Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

giovedì 31 agosto 2023

Ti voglio

Ti voglio


Regalami il tuo muschio. I tuoi denti.
Le tue ossa. Il tuo fiato. Il tuo sole. La tua aria.
I tuoi pensieri. Le tue dita. Le tue ombre.
Il tuo sangue. Ti voglio. Voglio il tuo mare.
Voglio i tuoi alberi. Voglio i tuoi colori. Voglio le tue parole.
Voglio le tue spiagge. Voglio le tue visioni. Voglio la tua luce.
Voglio la tua passione. Voglio i tuoi silenzi. Voglio il tuo abisso.
Voglio tutto questo. Ti voglio ancora di più. Voglio il tuo fuoco.
L'immobilità dell'aria. Il ghiaccio cocente. Un fiore di pesco.
La quiete della terra. Il fremito dei cavalli. Il profumo della tua donna.

Le lontananze che non percorri, ma le sogni di continuo.
I pesci di corallo che ti accarezzano.
Le cascate della notte che ti chiudono nella lingua della solitudine.
Ti voglio trepidante. Ti voglio calorosa. Ti voglio nuda.
Tra i bambù e i pioppi, nel paesaggio dei merli neri.

Tocca i miei occhi. Le mie strade
e i secondi che rappresentano l'eternità della natura.
Queste sono le foglie. Questi sono i bambini.
Questi sono i tuoi mondi sottomarini. Questo è il sangue dell'alfabeto.
Questa è una bocca affamata del sale sulle tue spalle.
Prendila finché arde ancora. Bevila a lungo.
Perché il tempo non è importante, nemmeno gli anni,
né i luoghi né i modi come lo farai. Il vento sta per partire,
cerca e trova in un paesaggio squallido come me che resto e scrivo,
così che puoi venire a trovarmi.
Conosce le solitudini. Non ignora i colori. Sente il freddo.
Ascolta le onde. Straccia il giornale del mattino.
Soffia via le nuvole e l'erba.
Gira i semi dei carpini. Rimane e parte. Canta e aspetta.

Regalami i tuoi passi. Regalami il tuo respiro.
Regalami le tue notti. Le buie taschine della gioia.
Il vortice di labbra irraggiungibili.
I quaderni nei quali non scrivi mai il mio nome.
Quel sospiro. Quella speranza.
Quel crepuscolo dove ti perdi e nessuno ti trova,
né nei libri né sotto le coperte, mai.

- Ivan Dobnik -

mercoledì 30 agosto 2023

Sedersi o far sedere per comprendere ?

Sedersi o far sedere per comprendere ?


La TV
... come ogni mezzo di comunicazione ...
fornisce spunti di riflessione
a chi sa valutare criticamente e interpretare le notizie
leggere tra le righe e capire anche l'inganno e la manipolazione.
La mia scelta di non seguire più da molti anni i programmi
è dettata da una profonda insofferenza
nei confronti della decadenza morale e culturale
che caratterizza da tempo i programmi TV e i vari lacchè del Potere.
Non mi riesce proprio guardare le loro facce né ascoltarne le voci.
Preferisco leggere un buon libro... studiare... fare ricerca... indagare
curare il giardino e ascoltare buona musica.

Ancora la maggior parte delle persone
considera la TV il sistema più immediato per collegarsi alla realtà
per sapere ciò che accade.
E poco importa se nel mentre il pensiero critico si addormenta.
Dalla gente è percepito come naturale quel modo di  " far sapere "

Bisogna riconoscerlo : hanno fatto un gran lavoro.
Una cassa di risonanza sociale che però non risuona ma ipnotizza.

👇

[...]
Ogni azione, pensiero e sentimento è motivato da un'intenzione, e quell'intenzione è una causa che esiste come unità con un effetto. Se partecipiamo alla causa, non è possibile per noi non partecipare all'effetto. In questo modo più profondo, siamo ritenuti responsabili di ogni nostra azione, pensiero e sentimento, cioè di ogni intenzione che abbiamo. Noi stessi beneficeremo del frutto delle nostre intenzioni. È saggio, quindi, per noi prendere coscienza delle molte intenzioni che modellano la nostra esperienza, discernere quali intenzioni producono quali effetti e scegliere le nostre intenzioni in base agli effetti che desideriamo produrre. - Gary Zukay - Una sedia per l'anima

👀

👉   E tu che mi stai leggendo   👈
sei pronto a sfidare la narrativa dominante...
a prendere il timone della tua vita e navigare verso la verità
nonostante le correnti contrarie ?

