Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

lunedì 29 novembre 2021

Neoliberismo e pandemia

Neoliberismo e pandemia

2 facce della stessa medaglia


La sintesi degli argomenti esposti in questo dibattito di 40 minuti
si spera possa essere spunto per e punto di partenza
di riflessioni e ricerche indirizzate a realtà specifiche
che per loro natura richiedono profonde indagini ed analisi.


Umani difettati ma solo all'apparenza

Umani difettati ma solo all'apparenza


La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione.
Gente inconsapevole, gestita completamente.
Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli.
Chi non ha capito, non capirà mai.
Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta.
Casa vuol dire vivere e basta ?
Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione
mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita.
Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro.
C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani
che sono “ difetti di fabbricazione ” :
sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione.
Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri.

- Carlos Castaneda & Frank Karonte -



domenica 28 novembre 2021

UE : dalla tragedia si passa alla farsa

 UE : dalla tragedia si passa alla farsa

... la Commissione europea indica una serie di regole
che non solo cancellano convenzioni e parole usate da sempre
ma contraddicono il buon senso.
[...]
... non si può iniziare una conferenza
rivolgendosi al pubblico con la consueta espressione
« Signori e signore »
ma occorre utilizzare la formula neutra « cari colleghi.»
[...]
In nome dell'inclusività la Commissione europea arriva a cancellare il Natale
invitando a non utilizzare la frase
« il periodo natalizio può essere stressante »
ma dire
« il periodo delle vacanze può essere stressante
- - -
Per non parlare dei nomi propri di persona



40 parole per dire

40 parole per dire



L'arma del Marketing farmacologico

L'arma del Marketing farmacologico
4-1 : Come zittire l'ospite


Da un commento al video:
All'affermazione di Bassetti riguardo il paragone con i vaccini obbligatori
sarebbe interessante sentire la sua risposta sul perché con i classici vaccini
- per esempio quello contro il morbillo -
si diventa " veramente immuni " dallo stesso
e tantomeno contagiosi nei confronti degli altri
a differenza del vaccino Covid19 ?
 Questo dimostra che quest'ultimo non è un vaccino come gli altri
quindi il paragone non regge !
Ma poi
un confronto così meschino 4 contro 1 non si può vedere !
Un contraddittorio di norma si svolge in parità e nel merito, e cioè :
un virologo pro e l'altro contro che si esprimono secondo il loro scibile
e il conduttore deve restare imparziale.
Solo in questo modo gli ascoltatori si possono fare un'idea più chiara al riguardo.


Quando invece all'ospite
è concessa senza interruzioni provocatorie l'esposizione del proprio pensiero
che l'informazione diventi troppo comprensibile per chi ascolta.
E questo nuoce al Marketing in generale.

La pensi ognuno come meglio crede
... purché pensi di suo ...
fatto il giusto discernimento su ogni sentito dire.


Mutazione lessicale pandemica

Mutazione lessicale pandemica

2021

E fu così
che a seguito dei numerosi e accesi dibattiti tra esperti di ogni ramo
chiamati in causa per la narrazione di una pseudo-pandemia in atto
la definizione di un secolare ed alto concetto
fino a quel momento identificabile con la parola
SCIENZA
subì la mutazione lessicale che
... visti gli interessi in gioco ...
la trasformò in quella più consona di
$CIENZAH

sabato 27 novembre 2021

Ragnatele parentali pubbliche vesuviane

 Ragnatele parentali pubbliche vesuviane

Il ritorno della ragnatela dei parenti negli uffici pubblici campani


Contrappunto musicale


Grande Pino !


Trattato BiancoRossoVerdeBleu

 Trattato BiancoRossoVerdeBleu

Ogni trimestre un ministro francese parteciperà ai CdM italiani
e un ministro italiano alle riunioni di governo a Parigi.

Nel primo caso per dare ordini.


Nel secondo per riceverli.

