Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

martedì 30 aprile 2019

1992 : La virata europea

Dall'Umanesimo mediterraneo al Neoliberismo predatorio

L'inganno dell'adesione a un modello che non ci appartiene


" Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa e nel Mediterraneo :
perché l'Europa intera È nel Mediterraneo. "
- Aldo Moro -
( Sappiamo com'é andata a finire )
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" Se si vuole dare impulso al progetto mediterraneo
la Germania
sente di essere più interessata all'Europa centrale e orientale
e che tale contrapposizione
potrebbe diventare un fattore esplosivo all'interno dell'Unione Europea. "
- Angela Merkel -
( Lo stiamo riscontrando )



sabato 27 aprile 2019

L'alba del Transumanesimo e il tramonto dell'umanità

L'alba del Transumanesimo e il tramonto dell'umanità

Dal Pinocchio umanizzato a quello cibernetico


Sembrerebbe trattarsi di fantascienza. Eppure ...
anche questo fa parte del " capovolgimento " in atto
che vogliono giustificare come indispensabile al Progresso
utilizzando la manipolazione dissimulata
delle più moderne innovazioni tecnologiche e scientifiche.

Private di qualsiasi etica ... con tecniche condizionanti
tendono a snaturare l'Uomo della propria umanità
per renderlo sempre più simile ad una " macchina "
... e di conseguenza ...
manipolabile e controllabile più facilmente.
Marionette cibernetiche figlie del sogno prometeico di Lorsignori.
 Pinocchi umani da riconvertire in burattini
a mezzo Geppetti in camice bianco
e collaborazionisti disponibili profumatamente prezzolati.

Come lo stanno attuando ?
Con la Manipolazione sociale " dolce "
e passaggi strategici step by step overtoniani.   
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« Il Pinocchio di Collodi
è un miracolo letterario dalla profondità esoterica quasi intollerabile.
Un bambino che legga con tutto il cuore questo libro ne esce trasformato.
Diventa un’altra persona di cui non è lecito parlare »
- Elémire Zolla -
👇

mercoledì 24 aprile 2019

Troppa la perfezione

Dereliquerunt me fontem aquae vivae

E c'è chi ancora sostiene
che TUTTO possa essere solo il frutto del CASO


Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere
Genesi 2.1

Decadenza medioevale attualizzata

La crisi del '300 e quella in corso



Analogie storiche 
spiegate con una grande capacità divulgativa
da parte del prof. Alessandro Barbero.

C'è di che apprendere e meditare.

domenica 21 aprile 2019

Pasqua 2019

La resurrezione
dovrebbe essere la quintessenza di ogni fede sincera.
Speranza e non illusione
per scoprire il vero senso e valore della spiritualità
... ovvero ...
il respiro dell'anima.
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Ovunque l’occhio guardi
c’è nuova Vita attorno a noi.
I colori dipinti nell’aria
ricordano ai cuori che ne hanno bisogno
di continuare a cercare.

C’è Qualcuno nei cieli che ancora indugia per noi.

venerdì 19 aprile 2019

2019 : Venerdì santo

Il Cristo dei gitani

La saeta



Dijo una voz popular :
¿ Quién me presta una escalera, para subir al madero, 
para quitarle los clavos a Jesús el Nazareno

¡ Oh, la saeta, el cantar * al Cristo de los gitanos, 
siempre con sangre en las manos, * siempre por desenclavar ! 

¡ Cantar del pueblo andaluz, * que todas las primaveras anda
pidiendo escaleras para subir a la cruz ! 

¡ Cantar de la tierra mía * que echa flores 
al Jesús de la agonía, * y es la fe de mis mayores ! 

¡ Oh, no eres tú mi cantar ! 
¡ No puedo cantar ni quiero * a ese Jesús del madero, 
sino al que anduvo en el mar ! 

¡ Oh, no eres tú mi cantar ! 
¡ No puedo cantar ni quiero * a ese Jesús del madero, 
sino al que anduvo en el mar ! 


