo e combattuto data l’importanza della posta in palio.

In ogni caso, al momento è difficile dire di più : le inadempienze del gestore
vanno valutate alla luce delle convenzioni che regolano le concessioni loro affidate,
che sono segrete.
O, meglio, sono state rese pubbliche l’anno scorso dopo decenni di polemiche,
ma con importanti omissis.

___________________________________________________________________

[...]
La scadenza, dopo la convenzione firmata tra Anas e Autostrade nel 2007
è fissata al 2042.
Per rompere l'accordo deve verificarsi una " grave inadempienza ".
 Tale inadempienza può anche materializzarsi
con il " mancato mantenimento della funzionalità delle infrastrutture concesse
attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva delle stesse ",
si legge nel contratto.
A quel punto Anas potrebbe subentrare ad Autostrade pagando però una penale.
L'importo da versare dovrebbe corrispondere al " valore attuale netto
dei ricavi della gestione, prevedibile dalla data del provvedimento di decadenza
sino alla scadenza della concessione, al netto dei relativi oneri,
investimenti e imposte nel medesimo periodo ".
Il calcolo di fatto ammonta a circa 20 miliardi di euro.
Autostrade infatti ha fatto registrare nell'ultimo anno
un utile di un miliardo e 968 milioni.

_____________________________________________________________

E così ... al danno si aggiungerebbe la beffa.
In questa tragica vicenda si percepisce chiaramente
il fetore che emana dal marciume annidato nelle stanze del Potere.



mercoledì 15 agosto 2018

Crollo del ponte Morandi

Affari privati a rischio zero

Questo crollo
non è conseguenza di un " Ce lo chiede l'Europa "
In previsione avevamo già anticipato tutto " da soli "
Cosa ?
Collega i neuroni e unisci i pezzi del puzzle.

______________________________________________________________________
__
[...]
La costruzione delle autostrade italiane comincia nella seconda metà degli anni ’50
già in concessione ( ma ad aziende o istituzioni pubbliche )
[...]
Quasi due terzi della rete apparteneva allo Stato tramite l’IRI,
e l’IRI aveva bisogno di tutto l’ossigeno che poteva venirgli dalla Autostrade
(definita al tempo “ gallina dalle uova d’oro ”).
Il resto della rete, con la sola eccezione della Torino-Milano,
era di proprietà di Province e comuni e quindi anch’essa pubblica”.
Nel 1999-2000, poi, la privatizzazione ...
[...]
E così il governo concede ai concessionari tariffe adeguate a ripagare un investimento
che è già stato ripagato nei decenni precedenti
e gli chiede di fare investimenti in nuove infrastrutture che poi arrivano col contagocce.
Risultato : guadagni inauditi.
[...]
" ... se si applica la logica della tariffa-remunerazione
i pedaggi dovrebbero dunque essere drasticamente ridotti o azzerati ”.
Capito a cosa serve l’Authority indipendente
che il governo non ha voluto nell’ultima manovra ?
( 2011 )
 _______________________________________________________________

I R I
Istituto per la Ricostruzione Industriale
( Quando avevamo ancora la Sovranità monetaria ) 


Autostrade per l'Italia
Lo slogan :
" La passione di muovere il Paese "
_______________________________________

Rifletti sulla regola non scritta del Libero Mercato :
“ Socialismo di Stato per i Ricchi, Capitalismo spietato per i poveri ”
__________________________________________________________

Un pensiero turbato e commosso
 alle vittime



martedì 14 agosto 2018

Ripristino servizio militare

L'intento educativo

« Oggi, a 13 anni dalla sua sospensione,
si avverte la necessità di colmare un vuoto educativo
che sta toccando in maniera trasversale tutti gli ambiti della società,
dalla scuola alla famiglia, dalla Chiesa alla politica
- si legge in una nota diffusa dall'associazione che conta 400mila iscritti -
Si tratta di tornare a seminare nelle nuove generazioni
il senso della responsabilità verso quello che è il bene comune.
Chiediamo il ripristino di un periodo di servizio obbligatorio dei giovani
a favore della Patria »
Per Cesare Lavizzari, già vice presidente dell'Associazione Alpini,
« la naia tradizionale è superata dai tempi, ma con una ferma di 6-8 mesi
si potrebbero costituire battaglioni molto utili per emergenze, calamità naturali,ù
terremoti e vigilanza a monumenti e sedi istituzionali ».
Una leva insomma che avrebbe un alto valore formativo
capace di far capire che
« non esistono solo i diritti ma anche doveri e responsabilità ».