Non passeranno eoni per avere riscontri al riguardo


giovedì 25 novembre 2021

Al di là del Bene e del Male

Al di là del Bene e del Male


È l'investigazione della realtà più profonda a rendere libero lo spirito.

Ma bisogna farlo
 senza farsi condizionare dall'amore in sé per la verità
... perché nei nostri pregiudizi ...
è ben radicata l'idea di credere che solo la verità più profonda
possa valere più della sua apparenza superficiale.



Misericordia e Buonismo vaccinale

Misericordia e Buonismo vaccinale

" Basta !
Non è possibile che per ogni affermazione scientifica
ci debba essere un'affermazione contro-scientifica.
Non è possibile ! Questa non è informazione ...
Non è un diritto, perché lei dice una serie di cretinate
che non ha il diritto di dire davanti a milioni di persone. ...
Lei si deve vergognare ! "
...
" Io l'unica violenza che ho visto negli ultimi mesi in Italia
è quella che esercitano le persone che seguono la signora.
Io ricevo quotidianamente minacce di morte, insulti ...
Lei rappresenta un gruppo di persone che evidentemente portano violenza."

- prof. Matteo Bassetti -

Prima delle tenebre

L'odio che dilaga e il dovere della resistenza


Contrappunto spirituale


La pensi ognuno come meglio crede

Purché pensi


mercoledì 24 novembre 2021

Dove

Dove

« Si ricorda che il vecchio Re, detentore del segreto del Graal
era paralizzato da una malattia misteriosa.

Non era del resto il solo a soffrire :
intorno a lui tutto cadeva in rovina, andava in disfacimento, il palazzo, le torri, i giardini;
gli animali non si moltiplicavano più, gli alberi non davano più frutti
le sorgenti si prosciugavano.
Numerosi medici avevano cercato di curare il Re Pescatore senza il minimo risultato.

Giorno e notte arrivavano cavalieri
e tutti cominciavano col domandare notizie circa la salute del Re.
Un unico cavaliere - povero, sconosciuto e perfino un po’ ridicolo
si permise di ignorare il cerimoniale e le buone maniere.
Il suo nome era Parsifal.

Senza tener conto del cerimoniale di corte si diresse direttamente verso il Re
e senza alcun preambolo gli chiese : " Dov’è il Graal ? "
In quell’istante tutto si trasforma :
il Re si alza dal suo letto di sofferenza, l’acqua riprende a scorrere nei fiumi e nelle fontane
la vegetazione rinasce, il castello è miracolosamente restaurato.

Le poche parole pronunciate da Parsifal erano bastate per rigenerare la natura tutta.
Quelle poche parole, tuttavia, costituivano la questione centrale
l’unico problema che poteva interessare non soltanto il Re Pescatore, ma l’intero Cosmo :
dove si trovava il reale per eccellenza, il sacro, il Centro della vita e la fonte dell’immortalità ?
Dove si trovava il Santo Graal ?

Nessuno, prima di Parsifal, aveva pensato a formulare questa domanda centrale
e il mondo periva a causa di tale indifferenza metafisica e religiosa
a causa di tale mancanza d’immaginazione e assenza del desiderio del reale.

Questo piccolo dettaglio di un grandioso mito europeo
ci rivela almeno un lato trascurato del simbolismo del Centro :
non solo esiste un’intima solidarietà tra la vita universale e la salvezza dell’uomo
ma basta porsi il problema della salvezza, basta porsi il problema centrale
ovvero il problema, perché la vita cosmica si rigeneri in perpetuo.

Ché spesso la morte
non è che il risultato della nostra indifferenza di fronte all’immortalità.»

- Mircea Eliade -
Immagini e Simboli



lunedì 22 novembre 2021

Giocare o indottrinare ?

 Giocare o indottrinare ?



La pensi ognuno come meglio crede


Purché pensi

Voi non avete idea

Voi non avete idea


« Apriremo scuole nei boschi e biblioteche nei prati.
 Guarderemo insieme l’alba e il tramonto tenendoci per mano.
Respireremo liberi l’aria di vetta, pura e tagliente.