Sei pronto a risvegliarti da questa ipnosi collettiva...
a riconoscere la realtà per quella che è
e non per come ti viene presentata ?

Te lo auguro di tutto cuore.

I medici di oggi e la tecnica applicata

I medici di oggi e la tecnica applicata

« È vero che l'uomo è libero,
 e che come esseri liberi noi, in quanto uomini, incontriamo l'uomo;
in quanto medici, il paziente.
Ed è vero che la libertà che è nel paziente
può essere imprevedibilmente raggiunta dalla parola di un medico
davvero presente nell'istante giusto,
da una sollecitazione rivolta al paziente a cogliere la situazione.
È in generale errato trattare questa libertà come qualcosa di esistente,
che si potrebbe conoscere attraverso delle ricerche
e su cui si possa contare come su un fattore causale noto.
Giacché là dove si estende la ricerca, e dunque l'oggettivazione,
non vi è posto per alcuna libertà. »

- Karl Jaspers -
Raffaello Cortina Editore - Milano 1991 - cit. p. 30


Questo il motivo per cui l'oggettivazione della scienza medica
non riesce a trattare l'uomo come un essere libero.
La libertà non può scaturire dalle ricerche ma dalla comprensione dell'altro
attuata da un vero medico che sappia capire profondamente il suo paziente.

Meditate queste parole


Meditatele

martedì 29 agosto 2023

 Il profumo del silenzio



La penna stilo

La penna stilo

Caro F.
un foglio color beige, un calamaio, una penna stilografica col pennino dorato.
Intingo nell'inchiostro blu e inizio a scriverti.
Questa lettera vorrei la custodissi, una volta letta, nel tuo cassetto segreto
dove solo tu puoi accedere.
Starò attenta a non far cadere neppure una goccia d'inchiostro;
non voglio che si rovini.
Scriverò lentamente,
finché le parole che andrò a imprimere rimarranno ben incise su questo foglio.
E scriverò in corsivo, così saranno più eleganti e personali.
Dovranno aver il giusto significato e non dovranno essere fraintese.
Leggendole si faranno sentire fino nel profondo del tuo pensiero e forse, chissà,
arrivare anche a sfiorarti il cuore.
Il silenzio che mi circonda in questo istante
rende l’atmosfera più palpabile, quasi irreale.
Scrivo.
👇

lunedì 28 agosto 2023

Cola di Rienzo

Cola di Rienzo


Figura controversa della Roma medievale
ma indubbiamente persona altamente carismatica.


Richard Wagner gli dedicò la composizione della sua terza opera
dal titolo : der Letzte der Tribunen - Rienzi, l'ultimo dei tribuni


C'era una volta Pollicino

Valori  d'Occidente Attualizzati
😈 Pervertiti nelle fiabe dei bambini:

Siamo davvero giunti all'apice della follia woke. « Questa settimana i giornali hanno riportato la notizia che nella città di Hull, nel nord dell'Inghilterra, i genitori hanno ritirato la figlia di quattro anni da un asilo nido dopo che le era stato dato da leggere un libro intitolato " Grandad's Pride ", che conteneva illustrazioni di uomini seminudi in tenuta bondage di cuoio. L'asilo ha bollato i genitori come "puritani". In effetti, solo la mente infiammata di un odiatore potrebbe impedire a un bambino di guardare le simpatiche immagini di un uomo omosessuale tatuato, seminudo e con la barba grigia che bacia appassionatamente il suo compagno.» Brendan O'Neill su Spiked
(Meditate gente. Meditate)