¡ Oh, no eres tú mi cantar ! 
¡ No puedo cantar ni quiero * a ese Jesús del madero, 
sino al que anduvo en el mar !
Oh, no eres tú mi cantar !

==============
- Joan Manuel Serrat -
===============

Una voce popolare ha detto : 
Chi mi presta una scala
per scalare il legno 
e rimuovere i chiodi a Gesù il Nazareno

Oh ! Il ritornello * è il cantare al Cristo dei gitani
con le mani sempre sporche di sangue, * sempre da schiodare !

Canto del popolo andaluso * che tutte le primavere
chiede scale per salire alla croce !

Canto della mia terra * che lancia fiori a Gesù agonizzante :
è questa la fede dei miei avi ! 

Oh ! non sei la mia canzone ! 
Non posso cantare, non voglio * al Gesù di quel legno
ma a quando camminava sull’acqua del mare !

Oh ! non sei la mia canzone ! 
Non posso cantare, non voglio * al Gesù di quel legno
ma a quando camminava sull’acqua del mare !

Oh ! non sei la mia canzone ! 
Non posso cantare, non voglio * al Gesù di quel legno
ma a quando camminava sull’acqua del mare !

Oh, non sei la mia canzone !

mercoledì 17 aprile 2019

Quando un amico se ne va

Quando un amico se ne va

Sevillanas del Adios



Prima

Algo se muere en el alma, cuando un amigo se va
Qualcosa muore nell'anima quando un amico se ne va …
cuando un amigo se va, algo se muere en el alma
cuando un amigo se va, algo se muere en el alma
cuando un amigo se va
.Quando un amico se ne va
Cuando un amigo se va
y va dejando una huella que no se puede borrar
y va dejando una huella que no se puede borrar.
lascia un'impronta che non si può cancellare …
No te vayas todavía no te vayas por favor
no te vayas todavía
Non te ne andare ancora, non te ne andare per favore
que hasta la guitarra mía llora cuando dice adios.
che persino la mia chitarra piange quando dice addio.

Seconda

Un pañuelo de silencio a la hora de partir
Un fazzoletto di silenzio al momento di partire …
a la hora de partir un pañuelo de silencio
a la hora de partir un pañuelo de silencio
a la hora de partir
al momento di partire
A la hora de partir
porque hay palabras que hieren y no se deben decir,
porque hay palabras que hieren y no se deben decir.
ci sono parole che feriscono e che non si devono dire …
No te vayas todavía, no te vayas por favor
Non te ne andare ancora, non te ne andare per favore
no te vayas todavía
que hasta la guitarra mía llora cuando dice adios.
che persino la mia chitarra piange quando dice addio.

Terza

El barco se hace pequeño cuando se aleja en el mar
La barca si fa piccola quando si allontana nel mare …
cuando se aleja en el mar el barco se hace pequeño
cuando se aleja en el mar el barco se hace pequeño
cuando se aleja en el mar.
Cuando se aleja en el mar
y cuando se va perdiendo que grande es la soledad
y cuando se va perdiendo que grande es la soledad
quando si perde che grande è la solitudine …
No te vayas todavía no te vayas por favor
Non te ne andare ancora, non te ne andare per favore
no te vayas todavía
que hasta la guitarra mía llora cuando dice adios.
che persino la mia chitarra piange quando dice addio

Quarta

Ese vacío que deja, el amigo que se va
Quel vuoto che lascia l'amico che se ne va …
El amigo que se va, ese vacío que deja
El amigo que se va, ese vacío que deja
El amigo que se va
El amigo que se va,
L'amico che se ne va
Es como un pozo sin fondo, que no se pueda llenar,
Es como un pozo sin fondo, que no se pueda llenar,
è come un pozzo senza fondo che non si può riempire …
No te vayas todavía no te vayas por favor
Non te ne andare ancora, non te ne andare per favore
no te vayas todavía
que hasta la guitarra mía llora cuando dice adios.
che persino la mia chitarra piange quando dice addio

martedì 16 aprile 2019

Incendio Notre-Dame

Quando un simbolo brucia

Si parla di casualità.
Ma a volte è anche la tragica " casualità "
a fare da ponte tra il Mistero insondabile e il mondo degli uomini.