Leggeremo libri e inventeremo fiabe. Faremo girotondi cantando nel vento.
Non domerete mai il nostro spirito, non ingabbierete mai la nostra libertà.
Perché noi abbiamo qualcosa che voi non avete, e non avrete mai.

Noi sappiamo ancora incantarci di fronte alla bellezza struggente della vita.
Sappiamo camminare piano, per non fare rumore. Rimanere fermi, per non disturbare.
Costruire con le mani immerse nella terra e gli occhi rivolti al cielo.

Il nostro unico dio è lo stupore.
Sappiamo trovare l’infinito riflesso in una pozzanghera.
Siamo figli della luce, fratelli degli animali, piccole luci nella notte.
Non ci avrete mai.
Vi guizzeremo via dalle mani, come tanti pesciolini ribelli.

Voi non avete idea, perché non avete immaginazione.
Noi sappiamo accendere lo sguardo di un’altra creatura
portare amore dove c’era solo abbandono, e gioia dove c’era solo tristezza
e unione dove c’era solo vuoto e separazione.

Voi non avete idea.
Eppure vi dico, le nuvole giocano anche per voi nel cielo.
E l’acqua si getta giù per rapide e cascate, anche per voi.
Per voi, è anche il volo pazzo degli uccelli e il ronzio estatico delle api.

Provate a fare una cosa, volete ?
Provate a osservare un uccellino mentre fabbrica il suo nido;

la pazienza, la fatica, la sofferenza, la perfezione.
Guardate tutto, dall’inizio alla fine, e poi ditemi: voi sapreste farlo ?

Sapreste costruire una simile meraviglia di ingegneria dove prima non c’era niente ?
Che diritto avete, allora, voi sulla vita ?

Voi non avete idea.
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domenica 21 novembre 2021

Sorgi, Sole !

Sorgi, Sole !



Brividi dalla Lettonia - Una magica atmosfera

Es esmu zemes klēpis
Tu – mana saule
Tâ pats pērkons lēmis
Likteņupes straume
Māci man skaidru prātu
Māci zemes spēku
Kâ pati Laima lika
Tinot mūža rakstu

Lec, saulīte, spīdi spoži
Rotā druvu, rotā sētu
Lec, saulīte, tumšu šķel
Dari mūsu zemi svētu

Es esmu debess velve
Tu – man saule
Tâ pats pērkons lēmis
Likteņupes straume
Māci man dvēs’les mieru
Māci debess spēku
Kâ pati Laima lika
Tinot mūža rakstu

Lec, saulīte, spīdi spoži
Rotā druvu, rotā sētu
Lec, saulīte, tumšu šķel
Dari mūsu zemi svētu

Lec, saulīte, spīdi spoži
Rotā puisi, rotā meitu
Lec, saulīte, tumšu šķel
Vieno visu latvju tautu

Un popolo meraviglioso
e la sua anima profonda



100 anni per una Pianificazione

100 anni per una Pianificazione

L'inganno spacciato per saggezza



... e il Mondo Nuovo che stanno tentando di approntare


( se ne consiglia l'ascolto )

Senza farsi sopraffare dallo sconforto che ne potrebbe derivare
( conseguente alla reazione impulsiva dei sentimenti )
servirsi invece della reazione razionale che va però instradata.
Il loro " terrore "
è direttamente proporzionale al numero di individui " risvegliati "

Quando in superficie sembra non accadere nulla
molte sono invece le cose che accadono al riparo degli sguardi.
 In particolare nello spirito e nella mente.

E inevitabilmente
quando quegli individui coscienti saranno in numero sufficiente ...  