La parte oscura del sapere

La parte oscura del Sapere



« Se la produzione accademica di ChatGPT è indistinguibile dal lavoro accademico
è perché il mondo accademico è ormai diventato una fabbrica di ChatBot.
Nei dipartimenti di studi umanistici in particolare, l’esercizio del pensiero critico
da tempo è stato sostituito dalla rimodulazione di strutture semantiche sempre uguali,
in quanto lo scopo della lingua non è esporre ricerche, bensì ribadire dogmi.
(...)
È vero :
gli studenti stanno iniziando a consegnare lavori redatti dall’intelligenza artificiale
e c’è naturalmente di che preoccuparsi.
Ma questo è niente rispetto al fatto che siano gli stessi docenti e studiosi
a fare lo stesso in proporzioni simili.
Considerando l’anonimato intellettuale degli studenti in aula
e la presenza anodina dei docenti, che spesso
hanno basato le loro carriere accademiche sulla critica dei meriti tecnici e disciplinari
e che raramente leggono materiale accademico,
si può immaginare la vastità del problema. »

- Martin Gak -
MicroMega+


domenica 27 agosto 2023

Viabilità progressista

Viabilità progressista


Gog

Gog

Come Papini anticipò la lenta deriva della società globale


Gog è il capolavoro visionario e incompreso di Giovanni Papini
che attraverso la maschera cinica e spietata, annoiata e nichilista,
di questo apolide magnate hawaiano
riesce ad immergere il lettore nei luoghi oscuri della modernità,
mostrandone l’insonnia della ragione ed i suoi mostri.
Perché Mr. Goggins è sicuramente il più contemporaneo dei personaggi di Papini.
Un miliardario ai limiti dell’onnipotenza,
capace di attirare con la sua fama di moderno ed onnipotente Re Mida,
i desideri, le pulsioni, le distopie proibite che agitarono il ventesimo secolo
e si risvegliarono come un incubo macchinino nella postmodernità.
Protagonista sradicato e disincantato
dei due testi più cinici e corrosivi dell’autore dell’Uomo Finito,
che raccontano il dramma dell’americanismo, dell’avanzata della società dei consumi,
del genocidio culturale, della trasposizione tra mezzi e fini
che ha permesso alla merce e alla tecnica di applicare il motto di Tyler Durden
per cui, le cose che possiedi alla fine ti possiedono.
Ma se nel primo testo omonimo, degli anni trenta, l’ironia,
la parodia, del mondo neocapitalista
poteva essere guardata ancora con gelido distacco,
nel secondo capitolo, al gusto dissacrante si sostituisce l’incubo macchinino,
il delirio visionario di una società
in cui Papini è l’ultimo barbaro in un mondo di selvaggi.
Profezia che in “ Il libro nero ” ( LA SCUOLA DI PITAGORA, p280 )
diventa la scatola nera della società consumista, la cronaca anticipata del mondo globale.

Come in un romanzo di Verne o Dick,
con un pessimismo huxleyiano cupo e disincantato,
il nostro presente viene vivisezionato, ricostruito
quando ancora non era che un distopico miraggio.
Perché attraverso questo secondo diario oscuro,
Papini, anticipa la lenta deriva della società globale, attraverso un expo
delle aberrazioni del post umano, dove al posto dei padiglioni
abbiamo gli incontri apocrifi con i protagonisti del passato.
Dalla crisi dell’arte incapace di distinguersi dalla pubblicità
e dal suo distacco sentimentale con le masse, raccontate da Picasso,
alle lucide disperazione di Huxley sulla morte dell’individuo,
sul superamento di ogni rapporto
con la natura essenziale, biologica, organica dell’ultimo uomo.

Attraverso capitoli ed incontri il cui tema sono la deriva massificata della letteratura,
la riduzione dell’uomo non più a cittadino o persona, ma a consumatore,
o ingranaggio che dir si voglia, dell’arrivo di una morale paralizzante e benpensante
che in nome della tolleranza e della correttezza si permette di riscrivere i finali,
troppo antiquati dei classici.
In cui il superamento di ogni tipo di identità e radicamento
è il prezzo che si paga volentieri per il successo e lo sviluppo.