Come non essere d'accordo ?

Spaghettate e affini a nostro rischio

La questione glifosato

[...]
Una diatriba ancora aperta quella sul possibile legame tra il glifosato e il cancro.
Nel 2015 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa)
ha stabilito che il glifosato da solo “ non presenta potenziale genotossico 
e che “ nessuna prova di cancerogenicità è stata osservata nei ratti o nei topi ”.
Stando all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms (Iarc),
invece,
è stata constatata la presenza di “ prove evidenti ” di genotossicità
e
 “ evidenze sufficienti ” di cancerogenicità per gli animali.
 L’Efsa ha però riconosciuto
che “ il potenziale genotossico ” delle formulazioni a base di glifosato
 deve essere valutato e che 
la tossicità a lungo termine, la cancerogenicità, la tossicità riproduttiva
e il potenziale di interferenza endocrina delle formulazioni

 ” dovrebbero essere chiariti ”.

___________________________________________________+




Della serie ... la Scienza contro sé stessa


___________________________________________________________________________

Lo zampino dei Mercati ?

Si vocifera che tra i produttori di pasta più conosciuti
ci sia chi sostiene che senza l'utilizzo del glifosato
il costo della pasta sarebbe 10 volte più alto.
Si dice.
Ma a prescindere se vero o non vero
non sarebbe più corretto informare chiaramente noi consumatori
sui prodotti che acquistiamo
... da dove provengono le materie prime utilizzate ...
... dove, come e da chi sono state lavorate ...
e permettere A NOI di decidere
COSA mangiare e QUANTO spendere ?


venerdì 10 agosto 2018

Prigioniero

Ho nostalgia di gente del mio stampo

Non sono solo, lo so, son circondato da volti amici,
ma ho nostalgia di gente del mio stampo.
Questi vendono i nostri quadri ! ”
Oh beh, non mi riguardano,
mi sfiorano appena un lembo, ma non mi toccano.
È divenuta la mia vita una sola fiamma
che non trabocca dal focolare nel mio cuore,
o si nasconde sotto le ceneri per te.
Te ? ” Oh ! “ Te
è chi per primo giunge dalla stirpe dell’anima mia,
poiché ho nostalgia di gente del mio stampo.
E il volgo non mi tocca.
Ho nostalgia di gente del mio stampo
che sa e sente e respira il bello e l’arte.
Ansioso cerco congeneri di spirito.
E li trovo soltanto nelle ombre
Quando loro vengono, gonfi di potenza,
“ DAEMON ”, “ Quasi KALOUN ”.
Dice Coleridge
bellezza è soprattutto un “ richiamo dell’anima ”.
Sono loro che mi chiamano, turbinando nella nebbia dell’anima mia,
muovendosi verso di me, forti d’antica magia.
Eppure, ho nostalgia di gente del mio stampo.
E incontrare vorrei i miei consimili in carne ed ossa
portatori del segreto.
Tutti coloro che con rara mestizia
pur sprezzando il mondo, a tutti sono benigni.
Miei compagni, conosco la gloria di chi spazia libero,
ma voi per lo più vi nascondete come me,
solo di quando in quando avvampando per amore,
speranza, bellezza o potere,
tornando poi a covare nel dormiveglia;
e non ci sfiorano gli echi del mondo.
Oh, miei compagni :
da alcuni ci separano ari Vinacei e blu zaffiro
sotto gli strali d‟argento del sole e dalla spuma spezzata dalle prore;
altri sono accerchiati dai colli, dalle colline a oriente,
mentre noi qui siamo presi dall’umida pianura.
Non di meno l’anima mia canta “ Su ! ” e siamo uniti.
Sì tu, e tu, e TU,
e tutta la mia stirpe sempre cara all'abbraccio del mio petto,
poiché vi amo come il vento gli alberi
che ha cura dei petali e delle foglie e incita il canto fra i rami.
Che senza di lui, tremuli, sarebbero ombre mute
ove nessun uccello sussurrerebbe di come
Più oltre, oltre, oltre c’è …”

Ezra Pound – 1907

Libera parafrasi discorsiva personale e adattamento dell'originale