NON PREVALEBUNT

venerdì 19 novembre 2021

Le voglie naturali

Le voglie naturali

Racconto medioevale ripreso da 
Le storie di san Randazio
di Anonimo


(…)
Accadde dunque
che il santo monaco Randazio si trovasse vicino all’abitato di Subbio
quando scorgea una pulzella assai discinta che tergeva i panni in un torrente.
Il monaco prontamente distolse lo sguardo
ma fu apostrofato da un giovane assai ben vestito
che trovavasi a transitare per lo medesimo sentiero.
« O frate, perché fuggi tu la vista di sì dolce spettacolo ?
L’Iddio che creò te medesimo e la bellezza del creato
non è forse lo stesso che ha disegnato le forme così soavi di quella fanciulla ? »
Randazio si volse verso il giovinetto.
« Ma che tu dici ?
 Frate e omo io sono, e non mi è consentito indulgere in siffatte vedute
che solo il marito di quella donna possa godere. »
Il passante ebbe un sorriso.
« Tu erri, frate, perché il tuo Signore non avrebbe fatto siffatte bellezze
se non avesse voluto che tu anco ne godessi
né avrebbe messo nel tuo cuore il desiderio di goderne
se non fosse stato per te una cosa bona.
O pensi che Egli metta in te qualcosa di male ? »
Il monaco più non favellò e tirò innanzi
ma si avvide che era seguito da quel figuro che gli aveva parlato.

Poco più innanzi
vi erano alberi di pomi a lato della strada, ben recintati in un frutteto;
e dalle fronde rosseggiavano frutti maturi come mai si erano visti belli.
Grande era la calura della giornata, e Randazio era digiuno;
si trovò indi a guardare con insistenza verso quelle succulente sfere.
Al che gli si accostò il giovane benvestito che disse lui :
« Frate, perché esiti ?
Non vedi che il cancello è aperto e nessuno si vede intorno ?
Certo non è peccato
quietare la fame e il disiro giusto di cibo che Iddio stesso ti ha posto in core.»
Ma Randazio replicò :
« Tu sai che quei pomi sono altrui; sarebbe rubare, anco se niuno lo sappia. »
Rise il giovine di un riso sguaiato.
« Quanti scrupoli, monaco ! Iddio creò quei pomi per il tuo sollazzo, e tu esiti ?
Andranno sprecati se tu non te ne cibi, e sarà peccato imputato a tuo carico.
Non pensi che se lassù ti avessero voluto affamato
si sarebbero trattenuti dal mostrarti codesti alberi ?
La voglia naturale mai dovrebbe essere ignorata.»
Ma il frate già procedeva avanti sul sentiero.

Giunsero alfine ad un prato fiorito, il cui dolce profumo riempiva l’aere
e sopra a cui augelli spandevano i loro richiami.
Un venticello leggero rinfrescava, e l’ombra di certi alberi si spandeva sul’erba.
Polverosa ed erta la strada andava, nella calura;
e Randazio si sentì stanco e con i piedi doloranti.
« Un riposino, frate mio ? »
disse lui il giovane, che persisteva nell’inseguirlo.
 « Veggio che hai le membra affaticate : perché non lasci che il giorno proceda
e il sonno del giusto ti prenda su questo magnifico prato ?
Certo il Signore Iddio stesso ha voluto preparare un luogo sì ameno per te
quale ricompensa per le tue sofferenze. Perché non profittarne ? »
Disse il monaco :
« Perché, come forse sai, sono atteso altrove
e non è riposo che vo cercando nel fare ciò. »
« Ah, sbagli ancora ! - rispose il giovane - Dovresti cedere a questi desideri
che, se sono nel tuo core, sono certamente boni e degni.
Come fai a dire che sono male ?
Meglio, dopo un buon sono, avanti andrai e chi ti aspetta aspetterà ancora :
che devi a lui, che ti impedisce di pensare prima a te medesimo ? »
Randazio si voltò verso il giovine .
« Tu questo dici ? Che dovrei cedere a fare ciò che il core mi detta ? »
Questi allargò le braccia.
« Ma certo ! Su, più non esitare :
fa quello che il tuo animo e la tua voglia ti dicono, senza riguardo per alcuno. »
Al che il monaco raccolse da terra un robusto randello, e disse :
« Il mio animo prova il desiderio irrefrenabile di percuoterti con codesto bastone
fino a lasciarti a terra insanguinato; e perché non dovrei cedere al disir
che sicuramente mi è stato messo in core da Iddio in persona ? »

Ma il giovine si era dileguato, come fatto fosse stato di ombra e non di carne :
 perché altri non era che il demonio.