Prefigurando tramite gli incontri con Lawrence e Varonof,
il nuovo ruolo messianico della tecnica e della scienza,
capace di rimpiazzare le religioni e le ideologie,
di giustificare un mondo in continua evoluzione e sopraffazione.
In cui la fede si decompone nelle credenze, lo spirito nello spiritismo,
gli stati nelle corporate,
dove la morale e il grande altro hanno trasformato gli sconfitti in vinti,
gli antenati in colpevoli, i posteri in nevrotici.

Un viaggio disincantato e nichilista che sembra un trailer del 21° secolo,
delle sue fobie, dei suoi totem e tabù, delle sue rovine girato nel 1951.
Rovine spirituali in cui si mostra, nell’apocrifo di Blake, che l’uomo della fine della storia,
non smetterà di incantarsi di fronte al sublime per mancanze di meraviglie,
ma per mancanza di meraviglia.

Ripreso da :
ilgiornale OFF - Francesco Subiaco

La guerra con i mobili

 La guerra con i mobili


Ai nostri nonni ordinarono di andare in guerra.

A noi la guerra la stanno facendo
chiedendoci di restare in casa comodamente seduti sul divano.

venerdì 25 agosto 2023

Amore verso gli animali

Amore verso gli animali


« Dire che gli animali sono migliori degli uomini è semplicemente una bestemmia.
Purtroppo una schiera terribilmente numerosa di amici degli animali,
ma soprattutto di coloro che li proteggono,
insiste su questo punto di vista eticamente tanto pericoloso.
Invece, l'amore per gli animali è bello e nobilitante
soltanto quando nasce dal più vasto e generico amore per tutto il mondo vivente,
il cui nucleo centrale e più importante deve rimanere l'amore per gli uomini.
" Io amo ciò che vive ", fa dire J.V. Widman al Redentore
nella sua leggenda drammatica " Il Santo e gli animali ".
Solo chi è in grado di dire lo stesso di sé
può dare senza pericolo morale il suo cuore agli animali.
Ma colui che, deluso e amareggiato dalle debolezze umane,
toglie il suo amore all'umanità per darlo a un cane o a un gatto,
commette senza dubbio alcuno un grave peccato,
vorrei dire un atto di ripugnante perversione. »

- Konrad Lorenz -

Fonema - 48

 


giovedì 24 agosto 2023

Collaborazione o competizione

Collaborazione o competizione


« La legge della biologia richiede la collaborazione.
La legge dell'economia richiede la competizione.
Quindi
una società competitiva è intrinsecamente patologica.
La competizione è l'esatto contrario della risonanza :
come faccio a risuonare con qualcuno se debbo competere con lui ?
Perché o vinco io o vince lui.
Finché esiste un regime fondato sulla competizione fra gli esseri umani
il problema della felicità non potrà mai essere risolto. »

- Emilio Del Giudice -

mercoledì 23 agosto 2023

E se davvero fosse un privilegio ?

E se davvero fosse un privilegio ?



Carissima
qui ... appunti... riflessioni e considerazioni
altro non sono che la consapevolezza di quanto noi tutti stiamo vivendo
come testimoni sul campo di un cambiamento epocale.
Da secoli
abbiamo a che fare con ciò che tutte le religioni definiscono " il male "
e la politica compiacente e opportunista attesta essere " progresso "

L'evoluzione autentica di un popolo è per sua natura culturale e graduale
 ed è ottenuta attraverso la maturità della comunità degli uomini
mentre ciò che globalisti-progressisti interessati chiamano progresso
è di fatto imposto... non per gradi... non sviluppato nelle comunità
ma riguarda soltanto alcune aree culturali ed economico-finanziarie
privilegio di ben identificabili culture identitarie.

Ma è anche il caso di riflettere sul privilegio
( c'é chi lo definisce persino divino )
che ci è stato concesso
di poter vivere nella nostra esistenza l'alba di questo passaggio epocale
che porterà da una dimensione fatta di soprusi... guerre e ingiustizie
ad una di luce... verità e prosperità... sotto tutti i punti di vista.