Con la devastazione di un " simbolo " concreto
è " l'evento " stesso
che viene ad assumere a sua volta valore simbolico.
A volte come richiamo. A volte come profetico.

Non occorre alcuna disanima filosofica riguardo a ciò ch'è avvenuto.
Ciò che il simbolo rivela non transita dall'intelletto.
Riflettiamo comunque sui Mala tempora currunt


Contrappunto


« Ecco il luogo del mondo dove tutto diviene facile,
Il rimpianto, la partenza e anche l’avvenimento,
E l’addio temporaneo e la separazione,
Il solo angolo della terra ove tutto si fa docile […].
Ciò che dappertutto altrove è un’aspra lotta
E una lama da macello tesa alla gola,
Ciò che dappertutto altrove è la potatura e l’innesto
Qui non è che il fiore e il frutto del pesco […].
Ciò che dappertutto altrove è la noiosa abitudine
Seduta accanto al fuoco, le mani sotto il mento,
Ciò che dappertutto altrove è solitudine
Qui non è che un vivace e forte germoglio [… ] ».
« Ce ne han dette tante, 
Regina degli apostoli, 
Abbiamo perso il gusto dei discorsi
Non abbiamo più altari se non i vostri.
Non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice »
« Non domandiamo niente, 
rifugio del peccatore,
se non l’ultimo posto nel vostro purgatorio, 
per piangere a lungo sulla nostra povera storia,
e contemplare da lontano il vostro giovane splendore ».

- Charles Péguy -
1873-1914

domenica 14 aprile 2019

Coscienza cosmica

L'incandescenza della Vita


[...]
La moglie di Pilato cerca invano di salvarlo.
Avverte la silenziosa, calda incandescenza che è in Cristo in quei momenti.
E proprio su questo silenzioso splendore di fiducia
che va molto oltre la miserabile cattiveria umana
che in seguito si fonderà la forza silenziosa dei primi cristiani pacifici.
Continuerà a esistere fino al momento in cui queste righe vengono scritte :
nessuna manifestazione malvagia della peste umana
può colpire questa calda, intima incandescenza.
È lo splendore della Vita.
[...]
La tranquilla e silenziosa incandescenza della Vita vivente
non può venire distrutta con nessun mezzo.
È una fondamentale manifestazione dell'energia stessa che fa muovere l'universo.
Questo splendore lo si trova nel cielo notturno.
È il fremito silenzioso del cielo illuminato che vi porta a dimenticare i brutti scherzi.
È la tranquilla incandescenza degli organi sessuali delle lucciole.
Aleggia sulle chiome degli alberi all'alba e al tramonto
e lo si scopre negli occhi di un bambino fiducioso.
Lo si vede in un tubo di vetro nel quale è stato fatto il vuoto
e che l'aria ha caricato di energia vitale
e lo si può vedere nell'espressione di gratitudine
sul volto di un uomo ammalato dalla peste emozionale, il cui dolore avete sollevato.
È lo splendore che si nota di notte sulla superficie dell'oceano o sulla cima degli alberi.
Non c'è nulla che possa distruggere queste forza splendente e silenziosa.
Essa penetra ovunque e governa ogni movimento di ogni cellula dell'organismo vivente.
È ovunque e riempie tutto lo spazio che è stato svuotato dagli uomini inariditi.
È la causa dello splendore delle stelle e del loro ammiccare.
Lo splendore della pelle è per il vero medico un segno di salute
così come la mancanza è segno di malattia.
Quando si ha la febbre
lo splendore aumenta poiché esso combatte l'infezione mortale. 
È l'incandescenza della forza vitale che continua anche dopo la morte dell'organismo.
È l'incandescenza dell'anima, ma dopo la morte non rimane come « forma ».
Si disperde nell'infinito oceano cosmico, nel « Regno di Dio » da cui proviene.
[...]
La consapevolezza che questa Forza Vitale universale
e del retrostante universo che ne è colmo è, nell'uomo, indistruttibile
perché egli la sente."
[...]
- Wilhelm Reich -
L'Assasinio di Cristo
La peste emozionale dell'umanità
Sugar Editore
pg. 212-213