Così Randazio riprese il cammino, fischiettando.
Portandosi dietro, per prudenza, il randello.


giovedì 18 novembre 2021

Il buon Maestro

Il buon Maestro

Accettare che qualcun altro ne sappia più di te
è il presupposto per predisporre l'animo ad apprendere.


« Il progetto della tua maturità non può venire da te …
L’importante nella vita è riconoscere il maestro !
Perché non lo si sceglie il maestro : lo si riconosce !
Scegliere il maestro
significa andar dietro la violenza dei propri pensieri e dei propri arzigogoli. »

- don Giussani -

Una meditazione che vale la pena di ascoltare per poi riflettere


« Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina
ma, per il prurito di udire qualcosa
gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie
rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. »

- San Paolo -
Lettera a Timoteo (2, 3-4)

Leccornie europee sdoganate

Leccornie europee sdoganate

La Commissione Europea ha detto sì :
sul mercato arriveranno anche le locuste per l’alimentazione umana.
Il piano d’azione Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili
identifica gli insetti come una fonte di proteine animali a basso impatto ambientale
che possono sostenere la transizione verde della produzione
( Redazione Cultura e identità )
[...]
La UE però, alla tradizione e di sacralità del luogo e quindi anche del cibo
non è interessata.
Organizzazione di burocrati senza passato, presente e futuro, senza luogo, senza lingua, se non l’inglese impoverito e tecnicizzato, essa vede il cibo come una merce qualsiasi
la cui vendita va liberalizzata e incentivata. E quindi ora
vuole mettere sulla nostra tavola gli insetti, anzi ce li vuole imporre.

Sul liberalizzata nulla da obiettare :
chi vuole mangiare carne di coccodrillo o locuste o magari anche ratti, lo faccia.
Ma che questo commercio non sia spinto, pianificato
appoggiato e anche sovvenzionato dalla UE
è il minimo che si possa pretendere.

E invece, se n’è parlato anche a Glasgow...




Vuoi mettere ... la differenza ?



mercoledì 17 novembre 2021

Ipazia

Ipazia

Il coraggio di pensare




Ode ad Ipazia

Per te Alessandria fu erudita, o Ipazia
che dispensavi l'oro del pensiero
nel tempio dedicato alla Sapienza.
Nulla sottrasse la beltà muliebre
alla tua mente che volgeva agli astri.
Tu, figlia di Teone, unica donna,
l'assemblea dei discepoli ammaliasti
con la parola e la leggiadra forma
che mai sfiorò nessuna mano ardita.
Chi temeva il tuo dono, eccelsa Ipazia?
Chi mai non tollerava la tua vita?...
Chi ti strappò la tunica inviolata
e, nel nome di un Dio, le belle membra
ti lacerò con veemenza spietata?
Ah, dagli dei creatura favorita,
nulla potè per te il popolo amato
che t'attorniava, né vi fu mai avello
per custodire il corpo tuo straziato!
La memoria, dai secoli celata,
riaffiori dunque a renderti giustizia
e ti dia onore, o martire pagana,
l'ode che dalla penna a te s'innalza.