A volte anch'io stento ancora a credere
che stia davvero succedendo
nel percorso finale della nostra generazione.
Che poca cosa sono le nostre vite rispetto alla lunga linea del tempo.

Ma questo deve renderci sereni e ottimisti
per noi stessi... per i nostri figli ... i nostri nipoti
e tutti gli splendidi compagni di viaggio di questo inarrestabile processo
ormai radicato nello spirito di ognuno.

Un abbraccio

La Buona Squola : diario scolastico Gender

La Buona Squola :
diario scolastico
Gender

[...]
Sulla pagina web della casa editrice bolzanina,
fondata nel 1991 dal giornalista Gottfried Solderer, si legge :
L’agenda scolastica trilingue e multiculturale DAI, nell’edizione 2016/17
andrà a fondo ... in cerca delle radici, nel senso letterale e non :
le radici nascoste nella terra e nelle nostre origini.
Ma dietro a questa nebulosa descrizione sembra nascondersi qualcosa di più.
[...]
Nella lista delle realtà che hanno cooperato al progetto
oltre al già citato circolo Arcigay Centaurus
all’associazione Campo profughi Ex casa del lavoratore di Merano
e alla Federazione Cooperative Raiffeisen dell’Alto Adige-Sud Tirol,
ci sono anche molte scuole.
Tra queste il liceo Pascoli di Bolzano, il liceo artistico Cademia di Ortisei,
la scuola alberghiera Kaiserhof di Merano.

__________________________________________________

Un articolo un po' datato ma degno di rimembranza.

Ai genitori che sottovalutano il problema :
È bene tenere presente
che il più delle volte si ha a che fare con un mondo sommerso
dove la teoria del Gender viene negata
o al massimo proposta come visione dell'uomo - moderna e innovativa.
Nessun insegnante dirà MAI " qui si insegna il Gender "
Sappiate che
ogni volta che sentire parlare di valori quali :
educare alle differenze - educare alla diversità
educazione sentimentale - educazione contro la violenza
le discriminazioni di genere ... apparentemente condivisibili
dietro ad essi si cela l'obiettivo di promuovere e proporre
( con l'aiuto di specialisti formati dalle associazioni LGBT )
una visione dell'uomo discutibile che non lascia spazio ad altre visioni.


sabato 19 agosto 2023

A proposito di Hawaii

 A proposito di Hawaii



Ciò che da noi viene chiamato grasso
da loro è amore palesato


Inconfutabili insegnamenti

Inconfutabili insegnamenti


« E crearono la scuola, come il " diavolo " aveva ordinato.


Il bambino ama la natura - quindi l'hanno chiuso in quattro mura.
Non può stare seduto per ore senza muoversi,
quindi hanno ridotto al minimo la sua libertà di movimento.
Gli piace lavorare con le mani
e hanno iniziato a presentargli informazioni e teorie.
Ama parlare sinceramente - gli hanno insegnato a tacere.
Si sforza di capire - gli hanno insegnato a memorizzare.
Vorrebbe esplorare da solo e usare la propria conoscenza (dell'anima),
ma ha ottenuto tutto in forma preconfezionata su decine di fogli di lavoro grigi.

Attraverso tutto questo
i bambini hanno imparato ciò che non avrebbero mai imparato in altre circostanze :
hanno imparato a non mettere in dubbio nulla e ad adattarsi.»


venerdì 18 agosto 2023

Dragoni su Vannacci

Dragoni su Vannacci

 👇 👇 👇

 💢




La pensi ognuno come meglio crede
ma suppongo sia il caso comunque
di meditarla bene

Sopravvivenza umana

Sopravvivenza umana

« Se la specie umana non è scomparsa, se sopravvive ancora
a dispetto di coloro che coscientemente o inconsciamente
hanno fatto di tutto per annientarla,
lo si deve a un esiguo numero di esseri
i quali si sforzano di neutralizzare le correnti distruttrici.
Questi esseri lavorano in segreto, per lo più sono sconosciuti, nascosti chissà dove,
ma sono immensamente felici
quando vedono degli uomini e delle donne consapevoli
che decidono di partecipare al loro lavoro,
che è il lavoro più utile per la salvezza dell’umanità. »