giovedì 11 aprile 2019

Memoria, percezione e attesa

Tutto è stato, È e sarà Presente

Ex aliquo procedit occulto cum ex futuro fit praesens,
et in aliquod recedit occultum cum ex praesenti fit praeteritum

- Agostino d'Ippona -
( 354 - 430 )
Confessioni - Cap. XI°
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Il Presente affiora da un Luogo occulto ... quando da Futuro si fa Presente
così come si ritrae in un Luogo occulto ... quando da Presente diviene Passato

Dunque il Tempo
è lo scorrere del Futuro verso il Passato
in cui il Presente " appare " ... emergendo dal Futuro
per poi scomparire ... quando diventa Passato.  

Non esiste né il Passato né il Futuro
e non è corretto dire 
che " i tempi " sono tre :
Passato, Presente, Futuro.


Sarebbe più corretto dire che " i tempi " sono tre in questo senso :
Presente di ciò che è Passato ...
Presente di ciò che è Presente ...
Presente di ciò che è Futuro ... .


E dove potrebbero trovarsi questi " tempi "
 se non nel " luogo " cui abbiamo dato nome " anima " ?

E se non lì ... dove ? ... considerato che
il Presente di ciò che è Passato è la memoria
il Presente di ciò che è Presente è la percezione
il Presente di ciò che è il Futuro è l’attesa.


mercoledì 10 aprile 2019

La fede dissacrata

Il drone e l'ostensorio 


Chiesa San Gerardo di Magela
Sorocaba - Brasile

Applausi. E lo spettacolo è servito.

Il " sacro "
trasformato in un'attrazione circense.

Sono azioni come queste
che gettano discredito sulla sacralità di una fede
... magari non accettata o condivisa ...
ma pur sempre da rispettare.

Che tristezza !

martedì 9 aprile 2019

A proposito di famiglie

Un profeta laico

Quando l'intelligenza "vede" oltre il proprio presente

Giorgio Gaber - 1991
Teatro Comunale di Pietrasanta

Altro che dibattiti e contestazioni sul Family Day.

Sapeva già cosa stava avvenendo e lo cantava in questa ballata.
Basta cambiare i nomi dei personaggi e delle trasmissioni citate
... adattandole all'attualità ...
e si comprenderà quanto la realtà sia ulteriormente degenerata.

È sufficiente un pizzico di ironia e il dono della sintesi
per fotografare " gli effetti " di una strategia pianificata.

Chi sta uccidendo la famiglia e non solo ?
E perché ?

Occorre studiare analizzare senza preconcetti le ideologie e i moti del '68
Quelle per intenderci del mito contestatario ed emancipativo
del VIETATO VIETARE

Ma agli " itaglioti " si sa ... questo fa peso e fatica

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.