- Flora Lalli -
La Dimora del Vento
Centro Studi Tindari Patti 2012


L'Universo è un'illusione

L'Universo è un'illusione

La verità e il paradigma olografico di Bohm



« David Bohm, noto fisico dell'Università di Londra, recentemente scomparso
sosteneva che le scoperte di Aspect implicavano che la realtà oggettiva non esiste.
Nonostante la sua apparente solidità, l'universo è in realtà un fantasma
un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato
[ ... ]
ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro
[ ... ]
 Alla luce di questa consapevolezza
Bohm si convinse che il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto
indipendentemente dalla distanza che le separa
risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione.
Egli sosteneva che, ad un qualche livello di realtà più profondo
tali particelle non sono entità individuali
ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale
[ ... ]
Secondo Bohm il comportamento delle particelle subatomiche
indica che vi è un livello di realtà del quale non siamo minimamente consapevoli
una dimensione che oltrepassa la nostra.
Se le particelle subatomiche ci appaiono separate
è perché siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realtà
esse non sono "parti" separate bensì sfaccettature di un'unità più profonda e basilare
[ ... ]
Tutto compenetra tutto.
In un universo olografico
persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali
[ ... ]
Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma
dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente
[ ... ]
 Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti
tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di “tutto”.
[ ... ]
A questo punto la realtà non esisterebbe, sarebbe solo un paradigma olografico
il mondo sarebbe solo una realtà secondaria
un insieme di frequenze olografiche
che vengono trasformate dal cervello in percezioni sensoriali
mentre la realtà oggettiva non esisterebbe
[ ... ]
In tal caso
anche la struttura fisica individuale sarebbe una proiezione olografica della coscienza
pertanto ognuno di noi sarebbe responsabile della propria salute
più di quanto mai possano fare le moderne scoperte farmacologiche.
Le famose guarigioni miracolose
potrebbero in realtà essere dovute ad un mutamento dello stato di coscienza
che provochi dei cambiamenti nell'ologramma corporeo »
[ ... ]



La verità è divisiva e distruttiva
... perché nel nostro universo ...
affinché esista un ente deve esistere anche il suo opposto.
Questo il motivo per cui
la propria realtà è quella legata alla propria visione delle cose
- il punto di riferimento che ci è proprio -
in conflitto con ciò che gli è opposto
ovvero con la visione degli altri.

martedì 16 novembre 2021

domenica 14 novembre 2021

Richieste di aiuto

Richieste di aiuto

Aiuta soltanto chi te lo chiede


Non ti intromettere mai nella sofferenza altrui.

L’uomo deve stancarsi di sé stesso
e bere fino in fondo la coppa di veleno che gli spetta.

Non essere presuntuoso
e non sperare di poter aiutare tutti.
È possibile aiutare soltanto chi è pronto ad accettare l’aiuto.

Una persona che soffre
vede il mondo attraverso il proprio dolore, e perciò è sorda e cieca.

Ognuno si trascina dietro la sua esperienza di vita
senza vedere che si tratta di un peso morto.

Se interverrai nella altrui sofferenza
il vortice karmico ti risucchierà in un gioco a te estraneo.

Ricorda che l’uomo è capace di contagiare, con la sua sofferenza.

Procedi per la tua strada senza voltarti.

Soltanto se stai procedendo per la tua strada
potrai aiutare la gente a rialzarsi.

- Satyananda Saraswati -


Psicosi di massa

 Psicosi di massa

Sempre usando il filtro del discernimento
la riflessione proposta suggerisce la pena dell'approfondimento

" Le persone si dividono in tre categorie :
quelli che vedono, quelli che vedono solo se gli si indica
quelli che non vedono nemmeno se gli si indica."

- Leonardo Da Vinci -


“ Le masse non hanno mai avuto sete di verità.
Si allontanano dall’evidenza che non è di loro gusto
preferendo divinizzare l’errore, se l’errore le seduce.
Chiunque possa fornire loro delle illusioni è facilmente il loro padrone;
chi cerca di distruggere le loro illusioni è sempre la loro vittima.”

- Gustave Le Bon -

sabato 13 novembre 2021

La Tecnica sfuggita di mano

La Tecnica sfuggita di mano


La tecnica è, per sua natura
sorda a qualsiasi considerazione di tipo morale.
E risponde a due soli imperativi.