- Omraam Mikhael Aivanhov -

Fonema - 47

 


giovedì 17 agosto 2023

Imperfezioni

Imperfezioni

La sottile violenza delle persone perbene

È uscito in questi giorni, per Rubbettino Editore, il nuovo romanzo di Claudia Marin
giornalista del Quotidiano nazionale, napoletana con ascendenze venete.
Dopo Figlie uniche ora è la volta di Imperfezioni.
Un romanzo individuale e familiare, che indaga e scarnifica un tabù :
la violenza psicologica domestica in un ambiente della buona e « sacra » borghesia,
un ambiente nel quale formalismo, buone maniere e ipocrisia
impediscono di « vedere » certi comportamenti,
fino al punto di negarli o di derubricarli a normale dialettica coniugale.

Azzurra, la protagonista, è microscopicamente ritratta nel suo soffrire,
a sopportare, in apparenza passivamente, le mortificazioni, le angherie,
le sopraffazioni, le sottomissioni, fino alla violenza di suo marito,
nel chiuso delle pareti della loro « bella » casa.
Le pagine sono anche la trama, sofferta e gravida di ferite e di contraddizioni,
di un tenace percorso di consapevolezza, di liberazione e di autonomia.

E così, quello che nasce come « romanzo di formazione » ( Bildungsroman ),
si trasforma in un romanzo di denuncia del farisaismo perbenista
che ancora finge di non vedere la violenza psicologica familiare piccolo-borghese.

E’ la storia di Azzurra, una giovane mamma di tre bambini,
nata in una famiglia « perbene » e « perbenista » del Sud, che,
dopo un’infanzia e un’adolescenza serene, quasi da cartolina, si laurea in architettura.
Subito dopo la fine degli studi incontra l’uomo del suo destino.
Con Andrea è colpo di fulmine, anzi di più : lui le chiede subito di sposarlo.
Sembra un ragazzo « perfetto ».
Andrea, però, fin dall’inizio della vita insieme comincia a denigrarla.
Ogni pretesto è buono : lei guadagna troppo poco, è una « fallita ».
Oppure trascura la famiglia per inseguire obiettivi professionali inconsistenti.
Oppure non ha carattere, non sa educare i bambini e in generale è una persona incapace.
Andrea possessivo, la controlla, la frena.
Vuole sostituirsi ai suoi pensieri e alle sue scelte.
 E Azzurra sembra a un certo punto davvero convinta di essere una nullità.
Ma la banalità di tutto quel male che quotidianamente, e ormai « d’abitudine »,
suo marito le riversa addosso, ha la strada segnata.
Azzurra, proprio quando potrebbe sembrare inesorabilmente annientata,
trova, in se stessa, invece,
in un finale che appare come un’epifania progressiva, una forza inaspettata.
Forse perché in fondo, per la salvezza, non esistono tempi massimi.

All’apparenza,
Imperfezioni è un romanzo che si rivolge a un pubblico di lettrici borghesi,
donne di buona famiglia e di ottima formazione,
magari esteriormente perfette nei loro ambienti professionali e sociali.
Donne che, però, dietro le loro maschere formali
nascondono spesso vite violate da frustrazioni, ferite e condizionamenti,
quando non da vere violenze domestiche, tenute celate
nel nome del superiore interesse familiare e di una forma di perfezionismo esteriore.
In realtà, però, la storia parla a tutti : alle donne come agli uomini,
ai giovani come ai meno giovani, alle ragazze e ai ragazzi;
perché racconta di un confine invisibile, ancestrale e immanente,
facilmente valicabile : quello che separa la normalità dall’abisso,
nel quale si può cadere senza rendersi troppo conto,
con uno scalino dell’autostima che cede verso il basso giorno dopo giorno.
Ma dal quale si può anche risalire.