Fortunatamente




E si nasce in famiglia, voluti o non voluti
nel migliore dei casi da genitori innamorati.
E si forma un gruppo chiuso dove siamo più protetti
col possesso un po' geloso degli amori e degli affetti.
All'inizio tutti emozionati, sopraffatti dalla meraviglia
ci si abitua a poco a poco a vivere in famiglia.
E si cresce in famiglia
tra i baci e le carezze che ti cullano il sonno
e le prime tue certezze.
E nella quiete di una vita racchiusa in poche stanze
si definiscono pian piano le prime fragili alleanze.
E il timore di equilibri incerti ti consiglia come comportarti
e c'è già l'ambiguità del gioco delle parti.
La famiglia è un espediente per amare e farsi amare
ti lascia certe impronte che non puoi più cancellare.
E si vive in famiglia in cerca di un'intesa
e con l'intima certezza di essere il centro della casa.
Ma arriva quasi all'improvviso, come un miracolo inatteso
quando ti senti più tranquillo, il lieto evento di un fratello.
Per nascondere lo smarrimento, per reprimere le gelosie
sei costretto ad inventar le prime ipocrisie.
La famiglia è il grande sogno di ogni coppia innamorata
ti lascia dentro un segno che ti resta per la vita.
E si soffre in famiglia,
col tempo aumentano i veleni le normali frustrazioni
e anche gli inganni più meschini.
Si impazzisce in famiglia fingendo di essere felici
si sprofonda e si affoga tra gli egoismi più feroci.
Per sfuggire ad una realtà grottesca metti in tasca una fotografia
e sei pronto ad abbandonare tutto e andare via.
La famiglia tanto amata è una morbida coperta
che ti lascia una ferita che rimane sempre aperta.
Ma all'improvviso gli occhi di una donna
e ritrovi quella meraviglia
che ti invoglia giustamente a farti una famiglia.

lunedì 8 aprile 2019

Un sogno trasformato in incubo

Incantatori cattedratici

Vista l'evoluzione degli eventi così pomposamente proclamati
... scartata l'incompetenza del relatore ...
resta solo una sempre sua possibile buonafede " camilliana " 
oppure ...
Tu che ne pensi ?
_______________________________________________________

" Si era detto :
Con questo si realizza l'Europa dei banchieri.
Questa è una sciocchezza terribile !
...
" Con questi cambiamenti
creeremo un'entità che è diversa dalla Nazione ...
che ha una forza di influenza nel mondo
che probabilmente non ha precedenti.
E lo stesso atto di rinuncia alla moneta nazionale non ha precedenti.
...
" Il senso di trasformare i Tempi ... "



A vent'anni di distanza ... riconsiderate oggi
queste parole contraddette dai fatti evidenti e sotto gli occhi di tutti
( quasi tutti perché c'è chi ancora continua beatamente a dormire )
non possono non suscitare
una più che giustificata reazione per altro civilmente contenuta.
Il consiglio è di ascoltare integralmente i 2 video
... come hanno fatto i protagonisti del commento a seguire ...
per poter avere la panoramica esaustiva delle tematiche trattate.
Ci vuole un po' di tempo certo ...



sabato 6 aprile 2019

I gigli della memoria

I gigli della memoria

Il silenzio di una città

Il ricordo in un video esaustivo di Benedetto Mercuri


C'era un dentro e c'è un fuori.
Dentro
c'erano 99 castelli 99 chiese 99 cannelle e 99 rintocchi di campana.
Fuori c'è il rumore di tutto il resto.

Questa è L'Aquila.
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Invito ai forestieri
Frasi riprese da cartelli sulle macerie

Venite all’Aquila.
Venite a vedere cosa fa male all’anima.
Venite a vedere le pietre che parlano e ancora gridano e sussurrano.
Erano frontoni, architravi, basamenti e capitelli.

Venite a vedere quelle finestre che hanno per muro il cielo
e che ancora resistono come una preghiera disperata.
Venite a sentire il silenzio dei vicoli
a vedere gli armadi che si intravvedono dietro i tramezzi crollati
e che continuano ciecamente a sorreggere l’inutile.

Venite a vedere quel caro piccolo disordine sparso un po’ dovunque 
dettagli di una vita
abbandonata in fretta un attimo prima che si spalancasse l’inferno.
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I Gigli della memoria, parole e pensieri

Il racconto del terremoto
nelle parole di chi l’ha conosciuto, sperimentato, incontrato, vissuto.