 « Ciò che si può fare si deve fare
[ ovvero ]
tutto ciò ch’è realizzabile si deve realizzare
ma anche che ogni utilizzazione prevista dal prodotto dev’essere realmente messa in atto.
Qualsiasi prodotto
anche se non risponde a nessuno dei bisogni naturali o artificiali dell’uomo
- anche se non si sa esattamente che farsene -
anche se non è ben chiara la sua ragion d’essere
per il solo fatto che è realizzabile deve essere prodotto,
tanto alla fine si può sempre produrre un relativo bisogno artificiale
affinché tale prodotto venga consumato. »
[...]
« ... l’umanità, o almeno quella parte di essa che vive nei paesi altamente industrializzati
si sente obbligata a stare dietro al livello di volta in volta raggiunto dalla tecnica
perché questo livello la precede.
Se esistesse oggi un imperativo categorico
non riguarderebbe il nostro rapporto nei confronti del prossimo
della comunità o della società
ma il nostro rapporto con lo status attuale o futuro della tecnica.
Esso suonerebbe :
Agisci in modo che la massima della tua azione
possa coincidere con quella dell’apparato, di cui sei o sarai parte.
oppure negativamente :
Non agire mai in modo che la massima della tua azione 
contraddica le massime degli apparati di cui sei o sarai parte.
Questi imperativi sono quasi ovunque in vigore, quasi ovunque accettati
 anche se, visto che la tecnica ha per principio la discrezione
mai espressamente dichiarati. »
[...]
« ... quanto più numerosa e più complicata diventa la burocrazia dei suoi apparecchi
- da lui stesso creata -
tanto più vani diventano i suoi tentativi di restare all’altezza.
Tanto che si può affermare a ragione
che la sua infelicità produce un’accumulazione di apparecchi
e che da questa deriva a sua volta un’accumulazione di infelicità. !
L’uomo tenta così pioneristicamente di trascendersi
di spostare i confini delle sue capacità psico-fisiche sempre più in là
varcando la soglia del naturale verso la frontiera dell’artificiale.
La sua metamorfosi non è però autonoma dal punto di vista della meta
ma è dettata dalle esigenze delle macchine.
Ciò appare provato dal fatto
che si va alla ricerca solo di quelle trasformazioni fisiche e psicologiche
che possano essere d’aiuto all’integrazione con l’apparecchio che le richiede
e con l’unico fine esplicito dell’efficienza.
Sono le macchine ormai i veri soggetti della domanda
le quali esigono ora dall’uomo che le loro richieste siano soddisfatte

- Gunther Anders -


L'eco di Umberto Galimberti a quelle parole

« ... finché la strumentazione tecnica disponibile era appena sufficiente
per raggiungere quei fini in cui si esprimeva la soddisfazione degli umani bisogni
la tecnica era un semplice mezzo il cui significato era interamente assorbito dal fine
ma quando la tecnica aumenta quantitativamente
al punto da rendersi disponibile per la realizzazione di qualunque fine
allora muta qualitativamente lo scenario
perché non è più il fine
a condizionare la rappresentazione, la ricerca, l’acquisizione dei mezzi tecnici
ma sarà la cresciuta disponibilità dei mezzi tecnici
a dispiegare il ventaglio di qualsivoglia fine che per loro tramite può essere raggiunto.
Così la tecnica da mezzo diventa fine
- non perché la tecnica si proponga qualcosa -
ma perché tutti gli scopi e i fini che gli uomini si propongono
non si lasciano raggiungere se non attraverso la mediazione tecnica.
Già Marx aveva descritto questa trasformazione dei mezzi in fini a proposito del denaro
che, se come mezzo serve a produrre beni e a soddisfare bisogni,
quando beni e bisogni sono mediati per intero dal denaro
allora diventa il fine, per raggiungere il quale, se necessario
si sacrifica anche la produzione dei beni e la soddisfazione dei bisogni.
In altra prospettiva e sullo sfondo di un altro scenario
Emanuele Severino osserva che
se il mezzo tecnico è la condizione necessaria
per realizzare qualsiasi fine che non può essere raggiunto
prescindendo dal mezzo tecnico
il conseguimento del mezzo diventa il vero fine che tutto subordina a sé.»


Meditate gente

Meditate