Il romanzo è originale
perché non è un classico libro di denuncia di una storia di violenza e sopraffazione
di un uomo ai danni di una donna in un contesto di degrado 
o di scontata dinamica di dominio uomo-donna.
È, invece, il racconto dei processi e dei meccanismi, sottili, intimi, psicologici
che si mettono in moto o che possono mettersi in moto
anche nelle condizioni più normali e apparentemente più sicure, « educate » e perbene.
È il racconto di una sopraffazione e di un riscatto
dentro un quadro familiare esteriormente idilliaco.

Ripreso da :
Redazione ilgiornale OFF
04/07/2023

martedì 15 agosto 2023

Baricentri astrali

Baricentri astrali

Volteggia la Terra attorno al suo baricentro.
E insieme ad essa noi che ci viviamo.

Su altra scala nello stesso tempo gravita il pianeta intorno al Sole.
Con moto inconcepibile alla mente
con tutto il suo sistema planetario ci muoviamo.
… verso le stelle d’Ercole …
Ma tutto questo non lo percepiamo.

È un movimento cosmico galattico
diretto verso un altro centro ad esso esterno
… e che …
verso di sé attira tutte le componenti 
di questa parte immane di Universo.


Aspetto sostanziale di un respiro divino generato da una limpida Luce
… dove l’unico ente precario ...
è Materia sottomessa al provvisorio transito della Natura finita.

Buon Ferragosto

lunedì 14 agosto 2023

Insalata di riso e lenticchie

Insalata di riso e lenticchie

Assolutamente da provare !!!

( Ripresa da Giallozafferano )


Ingredienti per 4 persone

200 g di lenticchie secche - 150 g di riso Basmati
200 g di patate - 100 g di sedano - 100 g di carote
q.b. di prezzemolo - q.b. di succo di limone
q.b. di olio extravergine d’oliva - q.b. di sale
1 foglia alloro

Per l’olio aromatizzato :
q.b. di olio extravergine d’oliva - 2 spicchi di aglio
q.b. di peperoncino dolce - q.b. di gambi di prezzemolo
Mezzo cucchiaino di curcuma

P r e p a r a z i o n e

Iniziamo la preparazione dell’insalata di riso e lenticchie
mettendo sul fuoco una pentola colma d’acqua ed aspettiamo che arrivi a bollore.

Laviamo accuratamente le lenticchie in modo da eliminare eventuali impurità.

Appena l’acqua bolle aggiungiamo le lenticchie ed una foglia di alloro.

Cuociamole per circa 20-25 minuti dalla ripresa del bollore.

Aggiungiamo una presa di sale solo a fine cottura (poco prima di scolarle).

Tagliamo le patate a cubetti.

Lessiamo il riso insieme alle patate in abbondante acqua salata.
Ci vorranno circa 10 minuti.

Scoliamoli e trasferiamoli in una pirofila.
Lucidiamoli con un filo d’olio e sgraniamoli con un cucchiaio di legno.

Consiglio : il riso non va sciacquato sotto acqua fredda perché perderebbe sapidità !
Io metto sempre una pirofila in freezer per 10 minuti prima di scolare il riso
in questo modo si raffredderà più facilmente e non proseguirà la cottura !

In un’altra pirofila uniamo: il sedano tagliato a piccoli pezzetti
( io ho utilizzato il cuore, la parte più tenera )
le carote grattugiate con una grattugia a fori larghi ed abbondante prezzemolo tritato.

Condiamo con succo di succo di limone
( giusto quel tanto per non far annerire le carote )
olio e sale.

Uniamo le lenticchie ed il riso con le patate.

Prepariamo l‘olio aromatizzato.

In un pentolino facciamo rosolare due spicchi d’aglio in camicia
( cioè con la buccia e leggermente schiacciati )
i gambi del prezzemolo tritati ed un po' di peperoncino con un po’ d’olio.

Aggiungiamo mezzo cucchiaino di curcuma ed un goccio d’acqua.

Facciamo tostare la curcuma dolcemente a fuoco basso per pochi minuti.

Trasferiamo l’olio in una ciotolina. Lasciamo raffreddare ed eliminiamo l’aglio.

Condiamo l’insalata di riso e lenticchie con l’olio aromatizzato
ed amalgamiamo fino a legare tutti gli ingredienti.